domenica 28 maggio 2017

Oltre i Confini dell'Anima


Esistiamo su un pianeta di cui non conosciamo praticamente quasi nulla, dato che la memoria storica stranamente non va oltre i 4-5 mila anni. La storia, le nostre vere origini, per la stragrande maggioranza dell’umanità, sono un “mistero”. Quello che conosciamo di noi e del nostro mondo è davvero poco, tanto da renderci orfani, soli con i nostri interrogativi e problemi esistenziali, senza risposte.
Esistiamo in una dimensione in cui le leggi della fisica sono sfuggenti, manipolate, e per tanti versi astratte, almeno per come vengono divulgate dalla scienza, che invece di dare risposte con i suoi paradigmi troppo spesso non dimostrabili nella realtà contribuiscono a creare ulteriore smarrimento e solitudine.
Per esempio, la fisica del nostro universo così come viene spiegata dalla scienza, somiglia più alla metafisica e alla magia che alla realtà fisica. A quella realtà che tocchiamo con mano tutti i giorni. Vedi link:
http://arteeanima.blogspot.it/2017/02/terra-piatta-la-terra-non-e-un-globo.html

Come si può accettare, che al polo sud la gente sta a testa in giù, oppure che il sistema solare viaggia nello spazio ai confini della galassia alla velocità di 1. 520.000 mila km. Orario, tenuto conto che la realtà fisica che regola la vita su questo pianeta, o meglio ammasso di terra, dato che nulla dimostra che la terra e i corpi celesti siano esattamente come descritti dalla scienza, dato che la scienza troppe volte ha mentito e tante altre volte, sono solo semplici teorie, sono divulgate come se fossero verità scientifiche. Come per esempio la gravità, la relatività, la teoria dell’evoluzione e la stessa storia, e religioni, manipolate per ragioni di potere e di controllo.

Le spiegazioni che fornisce la scienza per comprendere come funziona il nostro universo e la stessa storia della specie umana su questo pianeta, non sono coerenti con ciò che l’uomo sperimenta ogni giorno nella realtà. Esistono reperti archeologici come per esempio le piramidi, strutture megalitiche, addirittura costruzioni ciclopiche sotto i fondali marini che dimostrano che dove ora esiste il mare, prima esistevano terre abitate da esseri forse non diversi da noi, ma maggiormente evoluti sia spiritualmente che tecnologicamente che la scienza ignora per scelta.

Non sappiamo quasi nulla neppure delle nostre facoltà mentali, e le reali potenzialità del nostro cervello, e delle possibilità spirituali e metafisiche della nostra anima … il nostro vero essere, dato che noi siamo spirito, o come preferite chiamarlo, che abita un corpo che non ci appartiene dato che poi dovremo lasciarlo per una destinazione che alcuni credono di conoscere, e tanti altri, credono che una volta che il corpo muore, diventeranno concime polvere per la terra.

E’ così evidente, che la scienza ignora consapevolmente che il mondo e noi stessi, in quanto esseri viventi, siamo ben altro che comuni manufatti biologici, in un sistema fisico che troppo spesso mostra di interagire con un universo metafisico. Benché a rendersene conto sono davvero in pochi. Lo dimostrano le molteplici testimonianze di esseri che manifestano capacità mentali in grado di interagire con il mondo metafisico o soprannaturale. Solo un esempio tra tanti, ampiamente documentato: Edgar Cayce, sito ufficiale:
http://www.edgarcayce.it/

Un sensitivo incredibile, tanto che gli USA le hanno dedicato un museo. Edgar Cayce,uno dei più grandi misteri della storia, che la scienza ignora consapevolmente forse per impedirci di conoscere le nostre vere potenzialità per ragioni di potere, oppure per qualche diavoleria che va oltre la nostra volontà di umani. Magari perché siamo sottomessi ad un potere che ci sovrasta. E per tale ragione, si è scelto il silenzio, quale male minore.

Popoli che noi classifichiamo primitivi che conoscevano il cosmo già secoli fa, meglio di quanto lo conosciamo oggi, nonostante le tecnologie che possediamo, vedi i Dogon che conoscevano la stella Sirio B, 400 anni prima che venisse scoperta dalla scienza del nostro tempo; civiltà, popoli antichi scomparsi improvvisamente senza che la scienza sia stata in grado di dare una spiegazione convincente.
Per esempio, nel mondo ogni anno scompaiono milioni di persone senza che le istituzioni sappiano, o fingono di non sapere, che fine hanno fatto. Tra questi la maggioranza sono bambini. Solo in Europa, scompaiono circa 660 bambini al giorno. Un dato impressionante.
E’ un dato di fatto che esistono poteri che praticano riti magici per scopi ignobili, e in questi riti spesso vengono sacrificati bambini. Il nostro è un mondo oscuro, abitato da governi “distratti”, e da “uomini” oscuri che sono in grado di manipolare la fisica e la metafisica di questo mondo e di altri mondi. E’ un dato di fatto che la natura umana, oppure gli esseri che conosciamo come uomini, alcuni di loro possiedono facoltà, spesso ignorate, ma che al momento, con il giusto stato d’animo, riescono a penetrare quel mondo invisibile che sempre più spesso si fonde con il nostro mondo.

Anche le persone che si dichiarano scettiche in fatto di soprannaturale, in fondo al loro essere avvertono che dopo la morte fisica continueranno ad esistere in qualche luogo oltre questa vita. Non è un modo di dire che quasi tutti, almeno una volta nella vita è capitato di intravedere con la coda dell’occhio un ombra, una presenza muoversi velocemente dietro le spalle. Ma capita, che pur essendo certi di aver visto qualcosa, un attimo dopo, sentiamo una sensazione di incredulità, come se qualcuno avesse offuscato ciò che appena pochi attimi prima, eravamo più che convinti di aver visto.
La realtà, questa realtà, sembra che sia l’unica che il cervello riesca ad elaborare, come se fosse, l’unica possibile. Quindi nostro malgrado, qualsiasi cosa di non convenzionale dovesse capitare di vedere, in un attimo ci convinceremmo di essere stati ingannati dalla mente.
Ma se, dopo essere andati a dormire, nel cuore della notte, vi dovesse apparire ai piedi del letto una presenza, vestita con abiti di una diversa epoca, che cammina su e giù nella stanza, come se si trovasse nella sua casa, sono certo che dopo lo smarrimento iniziale vi prenderebbe il panico. E sono altrettanto convinto che se quella presenza vi apparisse tutte le sere per mesi, imparereste a conviverci e a non avere più paura.
Ci sono bambini che diversamente dai loro coetanei, invece di giocare a pallone, o a guardia e ladri, si chiudono in uno spazio dentro la propria mente, come se fosse una diversa realtà, un altro mondo. Trovandosi ad esercitare riti evocativi di luoghi ed esseri non di questo mondo. Questi bambini agli occhi degli altri, sembrano diversi perché taciturni e sfuggenti, tanto da farli apparire asociali. Diversamente, questi bambini sono molto profondi e sensitivi di una diversa realtà, con un forte richiamo spirituale e soprannaturale.
Allo stesso modo, esistono persone che in certi particolari momenti, tramite un particolare stato d’animo riescono a vedere esseri e luoghi non di questo mondo. Per esempio, spesso capita di sentirsi osservati. Voltandosi, non è raro vedere per esempio, sotto l’arco della porta un figura vestita con un saio bianco con il capo coperto da un cappuccio che impedisce di vedere il volto, come se al posto del volto ci fosse una specie di denso fumo fluttuante. Generalmente tali visioni durano poche decine di secondi, ma in quei pochi secondi si riesce a vedere un intero mondo.

Tali apparizioni per certe persone sono frequenti; compaiono all’improvviso in modo spontaneo, ma in realtà, esiste una regia metafisica. All’inizio penso che tutti abbiano paura di simili apparizioni, ma, poco a poco, come in tutte le cose, ci si abitua, e ci si concentra per capire la ragione di tale fenomeno, e studiare i meccanismi che lo rendono possibile. Ma c’è anche qualcos’altro che colpisce la coscienza, e cioè, un significato occulto, che con il tempo ognuno deve riuscire ad interpretare.
Intorno a tali persone, accadono eventi a dir poco misteriosi; sentono passi, voci, parole sussurrate. Altre volte si sentono chiamare da persone che sono defunte, riconoscendo in quelle voci persone di famiglia che hanno molto amato, come può essere una mamma, il papà o una persona cara. Ricevono informazioni, di dove si trovano e cosa rappresenta quel luogo. E pur non ricevendo notizie di particolari perché per loro comunicare e difficile almeno quanto lo è per noi, riescono a trasmettere concetti con una sola frase e a volte con una parola, cosa che nessun umano riuscirebbe a fare con la stessa efficacia. Come per esempio la frase che segue: ( Anche qui, sono più oggetto che soggetto.) Una frase estremamente sintetica ma che fa capire, che anche in quel luogo c’è qualcuno che governa, o domina l’esistenza.

Queste persone, vengono contattate, per il forte legame che hanno con gli esseri delle voci, che possono essere, come dicevo sopra, persone amate, quale madre o moglie e naturalmente figli, non necessariamente conosciuti in questa vita. A volte per un ultimo saluto, un ultimo pensiero … oppure un addio, per un'altra vita; addio quasi sempre straziante per entrambi, ma meraviglioso, perché si riceve la prova della vita oltre la morte.
In altre occasioni, il messaggio, è brevissimo, non più di due parole. Ma quelle due parole riescono a trasmettere una enorme gamma di informazioni non solo sonore, ma anche visive. Un tipo di trasmissione che io definisco tridimensionale, perché trasmettono, suoni, visione e una grande gamma di sensazioni del luogo da cui provengono.
Questi bambini, o anche adulti, scampano a situazioni di pericolo spesso mortali, come se fossero protette, come se non dovessero interrompere il ciclo della vita che stanno vivendo perché in attesa di un evento, o superare un percorso … raggiungere un obiettivo, uno scopo. Allora, si salvano dove gli altri soccombono, come potrebbe essere, cadere da una bici in discesa su una strada ad alta intensità di traffico e rimanere illesi; cadere da un dirupo, oppure rischiare di annegare … guardare la morte in faccia ed essere certi che la vita, sta per lasciarli, ma improvvisamente dal nulla compare uno sconosciuto privo di volto che li salva da una morte certa; una morte che solo pochi secondi prima, sembrava ineluttabile.

Alcuni decenni fa, uno di questi esseri, svolgeva il solito esercizio, quando ad un certo punto si rese conto di non avvertire più il suo corpo. Lui sosteneva che quando raggiungeva tale stadio, diventava leggero, tanto da avvertire la sensazione di fluttuare. Ma quello che maggiormente lo affascinava era la sensazione di distacco dal suo corpo e la perdita di cognizione del tempo, dello spazio e della realtà intorno a lui. In quei pochi secondi …. a volte minuti, affermava di trovarsi in un luogo oltre questa dimensione, un mondo totalmente diverso dal nostro, ove ogni cosa fluttuava come un plasma che muta continuamente.
Una volta mi confidò che si trovò a viaggiare a filo d’acqua, come fanno gli uccelli, e in quei brevissimi viaggi, era consapevole di non possedere il corpo, ma solo la coscienza. Spesso si vedeva dall’alto disteso sul letto. Altre volte vedeva il suo corpo mentre passeggiava per la stanza. Altre ancora, si trovava in alto mare, e si muoveva velocemente sull’acqua, provando le stesse sensazioni che proverebbe un sub spinto da un mezzo meccanico. Non faceva che ripetermi quanto fosse incredibile, e meravigliosa quella sensazione.
In altre occasioni, raccontò che a volte quando spegneva la luce per addormentarsi, di lato al suo letto vedeva grandi cesti di frutta e fiori luminescenti. Quelle cesti, a sentire lui erano di pura energia, perché i colori erano luminosi e trasparenti; così le montagne altissime e grandi vallate. Ma ciò che mi stupì non poco, fu quando mi confessò di aver scoperto per puro caso, un certo stato mentale che al culmine del suo esercizio, le permetteva di vedere scene di vita e luoghi di altre epoche .... anche preistoriche . Addirittura, mi raccontò che aveva visto scene di vita in cui gli uomini cavalcavano dinosauri. E in altre occasioni, raccontò di trovarsi in una grotta, e da quella grotta, vide scene in cui l’uomo lottava contro feroci animali preistorici.

Altre volte, raccontò di vedere luoghi in cui alcuni uomini, indossavano un casco munito di una tastiera che sporgeva sul lato sinistro. Altre volte ancora vedeva cavalieri che attraversavano colline e pendii, e stranamente, vedeva addirittura gli zoccoli dei cavalli, come se si trovasse allo stesso livello del suolo.
Poi mi raccontò che un giorno comprò un telecomando del televisore, perché quello in dotazione si era rotto, così tolse le batterie dal vecchio telecomando e le inserì nel nuovo; uscendo dalla stanza con il vecchio telecomando tra le mani ormai inservibile, si rese conto di non aver spento il televisore, istintivamente puntò il telecomandò rotto verso il televisore, e premette il pulsante. Incredibile a dirsi, il televisore si spense nonostante il telecomando fosse guasto e privo di batterie. Incredulo, si avvio in cucina a chiamare sua sorella per dirle dell’accaduto e esortandola a verificare quanto accaduto, per provare di non stare a sognare, ripetendo l’operazione senza neppure rendersi conto. Ancora una volta con grande sbigottimento il televisore si accese e, l’assurdo fu che si accese dal tasto rosso. Cioè dal tasto in cui si poteva solo spegnere.
Non so se a qualcuno è mai capitato di scattare una foto in casa, e dopo averla sviluppata, accorgersi che oltre al gattino che aveva fotografato, sul televisore spento da molte ore, era comparsa una figura di donna su uno sfondo luminoso.
Ma l’evento che visse quel pomeriggio, mentre era intento a leggere un libro, sdraiato sul letto, fu l’esperienza più incredibile vissuta fino a quel momento.
Improvvisamente i suoi occhi furono attirati da un ombra semi circolare grande non più di 50 centimetri, di colore grigio opaco, quasi trasparente, come se per il fatto che riusciva a vederla fosse una anomalia di un sistema di occultamento, di qualcosa che diversamente doveva risultare totalmente invisibile agli occhi. Ma così non fu, dato che vide perfettamente che quella specie di ombra si muoveva orizzontalmente oltre la spalliera del letto. Un attimo dopo scomparve, provando una stretta al petto, come se fosse stato attraversato da migliaia di aghi, avendo la sensazione che qualcosa gli fosse entrato dentro. Dopo circa un decennio, non gli fu ancora chiaro cosa fosse realmente accaduto.

Alcuni decenni prima ebbe una esperienza, scioccante almeno quanto quella descritta sopra. Intento ad esercitare il solito esercizio di contemplazione, scoprì, un metodo che rendeva possibile la funzione della vista nei due sensi. Mi spiego meglio: E' noto che gli occhi sono lo strumento che ci permette di vedere e interagire con la realtà in cui esistiamo. Come è noto, le immagini recepite, altro non sono che impulsi elettrici, elaborati dal cervello ad altissima velocità. Che io sappia, la scienza, non ha ancora preso in considerazione, che secondo quella esperienza, gli occhi, possiedono una duplice facoltà. E cioè possono sia ricevere, che trasmettere immagini. Riceverle dalla realtà che ci circonda, oppure riceverle dalla memoria genetica di altre esistenze, e trasmetterle, alla coscienza, esattamente come capita nella realtà. Il proiettore per esempio come è noto trasmette i fotogrammi di un filmato, allo stesso modo gli occhi, possono trasmettere scene di vita, attingendo alla memoria genetica, di un lontano passato, che quasi sempre riguarda esistenze precedenti.

Ma per riuscire in tale “impresa” bisogna possedere un senso spirituale, che unitamente a certe condizioni ambientali, attraverso un totale distacco dalla realtà, rende possibile accendere a ricordi di vite precedenti che raggiungono la coscienza in modo spontaneo. Lo stato mentale utile a tale esercizio provoca l’apertura di una porta, o se preferite, risveglia facoltà assopite. Non trovo altra forma per rendere comprensibile ciò che accade nella nostra mente, o meglio, nella nostra anima affinchè ci mostri squarci di vita di altre esistenze, dal momento che ciò che è possibile vedere, non è riconducibile a questa vita, e a questo mondo. Questo dimostra che le nostre vite, si svolgono su più piani esistenziali o se preferite, mondi diversi dal nostro. Tale convincimento deriva dal fatto che attraverso quei spezzoni di vita, più volte si sono viste tecnologie e architettura estranea, fino a questo momento al nostro mondo, o a ciò che conosciamo fino a questo momento del mondo.

2- Aprile 2001- Mistic.it