Ermete Trismegisto e Thoth
“Smeraldo e Rubino”
(1) Tutto questo è vero, senza menzogna, certo e verissimo.
(2) Ciò che è in basso è come ciò che
è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per perpetuare il
miracolo della Cosa Unica.
(3) E poiché tutte le cose furono Una,
per la mediazione di Una, così tutte le cose sono nate da questa cosa Unica per
adattamento.
(4) Suo padre è il Sole, sua madre è
la Luna.
Il vento lo ha portato nel suo grembo.
La Terra è la sua nutrice.
(5) Il padre del telesma, (guarigione)
di tutto il mondo, è qui.
La sua forza è integra, se è
convertita in terra.
(6) Separerai la Terra dal Fuoco, il
sottile dal grossolano, dolcemente con grande ingegno.
(7) Sale dalla Terra al Cielo, e
nuovamente discende in Terra, e raccoglie le forze superiori e inferiori.
Così avrai la gloria di tutto il
mondo.
E ugualmente fuggirà da te ogni
oscurità.
Questa è la forza forte di ogni forza,
perché vincerà ogni cosa sottile; e penetrerà ogni cosa solida: così il mondo è
stato creato.
(8) Da ciò deriveranno dei mirabili
adattamenti, il cui metodo è qui.
E' per questo che sono stato chiamato
Ermete Trismegisto, possedente le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
Ciò che ho detto sull'operazione del
Sole è completo.
Il testo sopra è attribuito ad Ermete Trismegisto, o
Mercurio Termassimo che significa "Ermes il tre volte grandissimo".
Che portò le conoscenze iniziatiche nell’antico Egitto, da cui ebbe inizio
l'ermetismo occidentale. Alessandro Magno e i suoi successori abbinarono Ermes
al culto di Thoth. Ma secondo la dottrina indù Ermes e Budda erano la stessa
persona. Invece secondo l’ordine genealogico egizio, Ermes era il figlio del
grande Thoth, Dio di tutta la conoscenza nascosta. Le rivelazioni ascritte ad
Ermes Thoth Trismegisto, autore del geniale poema “Corpus Hermeticum”
rappresentato da diciassette trattati racchiudono tutta la conoscenza
iniziatica di Ermete Trismegisto.
La Tavola
Smeraldina, considerata antica di 5000 anni, è un artefatto proveniente
dall’antico Egitto. Il testo inciso su una lastra di smeraldo, è riportato
in molti papiri egizi, come quello di Ani, di Berlino (testo in greco di natura
evangelica, ritrovato nel 1923) e nel Libro dei Morti. Tradotto dall'arabo al
latino nel 1250, e successivamente dall’arabo al greco. Come risulta spesso con
le traduzioni, in alcuni passaggi il significato differisce in modo
sostanziale. E come accade con le antiche scritture, non si conosce dove sia
custodita la copia originale in arabo. (Ammesso che esista). Personalmente
penso che il testo originale doveva essere scritto in geroglifico. Tipo di
scrittura inventata dallo stesso Ermete Trismegisto che significa,
"carattere sacro inciso".
Ma secondo la
tradizione ebraica la tavola di smeraldo, sarebbe stata portata a bordo
dell’Arca e una volta cessato il diluvio nascosta in una grotta vicino ad
Hebron. Altre fonti riportano che fu donata dallo stesso Ermes a Miriam,
sorella di Mosè, affinché venisse conservata nell’Arca dell’alleanza dove si
troverebbe ancora oggi. Diversamente la dottrina occulta egizia, afferma che la
tavoletta fu scoperta nel 1350 a.c. in una stanza segreta sotto la piramide di
Cheope. Altre fonti ancora, riportano che Ermete tramandò l’antica saggezza,
scritta su rotoli di papiro che nascose in due colonne situate una a Eliopoli e
l’altra a Tebe. Insomma …. scusate la licenza: un vero casino!
La stessa
confusione la troviamo nell’accostare Ermete Trismegisto a Thoth. Nelle tavole
smeraldine la figura di Thoth risale a circa 50.000 anni fa. Mentre Ermete
Trismegisto secondo la tradizione Egizia, risale al “Primo Tempo”. Intorno al
5000 a.c. Le due date come si evince sono in netta contraddizione. Quale sarà
la verità? (ammesso che esiste una verità).
Le tavole smeraldine del Dio Thoth non hanno nulla in
comune con la tavola smeraldina; le tavole smeraldine raccontano l’ascesa di un
sacerdote di Atlantide in possesso di tutta la conoscenza del mondo. Conoscenza
che incise su tavole di smeraldo, affinchè gli uomini in grado di penetrare i
segreti mistici di quel sapere si elevassero verso più alte esistenze
spirituali.
Ermete
Trismegisto: il magnifico, sacerdote, filosofo, alchimista, legislatore e mago.
La sua immagine, risplende in un mosaico nel duomo di Siena del 1482, con una
nota che lo colloca contemporaneo a Mosè. Informazione che deriva dalla cabala
ereditata dal risorgimento. Ma anche tale informazione è priva di riscontri
storici accertati, perché le versioni della cabala sono legate alla cultura del
popolo che le ha tradotte. Per esempio la cabala ebraica differisce molto dalla
versione occidentale. Quindi non esistono prove certe che Ermete Trismegisto
sia effettivamente esistito ai tempi di Mosè. Nonostante la sua figura fu
esaltata dai maggiori filosofi dell’antichità, tra cui Cicerone, San Agostino,
Platone e tanti altri, fino ai giorni nostri.
Ma ciò che mi
lascia perplesso, (si fa per dire!) è l’immagine di Ermete Trismegisto in un
tempio cristiano. Se teniamo conto, che la fede cristiana condanna sia l’esoterismo
che la magia perché ritenuti riti pagani, risulta essere un vero paradosso che
la sua effige, (una vera opera d’arte di grande pregio marmoreo) si trova in
una chiesa cristiana. Per chi conosce la spregiudicatezza della chiesa, non si
scandalizzerà trovare un simbolo Pagano in una chiesa cristiana, perché il
culto del cristianesimo è stato scopiazzato soprattutto dalla tradizione
pagana. La chiesa è maestra nel trarre a sé ogni cosa che possa ingigantire il
suo prestigio e potere. Ermete Trismegisto era anche un sacerdote, quindi in
quanto tale, i preti pensarono bene che in qualche modo apparteneva anche alla
chiesa romana. E’ il ragionamento che devono aver fatto le autorità religiose
dell’epoca. La scelta di adottare Ermete Trismegisto da parte della chiesa
potrà apparire incoerente, ma se teniamo conto che la chiesa predica e diffonde
i 10 comandamenti quale unica verità per l’uomo, e nelle azioni e nei
comportamenti si comporta all’opposto, che volete che sia fare proprio una
divinità pagana.
Altre voci, per esempio quella di Edgar
Cayce famoso fotografo e medium americano, sostiene che Ermes fu sacerdote e
ingegnere di Atlantide e che fu il vero costruttore delle Piramidi d'Egitto.
Che risponda al vero o che sia fantasia, importa poco. Personalmente penso che
Ermete Trismegisto non fosse di questo mondo. Tanti seri studiosi non allineati
al sistema del pensiero unico, non hanno difficoltà ad ammettere che solo una
razza aliena poteva costruire le piramidi. Questo perchè essendo le piramidi presenti
sull’intero pianeta e persino su marte, prova che solo una civiltà capace di
spostarsi a grandi velocità avrebbe potuto costruirle su tutto il pianeta e
oltre. Per la cronaca, ricordo che tutti i tentativi fatti dai nostri “esperti”
ingegneri di ricostruire la piramide di Cheope, (nonostante i mezzi tecnologici
in nostro possesso) sono tutti miseramente falliti.
Inoltre, c’è
da notare che le tavole smeraldine e le scritture di Ermete Trismegisto hanno
molto in comune con i racconti biblici, e con quasi tutti i manoscritti sacri
dell’antichità, anche se non si fa esplicitamente riferimento ad Ermete
Trismegisto. Ma di esplicito hanno in comune una: gli alieni. Gli stessi che
secondo alcuni studiosi, e il sottoscritto, ancora oggi governano occultamente
il mondo.
Le opere
attribuite ad Ermete, sono tante e tutte di estrema importanza per la
tradizione esoterica. Il più affascinante e misterioso manoscritto è
sicuramente “Corpus Hermeticum”. 17 trattati ermetici di grande impatto
emozionale perché sono descritte formule magiche in grado di imprigionare le
anime dei demoni e degli angeli, e tanto altro ancora. L’opera fu tradotta dal
filosofo Italiano Marsilio Ficino nel 1463 e successivamente diffusa in tutta
Europa. Periodo in cui le scienze occulte, la magia e l’esoterismo in
particolare vissero momenti eccelsi.
Ma che Ermete Trismegisto, sia esistito o meno importa
poco. Chiunque ha scritto quelle opere doveva sicuramente rispondere ad un
ordine sovrumano. Il “mistero” che avvolge “Corpus Hermeticum”, e le tavole
smeraldine, è tale che malgrado i millenni trascorsi, sono sempre al centro
dell’attenzione da parte degli studiosi con la speranza che prima o poi
riusciranno a penetrare i segreti della vita e dell’universo.
Gli studiosi
di tutte le epoche credono che sulla tavola di smeraldo sia stata incisa la
conoscenza che svela tutti i misteri del creato. Io l’ho letta decine e decine
di volte, e quello che ho trovato secondo la mia “visione”, è molto coerente
con la strategia degli artefici contro gli umani nel creare leggende e misteri
di provenienza divina, affinchè restino prigionieri nel paradigma di un Dio
creatore da cui dipende e discende ogni cosa di visibile e invisibile.
In virtù di
quanto sopra, secondo me, nella tavola di smeraldo attribuita ad Ermete
Trismegisto vedo lunghe ombre e piccole tracce di luce, esattamente come in
tutte le cose che si prefiggono lo scopo di creare magiche illusioni affinché
il falso assomigli sempre di più al vero e il vero sempre di più al falso.
Verità mescolate ad illusioni e inganni, per perpetuare il miracolo della cosa
unica: il dominio sull’uomo.
Gli umani
sono convinti, anzi sono assolutamente certi di essere stati creati da un Dio
buono e misericordioso, perché questo è stato insegnato loro dalla nascita.
Diversamente, se fossero nati liberi, in un mondo libero, avrebbero scoperto
facilmente di essere schiavi di demoni. Allora c’è da chiedersi quale sia la
cura che permetterà agli umani di prendere coscienza di essere schivi di demoni
che adorano come un Dio: il Dio della bibbia. In che modo possono opporsi alla
droga che alimenta la loro anima, e rendersi consapevoli che il Dio buono e
misericordioso che un giorno li accoglierà in paradiso, non è un Dio di luce ma
un Dio di tenebre. Ed in virtù di questo non li accoglierà in paradiso, ma in
un luogo che è anche peggiore dell’inferno che viviamo sul pianeta terra. (Ciò
che è in basso è come ciò che è in alto).
La risposta
per liberarsi dal dominio dei demoni esiste ed è sotto gli occhi di tutti. Ma
riusciremo a trovarla solo quando incominceremo a capire e vedere con gli occhi
dell’anima e non con gli occhi degli artefici.
Di seguito la
tavola di smeraldo frase per frase, per cercare di comprendere il senso delle
parole di Ermete Trismegisto secondo la mia visione:
1) (Tutto questo è vero,
senza menzogna, certo e verissimo).
La frase sopra suona
familiare perché non è molto dissimile dalla frase riportata nei vangeli: (in
verità vi dico). Ermete nel porre l’accento sulla frase (senza menzogna) sembra
dubitare delle sue stesse affermazioni. Generalmente gli “autori” quando
giurano di dire la verità, quasi sempre mentono. Allora Ermete per risultare
più credibile, rafforza la frase con l’aggettivo verissimo. Pensate sia
credibile che un quasi Dio per essere creduto debba servirsi di tali
trucchetti?
2)
(Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è
come ciò che è in basso, per perpetuare il miracolo della Cosa Unica).
Con la frase n. 2, Ermete non precisa cosa intende esattamente quando afferma
che ciò che è in basso è come ciò che è in alto. La vaghezza è intenzionale
perché sa che la moltitudine in quelle parole immaginerà la magnificenza del
Dio creatore. Distogliendo così la mente degli umani, dalla misera
condizione in cui versano, affinchè non possano vedere che quella frase in
realtà afferma che lo stesso orrore che si compie in “basso” si compirà anche
in “alto”. Da questo si deduce che il male che esiste in questo mondo è
l’esatta trasposizione di ciò che esiste nell’altro: (in alto). E poi aggiunge:
per perpetuare il miracolo della cosa unica. Ossia, coloro che dominano in
basso dominano anche in alto. Ermete, non dice che l’alto è il regno della
felicità e della compensazione, così come riportano le antiche scritture. Non
lo dice, perché non può dirlo. Perché sa perfettamente che il regno della luce
non ha nulla in comune con il regno degli artefici, e con le altre dimensioni.
Contrariamente riconduce tutto esclusivamente a: ciò che è in basso è come ciò
che è in alto. Dando ad intendere che non esistono altre realtà.
3) E poiché tutte le cose
furono Una, per la mediazione di Una, così tutte le cose sono nate da
questa
cosa Unica per adattamento.
Con la frase 3 Ermete rivela una grande verità anche se in
forma occulta. Qualcosa di molto simile è riportata anche nel vangelo apocrifo
di Tommaso apostolo, o quinto vangelo, al versetto 50. Gesù disse: "Se vi
diranno Da dove venite? Dite loro, Veniamo dalla luce, dal luogo dove la luce è
apparsa da sé, si è stabilizzata, ed è apparsa nella loro immagine. Gesù
come Trismegisto, svela che l’anima è nata da sé. Negando in questo modo il
mito della creazione. Naturalmente un cristiano non ammetterà mai che Gesù
abbia rivelato una verità così in contrasto con il Dio della bibbia. Difatti la
chiesa di Roma non riconosce il vangelo di Tommaso.
Ciò che
Ermete e Gesù rivelano con quella frase, è che la luce, ossia l’anima ….
l’energia o essenza vitale, è apparsa da sé. E una volta stabilizzata. Ovvero
divenuta cosciente, e consapevole attraverso il tempo. (Adattamento). E’
divenuta anima cosciente. Quindi l’anima non è un atto creativo di un ente
supremo quale potrebbe essere un Dio, ma una energia rivelata dal nulla ….. il
vuoto. Poiché il vuoto e il nulla, sono una potente fonte di energia
primordiale che pervade gli universi visibili e invisibili originando la vita.
4) Suo padre
è il Sole, sua madre è la Luna. Il vento lo ha portato nel suo grembo.
La Terra è la sua nutrice.
Con il
versetto 4 Ermete indica all’uomo di essere un frutto della terra: il sole e
padre e la luna e madre. Due simboli da sempre identificati con le divinità
pagane. E la terra è il grembo a cui è stato affidato per nutrirsi. Il vento
porta il seme sostiene la vita.
5) Il padre
del telesma, (guarigione) di tutto il mondo, è qui. La sua forza è integra, se
è convertita in terra.
Ermete con il
versetto 5 descrive la potenza dei frutti della terra per la guarigione, ma
solo se saprà servirla con devozione
devozione potrà godere dei suoi frutti, e liberarsi dalle malattie.
6) Separerai
la Terra dal Fuoco, il sottile dal grossolano, dolcemente con grande ingegno.
Il verso n.6,
è più sottile perché maggiormente occulto, per indurre a credere chissà quale
misteriosa formula nasconda la frase. In realtà secondo me, ancora una volta
Ermete gioca con le parole sfruttando le credenze religiose degli umani, il
quale vedono il divino in ogni frase misteriosa. Ad esempio un chimico, o un
“dotto”, nella frase n. 6 vede una formula alchemica, o qualcosa di arcano. Se
la stessa frase la legge un contadino capisce che deve separare i frutti buoni
dai frutti cattivi, e i rami secchi dai rami sani …. con pazienza e amore,
affinchè possa avere un ricco raccolto.
7) Sale dalla Terra al Cielo, e nuovamente discende in
Terra, e raccoglie le forze superiori e inferiori. Così avrai la gloria di
tutto il mondo. E ugualmente fuggirà da te ogni oscurità. Questa è la forza
forte di ogni forza, perché vincerà ogni cosa sottile; e penetrerà ogni cosa
solida: così il mondo è stato creato.
Il passaggio
n. 7 descrive il processo evolutivo degli iniziati, per mezzo del ciclo della
vita e della morte, Affinchè l’uomo possa conoscere le cose del cielo e le cose
della terra. E in virtù di questo ascendere verso Dio. Unica vera forza capace
di vincere su ogni cosa del mondo, poiché tutto proviene da lui.
8) Da ciò
deriveranno dei mirabili adattamenti, il cui metodo è qui. E' per questo che
sono stato chiamato Ermete Trismegisto, possedente le tre parti della filosofia
di tutto il mondo. Ciò che ho detto sull'operazione del Sole è completo.
Il versetto
8, rivela che coloro che vivranno con la forza di dio nel cuore, conosceranno
in terra i segreti della vita e della morte. Compiendo così la volontà di dio.
Contrariamente i dormienti continueremo ad essere schiavi anche in “cielo”.
Ma non è
finita! Ermete Trismegisto non ha inciso la sua conoscenza solo sulla tavola di
smeraldo. Di tavole Ermete ne ha scritte più di una. Difatti ha scritto anche
la tavola di rubino. E udite, il senso risulta esattamente opposto a quello inciso
sulla tavola di smeraldo. Le persone semplici che leggeranno la tavola di
rubino, grideranno che Ermete Trismegisto si contraddice clamorosamente.
Contrariamente sono loro ancora una volta, a non saper vedere oltre le
apparenze. Ermete Trismegisto con la tavola di rubino ha portato a termine il
suo scopo più occulto. E per quanto è vero sopra, non ho dubbi che le antiche
scritture di tutti i popoli della terra provengano dalla stessa mente aliena,
affinchè l’uomo si perda tra i più oscuri labirinti del dubbio e dalle
illusioni, per adempiere alla cosa unica: perpetuare la schiavitù sotto il
dominio dei demoni.
TAVOLA DI RUBINO
Non è certo nè verissimo quanto la mente della creatura
concepisca. Incomprensibile vero è il Creatore. Ciò che è in alto non è come
ciò che è in basso. All'alto la magnificenza dell'Unità; al basso la miseria
della molteplicità che sembra tutto ed è nulla.
E poiché tutte le cose partecipano
della molteplicità esse tanto meno sono Verità, Vita, Bene, quanto più si
distanziano dall'Uno.
Ecco il numero, il molteplice,
l'involucro, il cadavere dell'Uno: sua madre è il desiderio della terra, sua
madre è l'ignoranza. Il Sole dissolse la carogna ed il vento disperse il fetore
del frutto dei due.
Questo desiderio ha creato gli eroi, i
demoni e gli dei; questa ignoranza si è riversata su tutto il possibile,
confondendo ogni traduzione ed il Tre.
Ed ha regnato il male, nel sangue,
fuori dalla Rosa, nell'abominio del Quattro.
Unirai l'Uno con il Due, l'Uno con i
molti, il soffio con il Sé, delicatamente, con grande cura, fino al Nove,
saltando il Cinque.
Perché discende dal Cielo alla Terra e
risale in Cielo disperdendo le Forze inferiori nella Forza superiore
indefinibile, che si compie nel Sei.
Allora, figlio del desiderio, sarai
come gli dei, i demoni e gli eroi, padrone dell'oscurità e della luce dei
Sette.
In ciò consiste la sapienza, sapiente
di ogni sapienza; e sarai tanto grande da essere indefinito ed indefinibile.
Vincerà chi pesa di più sulla bilancia dell'Otto.
Così il mondo inventò i suoi ideali.
Si può adattare questo Arcano a qualunque cosa: serpeggiando vibra come corda
di cetra e si fa numero caduco. Anche ogni causa seconda.
Pertanto io fui chiamato annunciatore
di Thoth, più schiavo della causa della ragione, che amico della ragione
stessa.
Quanto detto delle umili operazioni di
Urano e di Saturno serva di guida ai desiderosi: Osiride è un Dio Nero.
Che strano! Un post simile al mio. Entrambi COPIATI da altri più ANTICHI.
RispondiEliminaMa le RETTE parallele si incontrano all'infinito perchè non esiste perfezione?
Tutto TENDE alla perfezione o allo scatafascio?
Tu da che parte stai?
Ho SENTITO il video di Grillo ma non ancora lo VEDO. Io mi chiedo: Ma perchè si suicidono?
RispondiEliminaNon è meglio farsi ammazzare?
Se solo conoscessero la SOFFERENZA del CRISTO, come un DIO che si fa uomo per far notare come l'UOMO stesso è in grado di distruggere un DIO.
Ma dove sono i FIGLI ... che giudicano e condannano i PADRI?
Caro Angeloanonimo, al sottoscritto piuttosto che l'astratta sofferenza del cristo, interessa la sofferenza dell'umanità (soprattutto degli innocenti) inflitta da feroci demoni che tu chiami dio.Tutto il resto è illusione.
RispondiEliminaIn quanto ai post simili, (nel senso di copiare dall'antico) tenuto conto della realtà in cui viviamo, preferisco mille volte l'antico.
Ti auguro buona serata.
Io, in VECE, buonAURAora.
RispondiEliminaI DeMoni sono di Dio.
L'Umanità è corpo Mistico del CRISTO.
Preferisci il VECCHIO ma non lo comprendi ancora.
@angelo: che 00 che sei! credi tanto nel cristo e cerchi solo l'errore?
RispondiEliminaBEATO l'ERRORE che ci ha fatto CONOSCERE COLUI che è la causa di tutto quello che siamo chiamati a rivivere.
RispondiEliminaMi è arrivata questa notifica da parte TUa:
RispondiElimina"Vedo che non riesci proprio a crescere.... sei solo un psicopatico. A volte mi fai pena e cerco di essere gentile anche se non lo meriti, ma poi mi dai sempre motivo di pentimento. Caro tu, per me continui ad essere invisibile, perchè dietro di te lasci sempre la solita scia maleodorante. Mi rendo conto che per gente come te non deve esserci nessuna pietà".
Lo riporto solo per complimentarti di averlo detto di nascosto ... viste le SCRITTURE ODIERNE.
GRAZIE
@angelo: spiegati: beato QUALE errore? non dirmi che è la "mela di eva"!! il tuo secondo commento poi a chi è riferito? perché io non l'ho scritto, anche se sinceramente lo condivido
RispondiEliminaLo ha scritto il TUO MARCO e poi cancellato. Se lo condividi tu allora ... cosa devo spiegarti?
RispondiEliminaChi è il SERPENTE?
@angelo: marco mica è mio, e condivido ciò che dice più di prima a questo punto
RispondiEliminaE' proprio TUO!
RispondiEliminaCome vedi CONdividi il SUO ma lui può condividere il tuo?
Il Dio di questo mondo è SICURAMENTE OSCURO a chi non lo ha CONOSCIUTO (nel vero senso INTIMO del termine).
RispondiEliminaIo so che Dio provocò Mosè, in quei giorni, dopo che LUI STESSO scrisse i "comandamenti", dicendogli: «Va’, scendi, perché il TUO popolo, che HAI fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che IO avevo LORO indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostràti dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il TUO Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”».
Come vedi è alquanto SCALTRO nell'attribuire le colpe, le ragioni e i vanti a chi VUOLE LUI.
Dio aggiunge anche: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira SI ACCENDA contro di loro e LI DIVORI. Di te invece farò una grande nazione».
CHE PARACULO!
Ma voleva fare fuori anche Mosè ... con una scusa? Chi li ha liberati? Mosè, Dio o il "Toro"?
Mosè allora supplicò il Signore, SUO DIO, e disse: «Perché, Signore, SI ACCENDERA' la tua ira contro il TUO popolo, che HAI fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: “CON MALIZIA LI HA FATTI USCIRE, PER FARLI PERIRE TRA LE MONTAGNE E FARLI SPARIRE DALLA TERRA”?
Ma morire di fame o farli uccidere tra di loro?
Invece, lo stupido Mosè, cercò di persuaderlo, dicendogli (o dicendoSI?):"Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”».
ALLORA D'IO SI PENTI' del male che aveva minacciato di fare al SUO popolo.
Tu sai benissimo come poi andò.
Il dio che ALEGGIAVA su un cesto SULLE ACQUE del Nilo sterminò intere tribù, decapitando anche donne e bambini.
Perciò a te le conclusioni.
Io so il FATTO MIO e Mosè cadde come cadono tutti se è il CORPO a TRADIRLI.
Ricordati che il CRISTO, che tu non CONOSCI quale VERO LUCIFERO, disse TRA SE:
"Non la VOLONTA' della MIA CARNE ma la VOLONTA' del TUO SPIRITO, altrimenti se la CARNE tradisce lo SPIRITO e COME se non se fosse mai nata".
La CHIESA CATTOLICA sa il FATTO SUO ... altrimenti sarebbe già PERITA da tempo, come in vece sono periti i popoli che tu vuoi difendere, e le raffigurazioni PAGANE possono stare nelle Chiese Cristiane, in quanto i PAGANI deve SANTIFICARSI. Mentre i De Moni che, anch'essi dividono le VOLTE delle CHIESE CRISTIANE con varie rappresentazioni e immagini, SERVONO il LORO DIO.
Lo so che sono CRETIE'N e pure stupido ma l'importante è non andare alla guerra.
Buon proseguimento.