lunedì 11 giugno 2012

Cloni e Colonizzati

Ribadisco che la crisi che attraversa l’occidente non è casuale ma architettata ad arte per completare l’opera di restaurazione del dominio globale da parte della grande industria. Una grande industria, che non può ammettere che possano esserci paesi come l’Italia e la Spagna, ma soprattutto l’Italia, che alla base della sua economia ha ancora la piccola impresa. Ai più attenti, non può sfuggire che i paesi che più di tutti sono sotto attacco, sono proprio quei paesi che basano la loro economia sulla piccola impresa. In Italia la grande industria, le grandi multinazionali hanno cercato in tutti i modi di distruggere la piccola impresa. Questo processo è incominciato con l’apertura degli ipermercati. La strategia adottata, per spingere i cittadini a preferire gli ipermercati, fu di applicare prezzi inferiori ai prezzi praticati dagli esercizi alimentari di quartiere. Distrutto i piccoli esercizi, la grande distribuzione attualmente domina completamente il mercato alimentare imponendo ai cittadini la dittatura dei prezzi al consumo, tanto che persino i mercati rionali applicano più o meno gli stessi prezzi dei supermercati. Questo per quanto riguarda la distribuzione alimentare. Ma si può dire lo stesso per il mercato dell’elettronica e non solo. Per esempio, il mercato dell’acciaio, e mi riferisco alla lavorazione dei manufatti, in Europa eravamo secondi solo alla Germania. Attualmente la metallurgia, è quasi completamente in mano ai tedeschi. Ma per fortuna per tutto il resto la produzione è ancora in mano alle piccole imprese. Ebbene i signori della globalizzazione hanno deciso di porre fine a tale “anarchia”. Difatti il signor Monti, chiamato a dirigere il paese per salvarci dalla “bancarotta”, (fenomeno comparso da un giorno all’altro) piuttosto che curarsi di questo, fino a questo momento, la sua attenzione è stata rivolta esclusivamente a modificare il mercato del lavoro, spazzando via le ultime tutele rimaste con il pretesto di rendere uniformi le regole di ingaggio di tutti i lavoratori. Oltre a colpire le misere pensioni dei lavoratori più deboli, e modificare in negativo il sistema pensionistico. Secondo la Fornero non è giusto che altri lavoratori, restino esclusi dall’art.18! Il buon senso, avrebbe voluto, (se davvero si intendeva superare una ingiustizia) estendere l’art. 18 anche ai lavoratori al di sotto dei 15 dipendenti! Diversamente secondo la Fornero, per fare giustizia bisogna abolire ogni tipo di tutela a tutti i lavoratori. E tanto per non smentirsi, spinta dal suo personale senso di giustizia, ha pensato bene che i prossimi ad essere “convertiti” dal suo senso della giustizia, saranno i dipendenti del pubblico impiego. Non c’è dubbio che la Fornero della giustizia ha un concetto tutto personale: il concetto del coccodrillo. Al sottoscritto, appare chiaro che il signor Monti e compagnia, ha un solo scopo: rendere tutti i lavoratori italiani, licenziabili. Piegati, docili e soprattutto ricattabili. Ovvio che quasi nessuno farà più un fiato contro le ingiustizie per non correre il rischio di essere licenziato! Per riuscirci, senza incontrare opposizione, Monti deve prospettare per il paese uno scenario apocalittico affinché i cittadini spaventati accettino passivamente i provvedimenti forcaioli del suo governo. E talmente vero che fino a questo momento ha prodotto esclusivamente provvedimenti che invece di risollevare i il paese, lo aggravano ulteriormente, spingendolo in una spirale recessiva. Anche un deficiente, sa che se si aumentano le tasse in modo insostenibile, la gente perdendo potere d’acquisto la produzione industriale cade a picco. Difatti, con la cura Monti la produzione industriale è calata del 10%. Questo ha significato maggiore spesa per lo stato perché è aumentato la cassa integrazione e il numero di lavoratori che hanno perso il lavoro, con la conseguente chiusura di migliaia di piccole imprese. Piuttosto che aiutare il paese, Monti da come si comporta sembra volerlo affondare. Tanto e vero che di sostanziali provvedimenti per la crescita neppure a parlarne. Lo stesso vale per le rendite parassitarie e per le liquidazioni milionarie ai dirigenti dello stato, ai banchieri e capitani d’industria. La lotta all’evasione fiscale, è ridotta ad una farsa … solo fumo negli occhi con quelle sceneggiate da quattro soldi nei centri balneari ecc. Gli evasori si sono talmente spaventati dai controlli voluti da Monti, che anche quest’anno, assistiamo al solito “balletto” che un orefice, o un libero professionista, denuncia un reddito inferiore ad un metalmeccanico. Se Monti davvero intende fare la lotta all’evasione fiscale, nulla è più facile. E’ sufficiente andare al porto di Ostia, (per quanto riguarda il Lazio) e potrà vedere che esiste un canale lungo circa 5 km e largo un centinaio di metri, zeppo di natanti di tutte le dimensioni, di cui i proprietari, non è un mistero sono gli stessi che nella denuncia dei redditi, hanno dichiarato profitti inferiori ad un lavoratore dipendente. Del finanziamento pubblico ai partiti; dei stipendi ai funzionari pubblici che a parità di grado, negli stati Uniti, (il paese più ricco e industrializzato del mondo) guadagnano meno di un terzo dei nostri funzionari, non se ne parla. Basti pensare che un governatore, o un presidente di un grande ente italiano, guadagna il triplo del presidente americano. E il capo della polizia italiana, guadagna tre volte tanto il direttore della CIA. Ma davvero l’Italia è un paese in crisi, o piuttosto è un paese colonizzato da un gruppo di vampiri che sfruttano la subcultura del popolo italiano peggio di come farebbe una forza di occupazione straniera? Ebbene cari italiani, l’Italia non è un paese in crisi, tanto meno un paese povero. L’Italia, è un paese di sottosviluppati mentali …. di analfabeti, di furbi, lavativi e incivili. E’ questo a renderli poveri; a costringerli a pagare le tariffe dei servizi il 40% in più rispetto al resto d’Europa; a percepire salari da barboni. Ed è per questo che è possibile privarli dei più elementari diritti. Da questo si deduce, che l’Italia non è un paese a rischio di bancarotta, anche perché la sua economia si basa su tre possenti livelli produttivi: in primis l’attività economica prodotta dalla mafia; l’attività economica del lavoro sommerso, e infine quella apparentemente legale del paese “civile”, altra vera jungla. La mafia nel 2010 ha fatturato circa 150 miliardi di euro, ma in realtà sono molto di più. (Il sole 24 ore). L’economia sommersa nel 2010 (per capirci quella clandestina, che evade le tasse e retribuisce con stipendi da extracomunitari) ha fatturato oltre 160 miliardi di euro. Cifra sempre per difetto, dato che fattura molto di più. (Fonte UIL). Il PIL dell’Italia, sempre nel 2010 ha segnato circa 2.112.780 miliardi di euro. Fonte FMI). Se sommiamo gli interessi che paghiamo alle banche italiane e straniere per il debito pubblico, che equivale a 130% del PIL, viene fuori una cifra impressionante che viene sottratta al popolo italiano. Un vero è proprio furto istituzionalizzato perché il debito pubblico non è responsabilità del popolo italiano, dato che a beneficiare sono stati altri. E cioè, quelli che io definisco forze straniere occupanti. E udite, udite, ogni italiano pagherà nel 2012 circa 2000 euro di interessi per il debito pubblico. Cifra che sicuramente aumenterà nel corso degli anni. Miliardi di miliardi che pagheremo alle banche per debiti fatti da altri. E quest’anno l’evasione fiscale ammonterà a circa 150 miliardi, ma anche qui, le cifre sono solo ipotetiche dato che in realtà si parla di circa 300 milairdi di euro. E altri 300 miliardi di euro sono gli sprechi nella pubblica amministrazione e settori parassitari. Sommando tutti questi numeri, viene fuori che l’Italia è uno dei paesi più ricchi d’Europa. Il problema vero è come viene distribuita la ricchezza prodotta dagli italiani. Udite, udite …. la ricchezza in Italia viene distribuita secondo le regole che vigevano nel medio-evo. Cioè quando esisteva il sistema feudale. Questo perché gli italiani con il cervello, sono fermi a quell’epoca, e sono pure generoso ….. Dovrebbe essere maggiormente chiaro, cosa intendo quando sento parlare di rivoluzione dai soliti “ignoti”. Per gli italiani l’unica vera rivoluzione se davvero vogliono uscire dalla schiavitù è riscattare la propria dignità, facendo l’unica rivoluzione possibile: (non mi stancherò mai di ripeterlo) quella dell’intelligenza. Quindi come stupirsi se Monti alla RAI ha nominato due banchieri. E come dare Torto a Santoro per aver dichiarato che Monti al posto del cervello ha una banca! Intanto nel PDL per sanare il debito pubblico già si parla di vendere (ho meglio svendere, agli amici degli amici) il patrimonio pubblico italiano. Non basta L’IMU per svalutare il patrimonio edilizio degli italiani. Vogliono ridurci come la Grecia. In Grecia, una villa di 200 mq con grande giardino, finemente arredata, con garage e piscina, viene svenduta a meno di 150 mila euro. La cifra non copre neppure il costo dell’arredamento. I media non lo dicono ma la Grecia sta subendo un vero saccheggio da parte di americani inglesi e tedeschi in particolare. Tutti a comprare grandi ville e terreni a prezzi stracciati …. il prezzo della disperazione. Sarà per questo che OBAMA si è sentito in diritto di esortare i governi europei a fare di più per superare la crisi perché la crisi mette in pericolo anche l’economia americano visto che arrivano poche commesse dall’Europa. Poveretto Obama! Un vero Ipocrita perché sa perfettamente che l’attacco speculativo verso l’Italia, la Spagna e prima la Grecia, viene proprio dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra, e dalla Germania. Difatti non è un caso che sono le agenzie di rating americane che declassano questi paesi, dal momento che sono loro i maggiori proprietari dei titoli di stato e del debito pubblico dei cosiddetti paesi in crisi. Ma la più grande assurdità, consiste che a stampare l’euro, non sono le banche nazionali dei paesi sovrani, ma una organizzazione di privati cittadini. I politici in questi anni, con l’introduzione della moneta unica, hanno consegnato la sovranità degli stati alla BCE. Una banca controllata dagli stessi che controllano la grande produzione occidentale. E’ questa la vera vergogna che affama i popoli. Se non ci liberiamo della BCE, i paesi dell’euro, Germania compreso, (dato che anche la Germania nonostante ostenta tanta sicurezza, ha un debito pubblico spaventoso) cadranno tutti nelle mani dei banchieri …. altro che pareggio di bilancio. Se solo avreste coscienza di cosa significa il pareggio di bilancio per il popolo italiano in particolare con un debito pubblico così alto, davvero fareste la rivoluzione. Basti pensare che chiunque andrà a governare il paese nei prossimi decenni per rispettare il pareggio di bilancio, ogni anno, deve presentare una manovra finanziaria di circa 50 miliardi di euro. Ovvio che pur lavorando tanto, diventeremo sempre più poveri. Nonostante questo, le spese militari continuano ad aumentare. Difatti anche se i media, servi dei banchieri, non ne parlano più, compreremo circa 130 caccia f35 dagli USA per un valore di circa 20 miliardi di euro. Può un paese povero e indebitato come l’Italia sperperare tali cifre per gli armamenti. Da chi dobbiamo difenderci? Chi sono i nostri nemici? Alla luce de fatti i nostri veri nemici sono proprio quelli che abbiamo in casa ….. Questi sono i fatti, poi come affermo sempre in queste occasioni, ognuno se la canta e se la suona come gli pare, ma deve sapere che la sostanza di tale realtà non cambierà solo perché non vuole vedere. Monti non rappresenta il mondo del lavoro, ma il mondo parassitario delle banche, che sfruttano il mondo del lavoro, senza produrre nulla. Le banche non producono nessuna ricchezza, anzi esistono per depredare la ricchezza prodotta dai cittadini; le banche rappresentano il virtuale, e non l’economia reale. Quindi è un paradosso che un diabolico sistema virtuale tenga sotto scacco la ricchezza prodotta dal popolo. Ricchezza prodotta con sudore e sangue, dato che sul lavoro si può anche morire. Tutto questo è un odioso crimine contro l’umanità, di cui urge liberarsi. Per sconfiggere Monti e compagnia, non bisogna lasciarsi deprimere dall’altalena dello spread, e delle borse, perché l’attività della borsa è governata dagli stessi personaggi che controllano le banche e chi c’è dietro. Le borse giocano a sali e scendi per disorientare il piccolo risparmiatore con lo scopo di rastrellare i loro risparmi investiti sotto forma di azioni. Lo spread esiste solo virtualmente, in quanto è parte di una falsa realtà, e può essere cancellata allo stesso modo in cui si spegne un pc, oppure facendo un reset del sistema. Per contrastare il disegno di Monti e la sua banda, bisogna far girare i soldi. Non chiudersi nella paura perché è esattamente quello che si aspetta. Se continueremo a spendere, (se necessario attingendo ai nostri risparmi) le imprese italiane resteranno sul mercato a beneficio dell’occupazione, e quindi del paese, diversamente la recessione ci colpirà in modo pesante e a pagare come sempre, saranno i più deboli: i lavoratori dipendenti e le piccole imprese che scompariranno per fare spazio ai vampiri delle multinazionali. Tipo IKEA. A Ikea il personale che prima svolgeva operazioni di cassa, attualmente si limita a rilevare il prezzo sulla merce con il lettore ottico, lasciando al computer il compito di riscuotere la moneta e dare il resto. Il prossimo passaggio sarà quello di abolire le commesse alle casse,dato che il lettore ottico per rilevare il prezzo, lo può usare direttamente il cliente, come del resto, avviene nel settore accanto con le carte di credito. Questo significherà milioni di posti di lavoro in meno in tutta Europa. E tra non molto con l’obbligo di accreditare pensione e stipendi in banca, toccherà anche agli uffici postali e a tutti quei settori che operano in automatico. Magari passeranno degli anni prima che tutto questo diventi operativo, ma credetemi, passeranno soli alcuni anni ….. Una via d’uscita c’è sempre, il problema è arrivarci. Intanto possiamo dare la nostra fiducia a coloro che si battono per liberarci dalla colonizzazione dei banchieri.