domenica 23 giugno 2013

Dimensioni Oniriche


Se chiedete ad un bambino cosa è una testuggine, sicuramente vi risponderà di non saperlo. Certo penserete, come fa a saperlo se non ne ha mai visto una! Sembra davvero una domanda banale …..
Ma non è così perché tale presupposto mira a stabilire che se una informazione di un oggetto, di un viso, o di evento, o di qualsiasi altra cosa, è sconosciuta, le persone non possono né immaginarla, né sognarla. Questo implica che tutto ciò che non figura in “archivio” per l’essere umano non esiste, e quindi non è in grado di esprimere nessun concetto riferito a quella determinata cosa, tanto meno sa a cosa serve, dal momento che la memoria non contiene informazioni riferite a quell’oggetto, evento o ricordo.

Se quanto sopra corrisponde al vero come afferma la scienza per averlo stabilito attraverso uno studio, come può il cervello “immaginare”, “creare”, immagini, scene di esistenza di altre vite, come sognare di vite reali in altri universi e dimensioni, fino al punto di vivere eventi di quelle realtà con la stessa intensità e consistenza, della vita “ reale”?

La scienza a partire da Freud, dei sogni per esempio da una spiegazione accettata dalla quasi totalità del corpo scientifico, e cioè che i sogni rappresentano l’appagamento allucinatorio di un desiderio. Quindi un disagio della personalità che in certi casi richiede uno studio analitico, per stabilire la causa, e successivamente curare il paziente. Ma diversamente da Freud, Jung a mio parere va ben oltre, tale accomodante concetto, spingendosi nella dimensione dell’anima, chiedendosi per esempio quale sia in realtà il vero fine di un evento psichico tanto lontano dalle leggi del mondo materiale. Questo non significa che tutto il lavoro di Freud sia da scartare, dato che la psicoanalisi è una tecnica abbastanza valida per scovare fobie inconsce. Quello che voglio intendere è che Freud del problema è riuscito a percepire solo l’aspetto materiale.

Evitando accuratamente di prendere in considerazione, le testimonianze metafisiche. E non certo per disinteresse o superficialità, ma più semplicemente perché diversamente da Jung non né aveva consapevolezza, perché non poteva attingere alla memoria animica del fenomeno. Questo perché il suo essere era sintonizzato esclusivamente sulla sfera materiale. Difatti liquida come fantastici tutti i sogni che si svolgono in uno scenario lontano dalla realtà materiale. Non curandosi che tale conclusione era in contraddizione con gli studi sulla memoria. Studi che dimostravano che il cervello, poteva produrre solo proiezioni di esperienze vissute immagazzinate nella memoria a lungo termine. Quindi incapace di comprendere che i sogni da lui definiti fantastici, provenivano da una realtà parallela.

La realtà della coscienza metafisica, in grado di produrre sogni, pensieri e visioni che giungevano da un diverso canale. Dimostrando senza ombra di dubbio che esistono canali di comunicazione al di fuori di quelli riconosciuti dalla scienza ufficiale. Come per esempio, sognare di volare, provando sensazioni del volo come se tale esperienza fosse già stata vissuta in precedenza. E tra queste, la paura di schiantarsi o di rimanere impigliati nei fili della corrente, oppure essere capace di muoversi in tutte le direzioni con la sola forza del pensiero;
Volare basso per farsi vedere dalle persone di quella fantastica città e rendersi conto malgrado i vari tentativi, di non essere visto perché invisibile ai loro occhi;

Sognare di trovarsi in città mai conosciute prima, camminando accanto alle persone e non essere visto, essendo ben cosciente di tale stato. Provando sensazioni mai neppure immaginate prima, come quella di poter entrare nella mente delle persone. Manipolare i loro pensieri, poter attraversare il loro corpo.

Oppure trovarsi a sorvolare la superficie del mare sentendo l’odore della salsedine. Per poi essere scaraventato in fantastiche e fiabesche città sospese nell’aria, e un attimo dopo trovarsi ad ammirare meravigliosi dipinti mai visti prima. Oppure solcare i cieli sopra zattere d’onde sonore, da cui scaturivano celestiali melodie;
Sognare di essere inseguito da entità non di questo mondo decise a catturarti. E quando eri certo di essere preso, sentire in te la forza, la facoltà di potergli sfuggire semplicemente attraversando le possenti pareti di quel luogo. Cosa che feci un attimo dopo, certo di non schiantarmi contro la parete. Provando la sensazione di essere fluido. Perché più che attraversare, ebbi la sensazione di passare attraverso una filiera.

E ancora, sognare di trovarsi in una grande distesa, ricca di meravigliosi fiori e fantastici boschi abitati da creature magiche ….. angeli e altre magnifiche creature di aspetto soprannaturale, di cui una la percepivo in modo particolare. A tal punto che al risveglio non ero certo di distinguere la “realtà”, dalla dimensione dei sogni.

I sogni descritti sopra sono più o meno quelli che fanno tutti nel corso della propria vita, ma quasi nessuno si rende conto di aver vercato la soglia verso un mondo più grande.

2 commenti:

  1. Un mondo passato o FUTURO.

    E qui è il problema.
    Ricordarsi di essere stato una TARDA-RUGA (hai provato a chiede al bambino: "cos'è una tartaruga" invece di TESTUGINE?) non aiuta a capire la TESTarUGINE.
    Non è facile lasciare la CORrazza.
    Vabbè ... senza il suo "DeMONE interiore" ... Jung non avrebbe PENSATO quello che ha detto.
    Perché il PROPRIO "demone" interiore si manifesta attraverso un sintomo psicologico, una malattia, una relazione difficile o un disagio esistenziale?
    Dovresti chiederlo per capire il SENSO dell'EVOLUZIONE e chi e come avviene.

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  2. Angelo, non sono io che devo lasciare la corazza ma tu. Sei così preso dalla bibbia che non riesci a vedere neppure una cosa tanto semplice come può essere una metafora.

    Testuggine, tartaruga o altro non cambierebbe nulla perché come dicevo prima è una metafora per esprimere il concetto del ruolo che svolge la memoria nella costruzione della realtà. Nel senso che si può costruire solo ciò che si conosce. Tutto il resto arriva da canali non convenzionali.

    Inoltre il problema non è il mondo passato o futuro, dal momento che la vita è ciclica.
    Nel senso che ciò che è esistito nel passato è destinato a ripetersi in un ciclo continuo e ripetitivo.
    Insomma giriamo continuamente su noi stessi. La vita caro Angelo è un vero girotondo. E’ per tale ragione che l’uomo non si evolve.

    Riguardo Jung da come scrivi, significa che non hai letto nulla dei suoi studi.
    Il tuo chiacchiericcio in merito che il demone si manifesta attraverso sintomi psicologici è roba da streghe al rogo … siamo in pieno medioevo.

    Parli di evoluzione…… a quale evoluzione ti riferisci? – Non vedi che tutto di questo mondo è in continuo disfacimento …… in primis le capacità cognitive.
    Bye, Bye.

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