sabato 30 aprile 2016

L'Aldilà Dei Sogni


Più volte ho accennato che esistono persone che nei sogni, vivono una vita parallela, anche se discontinua, come è tipico dei sogni. Ma ci sono dei momenti in cui si hanno serie difficoltà a distinguere quale sia la vera vita, la dimensione, in cui esistiamo realmente.
La vita materiale sembra più reale perché gli eventi sono facilmente definibili dalle convenzioni e schemi logici.

Diversamente la vita nei sogni si svolge in una dimensione in cui agiscono energie in cui le convenzioni, e la logica sono sconosciute. Per esempio la geometria, la psiche, la linearità degli eventi interagiscono con quella dimensione, senza che la mente, le capacità cognitive dell’essere si trovino in conflitto, come invece accade nella vita “reale”. Sarà per questo che riceviamo più verità e conoscenze dal mondo dei sogni, che dal mondo “reale”. Anzi dal mondo reale generalmente riceviamo soprattutto inganni.

Quello che so, (o se preferite, quello che credo di sapere) lo devo prima di tutto a quel magico mondo che varco allo stesso modo in cui attraverso l’uscio di casa. Oltre che da quel mondo metafisico, ugualmente sconosciuto e quasi ignorato dalla scienza, e dalla stragrande maggioranza degli umani. Quello stesso mondo, che quando nasciamo, non sempre si chiude alle nostre spalle. Anche se raramente, quella porta in certi casi rimane aperta.

Nella vita ho sempre cercato di conoscere le ragioni per cui mi trovo in questa dimensione, piuttosto che altrove. L'ho fatto prima di tutto confrontandomi con le esperienze degli altri, e poi attraverso la ricerca; ovvio, non quella convenzionale. I figli dello studio convenzionale, salvo rare eccezioni, parlano e scrivono per sentito dire…. Ma di vera conoscenza …. diretta o indiretta, neanche a parlarne.
Difatti ancora oggi si pubblicano libri, come se si divulgassero chissà quale verità, mentre in realtà si riportano vecchie teorie rivedute e corrette. Un interminabile fiume di copia e incolla. Condito qua e la con astute e consumate storie che alla fine conducono sempre alla stessa litania.
Alla solita e immensa onnipotenza di Dio e al mistero della vita. Che per quanto mi riguarda di misterioso non ha assolutamente nulla. In realtà è la solita storia di demoni e di schiavi, presentata ogni volta in modo diverso. Storie che i potenti emissari del male che governano il mondo giustificano adducendo che anche il male è parte del disegno divino. Sarà per questo che la stragrande maggioranza degli umani continua la sua cieca corsa verso il baratro. O più semplicemente, l’uomo accetta il suo destino di sofferenza e di morte perché non ancora pronto per porsi le giuste domande, affinchè l’inganno, e la schiavitù di cui è vittima, diventino libertà.

Disgustato come sempre, dagli orrori della vita materiale, mi ritrovai come accade spesso, nella dimensione dei sogni. Questa volta mi trovavo in una specie di deserto, che per quanto era lucente e venoso, in trasparenza appariva come un velo dorato. Ma come accade nei sogni, un attimo dopo, quello che prima era un deserto, ora era un grande spazio ornato di finissimo marmo riflettente, con tutto intorno altissime colonne che sembravano guerrieri a difesa di quel maestoso luogo circolare, con al centro una strana fontana, che un attimo dopo si era trasformata in una grande vasca ovale colma d’acqua, che traboccava in una seconda vasca in basso.

Se dovessi descrivere tutti i particolari, sarebbe davvero troppo lungo. Ma non posso ignorare la magia asimmetrica sia dei manufatti che degli oggetti, sparsi qua e là. Per esempio riuscivo a vedere il lato nascosto della vasca come se fosse trasparente, mentre invece non lo era. Poi improvvisamente alla mia destra, nella vasca, mi sembrò di vedere mia madre immersa sott’acqua che sembrava addormentata. Accanto ai suoi piedi, giaceva una bambina. Anche lei addormentata in posizione fetale. Ignorando la bambina perché mi sembrava naturale che si trovasse lì, e in quella posizione, raggiunsi mia madre sollevandole il capo fino al bordo della vasca per permetterle di respirare. Quando capii che non reagiva alle mie sollecitazioni, non pensai che fosse morta, ma che esisteva in uno stato di sospensione. Poi come faceva quasi sempre quando comunicava con me, mi parlò direttamente nella mente.

(Non è cambiato niente. Sussurrò. Anche qui sono più oggetto che soggetto.)

Pur rimanendo sorpreso da quella frase, mi resi conto che a modo suo, intendeva farmi sapere, che il luogo dove si trovava, in quel momento non era molto diverso dalla terra. Ma riuscii ad avere anche tante altre informazioni e riconferme che più volte in passato ho scritto in questo blog. La frase in sé era talmente precisa da non lasciar spazio ad altre interpretazioni. Dove si trovava in quel momento, l’esistenza non era molto diversa dalla vita sulla terra. Questo per me significava anche che aveva lasciato il luogo dove si trovava in precedenza. Di questo non mi diede nessuna spiegazione. Sicuramente perché non era nella possibilità di farlo, perchè impedita da qualcosa o da qualcuno. Questo almeno a me, spiega la ragione della brevità del messaggio.

Con mia madre avevo un rapporto particolare, perché era a lei che specialmente da piccolo raccontavo dei miei incontri. Lei sapeva …. perché anche lei da piccola aveva fatto le stesse esperienze. Io penso di essere capitato con un essere come mia madre, perché le anime che si appartengono, si amano, e ovunque si trovano, si cercano per continuare il cammino verso più alte esistenze.

Un istante dopo aver ricevuto quel messaggio mi svegliai di colpo, come se il sogno fosse stato interrotto di proposito. Guardai l’orologio, erano quasi le sei. Da lì a poco mi sarei alzato. (Dovete sapere che la maggior parte dei sogni, non li ricordiamo perché sogniamo nelle prime ore della notte. Quelli che ricordiamo, generalmente li sogniamo dalle 4 alle 6 del mattino).

Nella mia esperienza, ho capito, che per loro è quasi impossibile comunicare con noi; impossibile almeno quanto è impossibile per noi comunicare con loro. Ma come esistono esseri di questo mondo in grado di comunicare con l’invisibile. Allo stesso modo esistono anime di altre dimensioni, capace di comunicare con noi.
In questo mondo, qualsiasi cosa facciamo, anche amare, alla fine ci si ritorce contro trasformandosi in sofferenza. Sofferenza che quasi sempre ci viene inflitta da chi dovrebbe amarci.

Naturalmente non pretendo che chi legge deve credere in quello che scrivo. Questo è il mio cammino. Quindi ogni cosa di tale cammino serve essenzialmente a me stesso. Ma è altrettanto vero che se attraverseremo il fiume dal versante giusto, il dubbio, l’angoscia, la sofferenza e l’esaltazione, si trasformeranno in armonia e stabilità.

lunedì 25 aprile 2016

LA SCOMPARSA DEL POPOLO ANASAZI


Eravamo un popolo senza leggi, ma eravamo in ottimi rapporti con il grande spirito, Creatore e Signore del tutto. Ci giudicavate dei selvaggi. Non capivate le nostre preghiere; né cercavate di capirle. Quando cantiamo le nostre lodi al Sole, alla Luna o al vento ci trattate da idolatri. Senza capire ci avete condannati come anime perse solo perché la nostra religione è diversa dalla vostra. » (Antico Capo indiano).

La storia della civiltà degli Indiani d’America parte dal momento in cui, oltre 40.000 anni fa, in due successive ondate alcune popolazioni dell’Asia attraversarono l’istmo di Bering, (oggi sommerso dall’oceano) e discesero nel continente Americano occupandolo dall’Alaska fino alla Terra del Fuoco.

Nel Sud-Ovest degli Stati Uniti, dove le frontiere dell'Arizona, Nuovo Messico, Utah e Colorado si incrociano, si trovano le spettacolari rovine di una delle culture indiane più misteriose del nord-America: gli Anasazi, termine Navajo che sta per "antichi". La storia di questo popolo risale al 6000 A.C.

I popoli che si insediarono in America del Nord diedero vita a Culture diverse, succedutesi nel tempo e in parti diverse del continente: dall’antica Cultura di Kociss (Utah), alla Cultura dei Mogollon (Nuovo Messico), in cui comincia ad essere praticata l’agricoltura, agli Hohokam (Arizona), abili artigiani incisori, e infine al misterioso popolo Anasazo (conosciuti dai Navajo come gli “antichi”). Furono costruttori di case in mattoni, e le (“kivas”).

Benché da anni si lavori sui resti archeologici il popolo degli Anasazi, per gli studiosi costituisce ancora una grande enigma, vista la loro misteriosa scomparsa.

Gli Anasazi, costruttori di importanti villaggi con i caratteristici Kivas, per gli studiosi è il più importante mistero archeologico del Nord America. Ed è difficile pensare il contrario quando si inizia a conoscere la storia degli Anasazi, un popolo che nel New Mexico, prima di scomparire misteriosamente, circa 1000 anni fa, ha lasciato tracce di una grande e misteriosa civiltà.

Chi erano? Che funzione avevano i loro enormi kivas? Cos’era per gli Anasazi Pueblo Bonito? Quali segreti del cielo e della terra conosceva questo popolo, e quale fu la causa della loro improvvisa scomparsa?

Nessun popolo può scomparire da un giorno all’altro senza lasciare tracce. Scomparvero oppure come racconta la leggenda furono trasportati in cielo?

L’ipotesi più accreditata dagli studiosi è che colpiti da una grave improvvisa siccità emigrarono per diventare nomadi, generando poi le moderne tribù americane, tra cui i Navajo. Ma tale teoria fa acqua da tutte le parti perchè un popolo ricco di una grande civiltà e cultura, ovunque avesse piantato le proprie radici, avrebbe messo in pratica le proprie conoscenze per costruirsi un nuovo inizio. Quindi come qualsiasi altra civiltà, nella nuova terra, avrebbe costruito attingendo alla propria cultura, religione e soprattutto alle conoscenze architettoniche. Diversamente, dei Kivas, non c’è nessuna traccia, oltre Pueblo Bonito.

Gli Anasazi costruirono molte strade, per un totale di circa 300 chilometri. Ciò che più colpisce è che molte di queste strade non portavano da nessuna parte. Né univano tra loro i villaggi e kivas. Ma portavano a particolari conformazioni geologiche, a sorgenti d’acqua, e tante altre strade non portavano da nessuna parte. Non si può escludere che tali strade erano state costruite a scopo rituale, che conducevano a luoghi sacri.

Tra queste strade va ricordata per la sua lunghezza la "Grande strada del Nord",che si estende, per oltre venti Km, in direzione Nord-Sud. Ma chi erano questi pellerossa e quali segreti del cielo e della terra conoscevano? E cosa li indusse ad abbandonare improvvisamente Chaco Canyon?

La cultura indiana degli Anasazi si sviluppò nel Sud-Ovest degli attuali Stati Uniti d’America, molto prima dell'arrivo dei bianchi,ed ha lasciato una quantità di testimonianze archeologiche che ancor oggi si possono ammirare nel territorio di frontiera fra Arizona, Nuovo Messico, Utah e Colorado.
Il centro più importante di questa cultura si trova nel Chaco Canyon ove esistono tuttora numerosi villaggi in pietra, chiamate "Le Grandi Case". Dotate di innumerevoli Kiva, cioè di luoghi sacri nei quali gli Anasazi si radunavano per celebrare i loro riti.

Le kivas, case per lo più di forma rotonda costruite con mattoni di fango essiccati al sole, gli adobes e utilizzate per convegni o cerimonie religiose e come veri e propri osservatori astronomici), rivelano allineamenti astronomici come le piramidi in Egitto. Come ad esempio la Casa Grande Hohokam, un gruppo di kivas rettangolari comunicanti tra loro, nel quale è stato possibile rilevare l’allineamento di alcuni ingressi con le posizioni del sorgere o del tramontare del sole ai solstizi, nonché della luna al momento della massima o della minima declinazione.

Gli allineamenti in questione riguardano l’intera pianta della costruzione nel suo insieme, allo stesso modo la disposizione di feritoie, finestre e porte; in tal caso sono realizzate con il metodo degli “stipiti alternati”. Lo stesso metodo utilizzato nelle costruzioni sacre Maya.

Pueblo Bonito è il sito più noto di Chaco Canyon, nell’estremo nord ovest dello stato americano del New Mexico. Chaco Canyon è un canyon lungo circa 19 chilometri e largo poco più di un chilometro e mezzo. Pueblo Bonito è il sito più grande di tutta l’area abitata un tempo dagli Anasazi. Posto all'estremità nord del Chaco Canyon, Pueblo Bonito lascia ancora oggi in dubbio gli studiosi sulla sua natura: era la capitale di questo misterioso popolo oppure era il più importante centro religioso dell’area?

Gli Anasazi sono scomparsi senza lasciare niente di scritto, non sappiamo neanche se usassero la scrittura. Dobbiamo quindi affidarci a quanto gli archeologi hanno capito dalle pietre e dalle costruzioni rimaste?

Sugli Anasazi si sono dette molte cose da quando, nel 1888, due cow boy capitarono casualmente nel Chaco Canyon, all’epoca zona abitata dai pericolosi Navajos. E proprio ai Navajo è legato uno degli errori più diffusi sugli Anasazi, popolo che prende il suo nome proprio da una parola Navajo che significa "antichi" e non come affermano alcuni studiosi "i nemici".

In passato, e anche di recente, per raccontare le vicende degli Anasazi si è lavorato molto di fantasia, tra cui che erano cacciatori di bisonti. Diversamente i bisonti popolavano zone molto lontane da Pueblo Bonito. Si è scritto che montavano cavali, quando i cavalli è risaputo arrivarono con gli spagnoli, secoli dopo la "scomparsa" degli Anasazi. Anche le origini sono imprecise. Ci sono degli archeologi che affermano che risalgono a circa 6000 anni a.c. e altri a soli 3000 anni a.c. Questo per intendere che di preciso si sa veramente poco.

Pueblo Bonito si racconta che fu costruito tra il Mille e il 1150 d.C. Ma sono solo ipotesi. Pueblo Bonito, è una costruzione a ferro di cavallo composta da circa 700 stanze, tutte più o meno delle stesse dimensioni e distribuite su quattro piani. Si calcola che nel momento di maggior splendore ci vivessero oltre mille persone.

L’aspetto uniforme delle stanze hanno fatto in un primo tempo pensare ad una società priva di gerarchie sociali ma c'è chi crede che Pueblo Bonito fosse una specie di enorme convento, destinato ad ospitare la casta sacerdotale degli Anasazi, un popolo che regolava la sua vita attraverso l’osservazione dei segni del cielo e delle energie della terra.

La religione degli Anasazi ci riporta anche uno degli aspetti più impressionanti di Pueblo Bonito: i giganteschi kiva, queste enormi fosse perfettamente circolari tipiche di ogni insediamento Anasazi. La caratteristica di Pueblo Bonito è però il numero delle sue kiva, ben 37. Nessun altro sito ne ha così tante.

Ma per capire meglio cosa fossero le kiva bisogna raggiungere "Casa Rinconada". Si tratta di una delle più grandi kiva di tutto il Chaco Canyon, con i suoi 20 metri di diametro e i quasi cinque metri di profondità. Una gigantesca fossa perfettamente circolare che, a differenza delle altre kiva, non è inserita in un centro abitato ma è posta in cima ad una collinetta a mezzo miglio da Pueblo Bonito.

Ma a cosa servivano dunque le kivas? Erano fosse, per lo più perfettamente circolari, utilizzate per riunioni e cerimonie sacre. Al centro delle kiva c’era sempre anche un focolare. Gli Anasazi, molto attenti alle forze della natura, ritenevano non solo che da quel foro ci si potesse mettere in contatto con gli spiriti degli antenati ma anche con le forze del centro della Terra. Non a caso si è osservato come gli Anasazi abbiano costruito insediamenti e kiva vicino a luoghi particolari, cosiddetti "vortici". Luoghi dove si sprigionerebbe una strana energia.

Un'altra caratteristica di Casa Rinconada è il suo allineamento astrale. Sembra infatti che il sole, al momento dell’alba del solstizio d'estate, vada ad illuminare, attraverso una finestra posta sul muro a nord-nord est, una nicchia posta all'interno della kiva.

Gli Anasazi erano ossessionati dalle stelle e dal cielo. Di questo abbiamo infinite prove, tante quante sono le costruzione lasciate da questo popolo. Infatti una caratteristica comune a case, villaggi, kiva è che sono quasi sempre allineate ad un determinato fenomeno astronomico. La conoscenza che gli Anasazi avevano dell’astronomia lascia ancora oggi sorpresi: uno degli esempi più clamorosi della loro sapienza è rappresentata dalla famosa “Grande Strada del Nord".

La "Grande Strada del Nord" partendo da Pueblo Alto, sulla Mesa che sovrasta Pueblo Bonito, si dirige per tre chilometri a 13 gradi ad est del Nord per poi disporsi esattamente in direzione nord per 20 chilometri con uno scarto di solo mezzo grado. Per capire la straordinarietà di questo allineamento bisogna pensare che una precisione del genere sarebbe difficile anche usando una bussola, che gli Anasazi non conoscevano. Oggi, per raggiungere risultati migliori di questo bisogna ricorrere alla tecnologia satellitare GPS, tecnologia che vanta poco più di 20 anni di vita!

La più nota studiosa della cultura del Chaco Canyon, Anna Sofaer, ritiene addirittura che tutte le maggiori costruzioni degli Anasazi presentino correlazioni con i movimenti tanto del Sole che della Luna, sotto almeno tre punti di vista: il loro orientamento, le geometrie interne e le relazioni geografiche tra i vari siti. Uno sforzo immenso che ha segnato tutta la storia Anasazi: la loro vita e probabilmente anche la loro improvvisa scomparsa …..

Uno dei cow boy che scoprirono Chaco Canyon poco più di un secolo fa, Alfred Witherhill, raccontò del suo stupore nel aggirarsi per le case degli Anasazi:

Quando entrammo nel Navajo Canyon e scoprimmo le rovine, riportammo il nostro mondo indietro di un numero imprecisato di secoli. Tutto era intatto, esattamente come era stato lasciato dagli abitanti originali. Gli oggetti erano sistemati nelle stanze come se le persone fossero appena uscite per far visita ai loro vicini.

Esemplari perfetti di stoviglie, erano adagiati a terra, mentre utensili di ferro e altri attrezzi domestici si trovavano lì dove le donne Anasazi li avevano usati per l'ultima volta". Se si dovesse esprimere un giudizio partendo da come risultavano gli oggetti, la conclusione non può essere che gli Anasazi scomparvero tutti nel giro di pochi secondi, come se fossero stati prelevati da un raggio trasportatore, oppure entrati una un vortice aperto su una diversa dimensione.

Destò meraviglia e curiosità anche la scoperta, presso due diversi antichi insediamenti Anasazi in Arizona (presso le rovine di un antico “pueblo” a White Mesa, e su di una parete del Navajo Canyon) di graffiti su pietra, raffiguranti una stretta falce di luna crescente e vicino ad essa una stella molto luminosa.

Scartata l’ipotesi che il petroglifo potesse ritrarre un allineamento tra Venere, “stella del mattino” con la Luna, evento non così raro da meritare una simile rappresentazione, non rimase che constatare che potesse raffigurare una stella straordinaria, una Supernova (l’esplosione di una stella di grande massa alla fine della sua vita) che brillò repentinamente nel cielo.

Molti elementi fanno oggi ritenere che questa stella così immortalata dagli Anasazi sia stata la famosa supernova del 1054 registrata negli annali cinesi e che diede origine alla nebulosa del granchio, ed in particolare, tra questi, il fatto che essa, così luminosa (magnitudine -6) da essere visibile anche di giorno, il 14 Luglio di quell’anno venne a trovarsi a 2 soli gradi d’arco di distanza dalla luna, allora nella fase di “luna nuova”.

Intorno al 1200 d.C. un evento sconosciuto e improvviso determinò il repentino abbandono da parte degli Anasazi della zona che avevano abitato per oltre mille anni. Accadde qualcosa che ancora non sappiamo ma che si rivelò decisivo, inducendo una popolazione di alcune migliaia di persone ad abbandonare all’istante le proprie case. Il problema della scomparsa degli Anasazi è ancora aperto.

Forse la spiegazione più fantasiosa, potrebbe essere quella più ovvia. E non solo perché è quella che si collega meglio a quella che gli archeologici, basandosi sullo stato delle case al momento della loro scoperta, chiamano "Evidenza archeologica di un rapido spostamento".

Dal sito chiuso Mistic.it Venerdì 26 dicembre 2008 ♥ 16:01
Altre fonti:

http://www.racine.ra.it/planet/testi/ruote.htm

http://www.voyager.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,121%5E3127,00.html

martedì 19 aprile 2016

Tutto in nome di Dio


Tutto è in nome di Dio ..... Tutto ciò che non riusciamo a comprendere, la mente tende a respingerlo. Riaffermando contro ogni logica, ogni studio, ogni verità, ciò che le è stato insegnato dalla nascita. Al punto di non essere più capace di chiedersi se le cose in cui crede siano verità, oppure menzogne.
Non so quanti si pongono il problema di chiedersi, come si porrebbero di fronte alle proprie convinzioni e insegnamenti di ordine culturale e religioso se fossero nati in Turchia, in Libano, in Asia oppure in Africa, o in Cina!
Nessuno può negare, che ciò che ci viene insegnato, sia il risultato delle nostre tradizioni culturali e religiose, in virtù della parte di mondo in cui siamo nati. Quello che ignora la stragrande maggioranza delle persone, è che, altri popoli di altre parti del mondo, esattamente come noi, sono convinti che il loro credo sia quello che maggiormente risponde alla verità.

Nessun popolo con un minimo di consapevolezza e civiltà, può pretendere di essere il redentore della verità. Nonostante, esiste un popolo che pretende di essere dalla parte della verità più di altri: questi sono i cattolici.

Sicuramente perché il controllo che la chiesa ha esercitato nei secoli, e continua ad esercitare, è stato ed è, maggiormente incisivo e condizionante. Non bisogna dimenticare che la chiesa di Roma ha smesso di esercitare il potere temporale meno di due secoli fa. Fino a quel momento sui popoli ha esercitato un potere di vita e di morte. Troppo spesso di terrore … incurante della contraddizione con quanto riportato dai vangeli, dalla bibbia, e con quanto andava essa stessa predicando. (I catari e non solo, sono testimoni).

I vangeli e la bibbia …. come del resto il corano e tutte le altre religioni del pianeta, non rappresentano la verità. Ma una verità di comodo inventata dagli artefici, per tenere sottomessi i popoli. L’assurdo è che i popoli sono talmente condizionati da non porsi più la domanda se ciò in cui credono tanto ciecamente sia giusto, o manipolato dai padroni del mondo.
Al punto in cui si trova l’umanità, non ha più senso chiedersi se la figura di Gesù sia realmente esistita, così come è stato predicato nei secoli dalla chiesa. Quello che trovo mostruoso, è il controllo delle coscienze e della mente da parte del potere politico e della chiesa, che si spalleggiano a vicenda.

Gli occidentali, non sono più in grado di capire che sarebbe sufficiente pretendere dalla chiesa che mettesse in atto ciò che predica da secoli. Per esempio, eliminare la fame nel mondo e tutte le ingiustizie che tutti, conosciamo. Per esempio mettendo a disposizione dei popoli affamati e morenti, le proprie ricchezze. Ma gli umani, o quello che resta, non possiedono né le energie, né la volontà per rivendicare ciò che è giusto e vero, perché non sono capaci di vivere da esseri consapevoli; responsabili del proprio destino. Non hanno né la forza né la volontà di esistere senza la protezione di quel Dio che separa il bene dal male …. lasciando per gli uomini soprattutto il male.

Sono tanti ad essere convinti, che Gesù ha salvato e cambiato il mondo. Chiunque sia stato Gesù, al di là delle storielle che racconta la chiesa e i vangeli, di cui è storicamente dimostrato che non potevano essere scritti dagli apostoli, perché erano quasi tutti analfabeti … (Ammesso che fossero davvero esistiti) figuriamoci conoscere il greco. La lingua in cui furono scritti i 4 vangeli canonici. Qualunque persona con un minimo di intelligenza, fa fatica a credere che Gesù abbia salvato l’uomo e il mondo, tenuto conto che il mondo, dopo 2000 anni, è molto più spietato e malvagio, di prima della sua “discesa in campo”.
Contrariamente, penso che Martin Luther King, Gandhi, Socrate, per citare i più noti, hanno cambiato il mondo molto di più di quanto abbia fatto l’uomo chiamato Gesù.
Tanto è vero che Martin Luther King, Gandhi, e Socrate sono sinonimo concreto di amore, sacrificio, liberazione e pace. Diversamente, in nome di Dio e di Gesù si sono compiuti e continuano a compiersi i più feroci crimini contro l’umanità.

Sono davvero pochi, quelli che possiedono la lucidità mentale per vedere, che se Gesù non fosse mai stato inventato, non ci sarebbero state tante feroci guerre. Sia nel passato che nel presente …. benché non nego, che l’uomo avrebbe trovato altri pretesti per sterminarsi e depredare i popoli più deboli.
Sicuramente non sarebbe esistito un popolo eletto da Dio con la licenza di massacrare i palestinesi, dopo averlo derubato della propria terra, oltre che della dignità, di cui ogni essere umano ha diritto. Questo è un fatto inconfutabile! E comunque non lo avrebbero fatto in nome di Dio, e in qualità di popolo eletto. Rivendicando la terra, promessa da quel Dio con poca memoria, dato che avrebbe dovuto ricordarsi che su quella terra già vivevano i palestinesi. Così come riportato anche nella bibbia.

Inoltre, sicuramente l’umanità si sarebbe sviluppata verso la conoscenza e la consapevolezza del proprio essere, piuttosto che servilmente verso un Dio padrone, iroso e vendicativo. E non è escluso che oggi avrebbe posseduto conoscenze tali da permetterle di superare il programma genetico, o come preferite chiamarlo. Tanto la sostanza non cambia. Ma per chi pensa cambi qualcosa, faccio presente che se l’uomo avesse rivolto le proprie risorse verso se stesso, ora saprebbe discernere e comprendere che in quanto corpo fisico, altro non è che una macchina biologica, di cui è sufficiente che alcuni trasmettitori cerebrali non funzionano in modo corretto per trasformare la propria personalità, le cose in cui crede e di cui pensa di essere cosciente, oltre a smettere di amare, e di non riconoscere le persone che hanno sempre fatto parte della sua vita; allo stesso modo di un robot in avaria. Questo significa che la vita biologica, non è un evento oggettivo ma soggettivo. Nel senso che non è quell’evento casuale come pretende di farci credere il mondo scientifico ufficiale, ma un evento prodotto dall’esterno. Diversamente dall’anima che è entità oggettiva, in quanto trascende la soggettiva dell’involucro biologico in cui è prigioniera. E per tale ragione non può in nessun caso essere originata nel mondo organico, essendo inorganica.

Chiunque siano gli artefici che hanno concepito l’uomo e questo universo, lo hanno fatto per servire un loro scopo, poiché l’anima non ha ragione di esistere chiusa in un corpo biologico.
E per quanto sono stati crudeli, conoscevano benissimo il modo di sottomettere e succhiare energia, così come è nella natura dei predatori. (Noi, nello stato umano, ne sappiamo qualcosa, essendo stati “costruiti” a loro immagine e somiglianza).

Di quante ambiguità siamo capaci? Quante cose facciamo finta di non vedere e di non sapere!! Quante sono le domande a cui preferiamo non dare risposte?? – Allo stesso modo, ci fa comodo nasconderci dietro le debolezze umane per giustificare le ingiustizie e le violenze che ogni giorno consumiamo a danno soprattutto delle persone che dovremmo amare. Nonostante, sono molti coloro che sono alla ricerca dell’amore. Quello che non sanno, è che non cercano il vero amore, ma l’amore fisico. E non vedono, o non vogliono vedere che il tipo di amore a cui si riferiscono, che ambiscono, si riduce ad un atto di egoismo.

Personalmente, ho sempre sostenuto che per quello che soffriamo, è giusto e doveroso godere di ogni cosa che faccia dimenticare, anche solo per un momento la malvagità e la sofferenza inflittaci dagli artefici. Ma se non saremo consapevoli che quel tipo d’amore che tanto cerchiamo altro non è che una specie di trappola controllata dagli artefici per impedirci di scoprire l’inganno in cui siamo prigionieri, non saremo mai in grado di comprendere, che ci tengono occupati per non farci vedere il senso vero del male in cui ci avvolgono.
E’ talmente vero che continuiamo a cercarlo anche dopo che abbiamo giurato di averlo trovato. Non rendendoci conto che il desiderio di tale ricerca, è indotto dagli artefici, affinché la nostra vita resti intrappolata in un sogno, un desiderio irraggiungibile: una illusione, poiché il vero amore può essere solo universale.

Diversamente dall’amore fisico, che alla fine quasi sempre si rivelerà un espediente crudele, capace di produrre solo sofferenza e schiavitù. E quando saremo in grado di comprendere quanto sia stata diabolica l’illusione di quella ricerca viscerale che chiamiamo amore, sarà ormai troppo tardi, perché ancora una volta gli artefici avranno preso la nostra anima per schiavizzarla in una nuova esistenza di sofferenza.
Lo stesso vale per l’amore che ipocritamente affermiamo di avere verso Dio, perché non abbiamo il coraggio di ammettere che la nostra è solo paura del castigo che potrebbe infliggerci dopo la morte del corpo biologico. Dato che in fondo non ci frega nulla neppure di lui, quando i nostri affari vanno a gonfie vele…..
Cartesio nella prima meditazione (Delle cose che si possono revocare in dubbio) fa un esame attento e solitario del suo patrimonio conoscitivo, ma, non per sgretolare il sapere ma per ricercarne il fondamento su cui edificarne uno nuovo:

Vi è un dio, afferma, che può tutto e da cui sono stato creato, e in quanto può tutto può anche ingannarmi. Vi è allora un dio ingannatore, un essere onnipotente che può illudermi sulle cose reali: il genio maligno, il demonio, sopravviene tramite possessioni ed illusioni.

Ci vuole coraggio e consapevolezza per ammettere che il vero amore si dona a chi ne ha bisogno per alleviare la sofferenza. Mentre è strumentale, forviante e sinonimo di debolezza, di rinuncia e indifferenza, riversare l’amore in un Dio, o in Gesù …. che esistano, o che siano stati costruiti ad arte. Tantomeno può essere verosimile e sinonimo di amore, esistere per l’eternità adorando e servendo un Dio. E rimanere indifferenti di fronte alle mostruosità del mondo, senza chiedersi perché permette tutto ciò, pur conoscendo in anticipo ogni cosa.
Anche se esistesse un dio, non vedo nessun merito di dio verso la condizione umana, perché non ha risolto neppure uno dei mali del mondo. E come avrebbe potuto, essendo lui la causa di tutto il male del mondo … essendo gli uomini una sua creazione.
Come è possibile non capire, che se si continuano a riproporre gli stessi schemi esistenziali degli ultimi 2000 anni, il mondo non si libererà mai del male che lo avvolge, poiché sono proprio quei ripetitivi schemi che provocano tutte le ingiustizie del mondo, oltre ad impedire all’umanità di conquistare una nuova e più alta consapevolezza!

Basta con il dogma, che tanto ci pensa Lui….. che ogni cosa dipende da lui; è lui che decide tutto …. Che assolve e punisce.
Solo Lui conosce la verità ….. Lui è il padrone assoluto dell’intero creato; solo Lui conosce le ragioni di tanta sofferenza ….. credere tali cose è demenziale.

La verità, è che siamo come dei bambini smarriti, indifesi, e anche un po’ vigliacchi perché ci nascondiamo ancora una volta dietro l’onnipotenza di Dio per non assumerci la responsabilità delle nostre “debolezze”.
Il potere, riesce a controllarci perché sanno sfruttare le nostre debolezze. Non ci rendiamo conto di tale condizione perché siamo stati programmati per svolgere determinati compiti e credere in ciò che loro ci istruiscono a credere dalla nascita.
Solo rinunciando a vedere esclusivamente se stessi, è possibile vedere la sofferenza intorno a noi, e trovare la forza di opporci per porvi fine.
“Non può esserci vero amore se prima non liberiamo il mondo dai nostri piccoli e grandi orrori, perchè con il mondo siamo un unico corpo. Così come siamo un unica anima nella dimensione dell’Oltre; il luogo ove esistiamo realmente“.

sabato 9 aprile 2016

Risvegli - Il Limbo


Premessa:
Dall’alto ogni cosa si vede nella sua interezza, si ha una visione d'insieme e, si possono vedere anche i dettagli e le connessioni. Addirittura si possono prevedere gli eventi, e conoscere i pensieri di coloro che vivono in basso, perché dall’alto il tempo si dilata. Scorre molto più lentamente. Chi vede, occupa nello spazio-tempo una dimensione superiore. Nessuno è escluso da tale dimensione, se sa vedere con gli occhi dell’anima.

Vedere tutta la sofferenza del mondo e le origini stesse di tale sofferenza, non è uno spettacolo che fa sentire bene, soprattutto perché la fonte di tutto il male è nella mente di chi farebbe di tutto per liberarsi dal male. Ma per liberarsi dal male, bisogna prima rendersi consapevoli di essere parte di quel male ….. Assurdo che possa sembrare, tutto il male del mondo è contenuto nelle forme di pensiero degli umani. Anche quando crediamo di amare.

Il pensiero crea la realtà ……. allo stesso modo crea la realtà del male. Si crea il male nello stesso istante in cui pensiamo che nulla può sconfiggere il male. Cosicché tutti i comportamenti che mettiamo in atto; tutti i sentimenti che esprimiamo, rispecchiano inconsciamente la convinzione che il male è ineluttabile. Tale forma di pensiero, ci rende responsabile di azioni che facilitano il male stesso in tutte le sue manifestazioni.

Per eliminare il male, dobbiamo cambiare le nostre forme di pensiero. Se continueremo a credere che il male è parte ineluttabile dell’umanità, non saremo mai capaci di cambiare i nostri modelli di pensiero. Lo stesso vale, se continueremo a credere che il male è parte del disegno misterioso di Dio, dato che solo a lui è dato conoscere la ragione del bene e del male.

Quest’ultima forma di pensiero è la peggiore in assoluto perché induce alla rassegnazione, fino a renderci indifferenti al male stesso, essendo tale conoscenza esclusiva prerogativa della divinità. Ma essendo l’uomo alla continua giustificazione delle sue azioni, accetta di buon grado tale dogma, perché lo solleva dalla responsabilità delle sue azioni. Ma quello che non sa, è che tale dispensa gli impedisce di imparare a vivere in modo consapevole e responsabile.

Per riuscire a modificare i propri modelli di pensieri, per primo, bisogna rendersi consapevoli di quanto siano sbagliati tali insegnamenti, perché senza tale consapevolezza, non riusciremo mai, ad abbattere tutte le barriere che dall’infanzia, hanno costruito nella nostra mente. Solo dopo, riusciremo a guardarci dentro e comprendere quanto fossero sbagliate le nostre credenze, e i modelli di pensiero associati.

E’ il solo modo per smettere di avere paura di vivere con le nostre forze, perché nessun dio verrà in nostro soccorso quando il male busserà alla nostra porta, dato che a quella porta ci troveremo uno di noi.

La chiesa che pretende di parlare in nome di dio, altro non è che la più potente forza politica del pianeta collusa con i potenti e le forze del male. Plasma le nostre coscienze senza che ce ne rendiamo conto poiché è presente in ogni momento della nostra vita. Tale inganno è talmente radicato che pur essendo facilmente visibile per una mente libera, diventa impossibile per coloro che continuano ad essere soggiogati.

Dio e la chiesa, sono è stati inventati per impedirci di scoprire la nostra vera natura …. ciò che realmente siamo. E cioè, essenze di energia, o se preferite, anime immortali prigioniere in un corpo biologico con lo scopo di produrre energia per esseri malvagi che controllano il flusso della nostra esistenza da un più alto piano di esistenza.

A tenerci ingabbiati nel corpo fisico, sono le forme di pensiero costruite nella nostra mente. E finchè non ci renderemo consapevoli, l’anima non potrà sottrarsi a tale controllo. Neppure dopo che avremo lasciato il corpo fisico. Dato che quella forma di pensiero continuerà ad essere manipolata dagli stessi esseri malefici che controllano la vita biologica nel nostro universo.

“Per dimostrare quanto sia reale, che la chiesa non rappresenta dio sulla terra, semplicemente perché non esiste nessun dio, anche se esiste un “sistema”, una realtà molto più grandiosa e amorevole, vi racconterò l’abolizione del limbo da parte della chiesa come se la chiesa fosse dio, essendo il limbo secondo la fede cristiana creato da dio.
Il limbo è il luogo dantesco in cui i bambini morti senza ricevere il battesimo dimoreranno fino alla fine dei tempi. Un luogo intermedio privo della possibilità di guadagnare il paradiso.
Da circa un decennio, la chiesa, non si capisce in nome di cosa, è in virtù di quale potere ha soppresso il limbo. Trovo aberrante che per secoli i cristiani hanno creduto all’esistenza del limbo e poi di punto in bianco, il limbo viene chiuso. C’è da chiedersi dove finiranno i bambini che moriranno senza ricevere il sacramento del battesimo, è un vero rompicapo. Da parte della chiesa condannare un bambino al limbo per essere morto senza ricevere il battesimo trovo sia un paradosso e un atto criminale, dal momento che morire non è una scelta, ma una condizione.

La verità è che il limbo non è mai esistito. Fu inventato ad arte per terrorizzarci, con lo scopo di assumere il controllo della nostra vita dalla nascita. Se un essere non è consapevole di essere affetto da un male, non avrà alcuna possibilità di curarsi e guarire. Per guarire bisogna essere consapevole della propria malattia. Credere nelle religioni e nella divinità creatrice secondo le antiche conoscenze, è una malattia che va curata.

La conoscenza e la consapevolezza conducono alla vera vita; al luogo ove esistono le anime libere e luminose: l’Oltre. Tutto il resto è posseduto dalle tenebre.

sabato 2 aprile 2016

Oligarchia e futuro

Vulcano - Olio su tela 50x70

Quando parlo con gli amici di come sta cambiando il mondo, e dove è diretta questa umanità, anche loro percepiscono, che qualcosa di nefasto che non si riesce a comprendere, incombe sull’umanità. Allo stesso modo, appare molto chiaro che la globalizzazione, invece di diminuire la fame nel mondo, come hanno cercato di farci credere, la sta aumentando esponenzialmente anche tra le popolazioni occidentali.

Che qualcosa stesse cambiando, lo avvertii circa 10 anni fa. Posso affermarlo con serenità perché ne parlai con diversi amici, e più volte scritto nei commenti e nel sito. Ero talmente convinto delle mie sensazioni, che stavano progettando qualcosa di orribile, che non furono poche le volte che le raccomandavo di allontanarsi dai grandi centri urbani, per andare a vivere in piccoli centri agricoli. Acquistando una casetta con un buon apprezzamento di terreno per poter produrre quanto fosse indispensabile alla sopravvivenza, in caso di pericolosa caduta delle condizioni di vita. Perché come più volte ho ripetuto durante il corso di questi ultimi anni, sarebbero gli unici a salvarsi in caso di calamità naturale o gravi crisi economica provocata ad arte per “modificare” il sistema sociale.

So bene che una decisione del genere non è semplice perché siamo legati a tante situazioni, e non solo di natura familiare, ma anche di natura economica. Come so bene che nessuna di quelle persone che avevo raccomandato di allontanarsi dai grandi centri, ha seguito i miei consigli. E’ stato difficile pure per me, quindi come non capirli. Certe scelte richiedono il consenso di tutti i familiari, oltre alle condizioni citate sopra. Nonostante anche se per motivazioni diverse, non sono poche le famiglie che in questi ultimi 10 anni hanno scelto di vivere in piccoli centri.

Mi rendo conto che ciò che scrivo, può sembrare allarmistico, e per certi versi assurdo, per come sono strutturate le nostre menti, così abituate alle luci delle grandi città e alle illusioni di quanto possono offrire, ma quello che la gente non pensa che il nostro mondo, potrebbe cambiare da un momento all’altro. I segnali che arrivano ogni giorno, diventano sempre più pressanti, perché al declino economico e umano non si vede soluzione, ma peggioramenti. La gente comune, la moltitudine non è in grado di capire cosa realmente stia avvenendo nel mondo, perché è chiusa in una piccola realtà che non va oltre le mura domestiche. E l’unica fonte di informazione che conoscono è quasi sempre la televisione, e non aggiungo altro, dato che è noto che piuttosto che informare, disinforma. “Mentre la strategia del serpente avanza sempre più velocemente.” Incantando e seminando sempre nuovi giocattoli seduttori, tipo telefonini sempre più sofisticati. Ma in quanti sanno che i cellulari sono anche un mezzo per controllarci e condizionarci. Oltre a danneggiare seriamente la salute mentale.

Il mondo è cambiato perché sono cambiate le conoscenze. E’ cambiata la scienza e con essa è cambiato il modo di rapportarsi alla gente da parte dell’élite.
(Sinarchia e Cospirazionismo.) Due parole che l’ 80% della popolazione mondiale o non conosce, oppure liquida come se fossero delle sciocchezze di gente strana.
solo negli ultimi tempi, in virtù delle tecnologie di comunicazione, in particolare internet, si è reso possibile approfondire certi temi. Ma quale speranze hanno le persone comuni di venire a conoscenza ciò che accade realmente intorno a loro, per potersi difendere? - Praticamente nessuna!!

Il potere oligarchico si tiene lontano dai media perché agisce nell’ombra, per non far scoprire le trame future di ciò che ci aspetta. La maggiore forza risiede essenzialmente nella negazione della loro esistenza. Poiché ciò che non esiste ….. che non è percepito reale dagli umani, non rappresenta un pericolo, e per questo, sono totalmente privi di difese.

Sicuramente chi legge, penserà che quanto sopra siano solo stupidaggini, fantasie. Ma se le associate all’articolo apparso sul giornale britannico The Independent : (Ultimo passo dalla clonazione umana). Forse non apparirà tanto folle.
Nei laboratori americani guidati dal biologo di origine russa Shoukhrat Mitalipov, dell'Oregon National Primate Research Centre di Beaverton, si è clonato una scimmia macao, perché ha in comune con l’uomo il 97% del DNA. Tale ricerca sarà pubblicata su Nature. La più prestigiosa rivista scientifica del mondo.

La notizia della clonazione, è stata ufficializzata all'interno di un rapporto dell'Istituto di Ricerca Avanzata delle Nazioni Unite, e confermata da Alan Trouson, della Monash University di Melbourne, uno dei maggiori specialisti delle tecniche di clonazione.
Ma quello che l’uomo della strada non sa, è che la clonazione negli Stati Uniti è già una realtà. Da alcuni anni è possibile acquistare gatti clonati, o far clonare il proprio animale. C’è da chiedersi, perché il potere oligarchico impiega ingenti risorse per clonare l’uomo, quando nel mondo si denuncia che le popolazioni esistenti sono in eccesso, a tal punto che in molti paesi si legifera per il controllo delle nascite. Oltre a piani occulti per diminuire le popolazioni considerate in eccesso?

So che non è per niente facile accettare che tutto questo corrisponda alla realtà, ma se uscite dal guscio del vostro piccolo angolo, potreste scoprire che per l’élite, costa molto meno clonare esseri umanoidi geneticamente modificati su “misura”, piuttosto che correggere o addomesticare gli umani, dato che c’è sempre il rischio che una parte possa sfuggire al controllo.

In un futuro non molto lontano, la specie umana così come siamo abituati a conoscerla smetterà di esistere, per essere sostituita da cloni programmati e dipendenti direttamente da sistemi computerizzati. E’ talmente vero che per abituarci a tali cambiamenti, stanno progettando robot molto simili agli umani per soddisfare qualsiasi voglia sessuale, per entrambi i sessi. Affinchè il passaggio tra gli attuali umani e le unità clonate, avvenga gradualmente, senza che le popolazioni abbiano la possibilità di capire cosa stia realmente accadendo. Le attenzioni verso il programma Gender sono più che eloquenti.

Dato le premesse, appare evidente che tra un robot sessuale e gli umani, non dovrebbero esserci molte differenze. Nulla avrebbe potuto attrarre e rendere mansueti gli uomini e le donne più di un partner docile e senziente ad ogni capriccio sessuale. Oltre al conforto di essere dispensati da qualsiasi impegno sia morale che civile. In fondo chi può negare che il sistema mondo, si regge sul sesso. Il passo successivo, sarà la clonazione dei bambini.

A che scopo fare bambini con sistemi tradizionali, che rovinano il corpo delle donne, quando si possono avere bambini clonati. Superando così anche la sofferenza della gravidanza. Le signore saranno entusiaste!! Senza contare che le mamme potranno addirittura scegliere come dovranno essere i bambini. A chi non piacerebbe avere un figlio, alto, biondo con gli occhi azzurri, e magari con la promessa di un sistema immunitario maggiormente resistente. Chi potrà mai resistere alla “sapiente” campagna pubblicitaria per convincere l’opinione pubblica che il sistema della clonazione e cosa buona e giusta…. Una innovazione a cui nessuno saprà resistere.

Quello che non ci diranno, è che i bambini saranno programmati per rispondere alle direttive del potere. Un essere clonato, risponde a tutte le emozioni e stimoli di un umano, e può produrre qualsiasi cosa a minor costo, e di migliore qualità. Inoltre non può rivendicare diritti civili. E può essere disattivato come una comunissima macchina, senza alcuna sofferenza, perché non sarà “consapevole” allo stesso modo di un essere umano.

Le arti,le scienze, la ricerca e quant’altro, che prima erano potenziali prerogative di tutti gli esseri umani, con il Nuovo Ordine Mondiale, saranno patrimonio esclusivo dell’élite. Questo spiega anche perchè, da qualche anno vado dicendo di non fare figli. Penso sia da irresponsabili fare figli considerando cosa ci aspetta nel prossimo futuro.

Vi chiederete a cosa serve dunque rifugiarsi in collina, se comunque siamo destinati ad essere sostituiti con dei cloni? - Semplice !!! …… Serve per primo a rimanere fuori dal sistema di controllo, perché si è autosufficienti. Secondo, si ha la possibilità di organizzarsi per impedire all’èlite di attuare i piani di dominio totale vivendo in città controllate capillarmente dal sistema. Mi rendo conto che sembra la trama di un film di fantascienza!! Ma purtroppo è già realtà …. Anche se solo agli inizi.

Invece il film è già iniziato e noi siamo le comparse, anche se la stragrande maggioranza è inconsapevole. Allo stesso modo di come non riuscite a vedere le scie chimiche appena sopra il vostro naso. E’ vero che il futuro è già scritto nella tabella di marcia dell’élite e degli alieni che hanno alle spalle, ma è anche vero che il futuro deve ancora essere realizzato.
Tutte le guerre combattute dagli USA dalla distruzione dell’URSS, in Medio Oriente e in altre parti del mondo si propongono di conquistare il maggior “terreno” possibile per farlo confluire nel sistema di potere globale, affinchè l’impero mondiale possa realizzarsi. E la Russia che non può essere colonizzata con le armi perchè è una potenza atomica mondiale, sarà inglobati usando il sistema bancario e liberista come un grimaldello per distruggere l’identità di quel paese utilizzando anche strumenti suadenti, effimeri e illusori come possono essere i giocattolini elettronici di ultima generazione sempre più accessibile anche ai meno ambienti; giocattolini che sembrano contenere il mondo in una mano, invece quelle cinque dita stringono il nulla.

Nella Russia avevo posta la risposta ai miei ideali di giustizia ed equilibrio nel mondo, per frenare l'espansionismo americano nel mondo, ma la Russia di Oggi, quella di Putin e dei gruppi di potere controllati dagli USA hanno scelto la strada liberista e capitalista al punto che Putin per fronteggiare le difficoltà economiche prodotte anche dalle sanzioni, continua a mettere sul mercato internazionale la vendita delle più importanti aziende statali, facendo in questo modo il gioco degli USA, dato che aumenteranno il loro potere di controllo sull’economia russa. (in altre parole, equivale a sedersi allo stesso tavolo di chi ti vuole sottomettere. In virtù di questo, ormai è già troppo tardi parlare di tutela della sovranità nazionale della Russia, visto che Putin non controlla il sistema bancario e finanziario, dal momento che è sotto il controllo USA. La scelta della Russia di diventare capitalista, l'ha condannata a diventare un paese di tipo europeo: in constante crisi finanziaria, e la continua lotta per la quadratura del cerchio per far quadrare il bilancio statale, con la progressiva contrazione della spesa sociale.

Che significa che poco alla volta, posso dopo passo, per tenere sotto controllo la spesa dello stesso il popolo russo perderà gli attuali benefici sociali .... servizi ecc. Le sanzioni sono un arma formidabile per tenere in un limbo il destino della Russia. Gli USA non permetteranno mai che la Russia possa progredire economicamente. La terranno costantemente sotto sanzioni, e sempre con la spada di Damocle nel fianco costringendola alla difensiva con i paesi baltici sempre sul punto di aggredirla per conto degli americani, trovandosi costretta a sempre maggiori investimenti nella difesa, sottraendo in questo modo importanti risorse da destinare alla spesa sociale, creando in questo modo malcontento e sfiducia nel popolo, con le conseguenze che tutti possono immaginare.

La Russia per rimanere sovrana doveva rimanere fuori dal sistema liberista e capitalista di tipo occidentale. Al mondo non serviva che un paese importante come la Russia diventasse capitalista, ma un paese che sviluppasse un sistema economico che invece degli interessi di pochi e delle banche, mettesse al centro gli interessi dei molti … del popolo. Un tipo di economia antagonista all'Occidente per creare un equilibrio sostenibile ed equo, rispetto al capitalista liberista selvaggio dell’Occidente.
Nel mondo in questo momento, solo la Cina è in grado di opporsi allo strapotere del dollaro avendo un sistema bancario e finanziario controllato dallo stato....

Questo non significa che tale nefasto futuro sia ineluttabile. Ma perché sia possibile evitarlo, bisogna che le civiltà più antiche del pianeta rifiutino il sistema bancario globale, costruendo un proprio sistema bancario e finanziario che renda possibile una vera indipendenza economica e finanziaria alternativa. Altrimenti tutti i sistemi che fanno capo al FMI e alla BCE perderanno la loro indipendenza e sovranità, saranno fagocitati dal sistema mondiale USA senza che i cittadini e i governi possano rendersene conto.

E’ noto, che anche se una cosa non si vede, non significa che non esiste. Se io vi chiedessi perché nel mondo ci sono tante sofferenze, milioni di persone che muoiono di fame, di stenti e di malattie, e dall’altra parte, ci sono pochissimi esseri che sembrano umani, ma per come vivono e pensano, umano non sono dato come si comportano con il resto dell’umanità, spogliandola di tutto, anche dell’anima, tenuto conto come siamo diventati indifferenti tra noi.

Come reagireste, se qualcuno vi ricordasse, che il pianeta è di tutti coloro che lo abitano, e che ogni cosa che esiste, che nasce, che si riproduce, appartiene equamente per diritto di nascita ad ogni cittadino del mondo?

Allora ditemi!! - Cosa è più assurdo? Ciò che ho scritto sopra, oppure la schiavitù in cui siamo costretti, tra malattie e sofferenze di ogni tipo, senza che si faccia abbastanza per porvi rimedio?

Non ci resta che concludere che se è vero che siamo anima, e non può essere diversamente, significa che quei demoni per costringerci ad esistere in un corpo tanto fragile e contorto, possono averlo fatto solo contro la nostra volontà. Ma dal momento che esistiamo in questo corpo, cerchiamo di farlo con dignità, impedendo ai demoni con sembianze umane di trattarci da animali da mungere, per poi scaricarci come rifiuti, togliendoci persino la libertà di vivere e morire con dignità.

Nulla di ciò che esiste, potrebbe esistere se non fosse opera di un demone, poiché le anime libere esistono oltre le tenebre di questa perversa esistenza.

Per essere liberi, prima dobbiamo salvarci da noi stessi e poi sarà possibile salvarci dall’élite. In fondo se ci pensate bene, “tra noi”, nel nostro piccolo usiamo gli stessi sistemi dei carnefici.
Chi di noi, ha superato il confine di ciò che è vero da ciò che è falso possiede le chiavi dell’anima per andare Oltre. Tutti gli altri cercassero almeno di salvare la dignità umana, rendendo questo mondo più giusto. Ma per farlo devono smettere di pensare come i nostri carnefici.