domenica 10 settembre 2017

Corpi senza sangue


Le scoperte scientifiche raggiunte, e la ricerca di nuove tecnologie, in particolare l’I.A. permettono una analisi verosimile di come si svilupperà la società e come si “evolverà” l’immensa massa umana che ormai ha superato i 7 miliardi di anime. Purtroppo, come è noto dai più remoti tempi, a beneficiare delle conquiste e innovazioni scientifiche saranno in pochi, dato che la massa umana man mano che la scienza avanzerà, tanto di più, perderà in libertà e benessere sociale, fino a vedere trasformato il proprio corpo in androide con l’ingannevole promessa di migliorare e potenziare le proprie capacità fisiche e cognitive. (Esattamente come sta accadendo con le vaccinazioni di massa). Tanto è vero che delle innumerevoli innovazioni, conquiste scientifiche e tecnologiche alla massa arriva il surrogato, applicazioni effimere, prive di un reale benessere per le persone, ma con uno scopo ben preciso: servono esclusivamente per controllarle.

La massa vive compiendo poche e semplici azioni, dato che tutto le viene imposto dall’alto.
Come è noto, il cervello è come un qualsiasi muscolo, se non viene allenato, regredisce, fino al punto di perdere una buona percentuale delle capacità cognitive, riducendo le persone a non porsi più domande critiche sulla propria condizione, di capire il luogo dove esiste, e perché esiste; perché l’organismo che lo ospita è tanto limitato e fragile, tenuto conto che sul pianeta esistono altre specie viventi che possiedono un sistema immunitario e sensoriale di gran lungo superiore. Purtroppo su tali importanti interrogativi, solo i più consapevoli riflettono. Per esempio, può sembrare banale, ma vi siete mai chiesti dove nascono le emozioni, cosa sono, e da cosa sono governate? Quale è la sede che permette all’uomo di essere ciò che è. Per esempio, quasi tutti sono convinti di vedere con gli occhi, quanto in realtà vediamo con il cervello. Di cui, non ha la minima idea di cosa sia la luce o il buio, dato che è chiuso in una scatola.

La percezione della realtà che il cervello ci mostra, (o meglio che compone in immagine dai milioni di impulsi elettromagnetici che riceve), quali, sensazioni, stati d’animo e quant’altro percepiamo con i sensi, sono elaborati anche dai continui scambi chimici; non ultimo, i sentimenti più profondi, come la gioia e il dolore, l’attrazione fisica e mentale, e qualsiasi altro pensiero. A pensarci, sembra assurdo che ciò che proviamo a livello emotivo sia prodotto da banali scambi chimici. Ciò implica, che i contenuti elaborati dalla mente diversamente da quello che si crede non sono connessi alla vera realtà in cui siamo immersi, ma alla realtà che il cervello è in grado di elaborare sia chimicamente che elettricamente, secondo il programma genetico che controlla e traccia l’esistenza. Per intenderci, l’equivalente del BIOS di un qualsiasi computer. Oltre naturalmente a tante altre varianti, quali per esempio un cattivo stato di salute, provocato da alterazioni chimiche per i veleni che assumiamo con i cibi. Anche questi, contribuiscono a determinare i nostri comportamenti.

E’ incredibile a credersi, ma la vera realtà, la materia, compreso le tantissime frequenze elettromagnetiche intorno a noi, nessuno sa esattamente come siano realmente. Quello che il cervello ci mostra è un surrogato della realtà, che probabilmente, se dovessimo vederla come è realmente, per certi versi, proveremmo orrore.

Dunque, ciò che chiamiamo uomo in realtà, altro non è che una macchina biologica che si muove e interagisce con ciò che lo circonda in virtù delle leggi della fisica.
Secondo la scienza, l’organismo, pur considerando tutti i limiti oggettivi, se mantenuto in una condizione virtuosa dovrebbe conservarsi al meglio per molto tempo, (anche centinaia di anni) ed in virtù delle continue scoperte scientifiche quando i vari organi subiscono dei danni, per traumi, o per malattie, potrebbero essere sostituiti ripristinando le giuste condizioni.
Tenuto conto di quanto sopra, in un futuro non lontano sarà davvero possibile sconfiggere la morte. O quantomeno prolungare la vita di centinaia di anni. Se ricordo, è il sogno più ambito. Quindi non dovrebbe essere complicato convincere la massa di una possibile immortalità.

Il problema più importante da risolvere, riguarda il cervello, dato che non è sufficiente per esempio sostituirlo come si potrebbe fare con i vari organi, dato che il cervello una volta danneggiato, provoca la morte cerebrale cancellando poco dopo, ogni riferimento a ciò che eravamo.
Questo implica, che affinchè l’uomo possa davvero prolungare la vita in modo significativo, deve possedere un tipo di tecnologia in grado di clonare sinteticamente l’intero cervello, per poter trasferire la coscienza con annessi e connessi in un cervello artificiale, e ovviamente essere in grado di costruire un corpo altrettanto sintetico, con materiali che non subiscano l’usura del tempo, e in grado di autoripararsi velocemente. In altre parole l’uomo da biologico, deve diventare entità sintetica. Quindi un vero androide con innestato il proprio apparato cognitivo, fatto di ricordi e quant’altro rappresentava il suo essere. E questo non sarebbe il peggiore dei mali, dato che in qualche modo a livello cognitivo rimarrebbero almeno le tracce di ciò che si era a livello biologico.

Ma come accennato all’inizio, tale trasformazione, riguarderà la massa. O meglio un numero di entità, sufficienti a garantire ogni tipo di benessere all’elite mondiale, avendo il controllo totale sulla vita di detti umanoidi, che potrebbero essere spenti o terminati alla pressione di un semplice tasto. Una vera manna per l’elite che disporrebbe una forza lavoro, priva di diritti sociali e in più esente da ogni tipo di remunerazione; una forza lavoro che non si ribella e non è soggetta alle malattie. Che vi piaccia o meno, è la strada tracciata; la strada che percorriamo già da diversi anni, senza che la popolazione mondiale sia minimamente consapevole.

Diversamente dall’elite che continuerebbe ad esistere in un corpo biologico potenziato attraverso la manipolazione genetica, benché anche loro, sotto il controllo di entità non di questo universo.

I genetisti che studiano il DNA, all’opinione pubblica, hanno trasmesso, una piccola frazione delle reali possibilità della manipolazione genetica. Solo quel poco; più per far sapere quanto sono bravi che per informare. Dichiarando, che solo il 20% del DNA contiene tutti i parametri genetici per la costruzione della vita, classificando spazzatura il restante 80%. Ma su tale conclusione non tutti gli studiosi sono d’accordo. Un numero autorevole di accademici, tra cui scienziati russi, sostengono che quel restante 80% “scartato”, in realtà cela tutti i grandi misteri della vita con potenzialità inimmaginabili.
Altro errore è classificare il DNA distinguendo le specie di appartenenza, come se fosse diverso per ogni specie, quanto in realtà è uno e vale per tutte le specie e l’intera struttura della materia. Tanto è vero che condividiamo con i scimpanzé circa il 98% dei geni e il 95% con i vermi … senza offesa per i vermi.

Ciò significa che il DNA nella sua interezza, quindi non solo quell’20% codificato dai nostri studiosi, ma anche il restante 80% ritenuto “spazzatura”, contiene in comune i geni di tutte le specie viventi del pianeta. Le diverse specie si distinguono tra loro per il numero di geni attivati rispetto ad altri che danno origine ad una determinata specie, sia del mondo animale che vegetale. Tutto quello che serve per manipolarlo, è conoscere i giusti bottoni. Tanto è vero che i genetisti, riescono a innestare i geni di una specie in un'altra, sia del mondo vegetale che animale. Penso che almeno una volta nella vita avete ascoltato notizie che in un determinato laboratorio di ricerca si è innestato un gene animale in una pianta, oppure ortaggi per farle acquisire la capacità di non essere attaccata da certi parassiti. Ma nei laboratori, si fa molto altro che non viene divulgato, per esempio si innestano geni di animali nell’uomo e viceversa, e geni umani in certe piante e ortaggi, e ovviamente si fanno innesti opposti. Tutto quello che bisogna saper fare è accendere, o spegnere interruttori del DNA, per interrompere oppure attivare le capacità e proprietà che regolano la struttura della materia di quella particolare famiglia di geni.

Per fare un esempio, l’uomo potrebbe acquisire la capacità, di far ricrescere un braccio, allo stesso modo di come una lucertola fa ricrescere la coda, oppure una salamandra rigenerare un arto se questi è stato amputato. Oppure far ricrescere i denti allo stesso modo di come fa lo squalo se questi si rovinano o cadono. Ma questi sono solo piccolissimi espedienti rispetto alle vere potenzialità della manipolazione genetica. Per esempio attivando i giusti interruttori, l’uomo potrebbe farsi crescere le ali, oppure sviluppare lo stesso apparato respiratorio dei pesci per vivere nei fondali marini; o anche, sviluppare la visione a distanza come hanno raccontato gli astronauti durante i viaggi nello spazio, e tante altre persone sulla terra, anche se da distanze più breve. Potremmo addirittura smaterializzare il nostro corpo, per attraversare i muri, oppure viaggiare nello spazio tra le dimensioni, dato che è assurdo che una forma di vita sia confinato in uno spazio tanto ristretto quanto la terra, tenuto conto della vastità degli universi. Ogni cosa che esiste, in qualsiasi luogo e tempo, può essere raggiunta. E’ solo questione di conoscenza.

Detto questo, la domanda più importante è che fine farà l’anima? – Continuerà ad esistere nel nuovo corpo, anche se artificiale, oppure essendo l’anima, legata al DNA come alcuni studiosi credono, tra cui il noto ufologo italiano prof. Malanga, non potrà coesistere in un corpo artificiale?

Non vorrei peccare di presunzione, ma l’anima non può essere connessa al DNA, dal momento che ogni singola cellula contiene un filamento di DNA, questo implicherebbe che ogni cellula dovrebbe contenere un frammento di anima, cosa secondo me, non verosimile dato che l’anima è un entità vivente unica e non un ologramma, che pur se frammentato continua a mantenere per intero la propria immagine in ogni singolo frammento.

Le persone più sensibile ed evolute riescono a percepire la presenza dell’anima attraverso il campo magnetico del corpo e la capacità di poterlo estendere ad una certa distanza avvertendo il punto in cui il campo impatta con un ostacolo. Un altro caso in cui si avverte il campo magnetico dell’anima, è quando si subisce l’amputazione di un arto e questi continua ad essere percepito come se non fosse mai stato rimosso, oppure quando ci avviciniamo ad una persona e sentiamo una specie di scossa, o qualcosa del genere … per esempio una vibrazione, perché tra queste entità c’è affinità. Penso anche, che l’unica sede in cui l’anima può coesistere è il cervello; biologico o sintetico che sia, essendo anche l’organo che produce energia per alimentare il sistema neurale e cognitivo, e per alimentare i muscoli del corpo. Dunque, nel sistema biologico, potrebbe per esempio trovarsi al centro della ghiandola pineale essendo questa, secondo molti studiosi la sede dove si sviluppano i processi metafisici, o se preferite paranormali, e nel cervello sintetico, nel centro cognitivo. Alcuni ufologi e studiosi, ipotizzano addirittura che la ghiandola pineale, sia in grado di aprire portali verso altre dimensioni. Non penso ci si debba stupire di tale possibilità dal momento che lo studio sui sogni, ha dimostrato che ci sono sogni fantastici che non hanno nessun collegamento con la realtà in cui esistiamo.

I credenti, quando si riferiscono all’anima, immaginano qualcosa di molto simile ad una entità divina. In realtà, l’anima siamo noi, con tutti i limiti e i difetti. Ogni forma di vita è prima di tutto un anima. Cioè un essere vivente composto di energia allo stato puro. E di questo non ci si dovrebbe meravigliare, dato che tutto di noi si esprime attraverso l’energia. Il suono è energia, il pensiero è energia, le azioni, le scelte i sentimenti … buoni e cattivi sono energia; energia che si serve del nostro corpo per interagire con la realtà materiale. Un vero ponte da energia a materia. Espediente di cui l’anima non ha bisogno quando agisce nell’universo da cui proviene, dato che in quel luogo, ogni cosa è energia allo stato puro. Quindi agisce in modo diretto senza intermediari … e senza i limiti imposti dalla materia. Può muoversi nello spazio e nel tempo a velocità del suono, e della luce.

Dunque dove finirà l’anima di quella massa umana, trasformata in androdi ? – Riuscirà a trovare una zona nel nuovo corpo artificiale in cui poter esistere, oppure lascerà il corpo nel momento della sua trasformazione?

Io sono dell’avviso, che l’anima può essere connessa con tutti i sistemi, biologici oppure sintetici purchè dotati di consapevolezza. Ogni forma di entità in grado di pensare, di essere cosciente di sé, diventa sede dell’anima. Gli artefici, troveranno comunque il modo di attingere alla sua energia, esattamente come fanno quando l’anima è nei corpi biologici.

Potrei continuare per molto, ma mi fermo qui, chiedendovi di non essere scettici, di quanto letto fino a questo momento, dato che il tutto è già accaduto, e riaccadrà, fino a quando, non diventeremo anime consapevole capace di vero amore universale, unica magia in grado di conferirci il dono di viaggiare nel tempo e nello spazio finalmente liberi dagli orrori della materia, cui siamo vittime e carnefici, sotto il controllo di potenti anime primordiali predatrici.
Le prove sono intorno a noi. Quel sistema di dominio e sfruttamento anche se in tono minore e con diverse tecnologie e sistemi, è la vita che viviamo su questo pianeta.
Come ripeto spesso in queste occasioni, cambia la scena, ma il copione è sempre lo stesso.

Testo di Domenico Vulcano
Riproduzione vietata.

4 commenti:

  1. Molto complesso, penso che l'anima, non abbia limiti di azione, il problema è la nostra mente, con i suoi credo e convincimenti, che creano delle barriere elettromagnetiche? Per quale motivo, infatti, creano modelli su modelli, religioni e tanto altro? Non usano prigioni ma la nostra stessa mente.

    Molto interessante ciò che scrivi....

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  2. Pienamente d'accordo; per imprigionarci usano la nostra mente. Per farlo si servono della paura e della vecchia strategia, del dividere ed impera. E nulla, per dividere è più efficace dei modelli di pensiero e la lingua, perchè impedisce la comunicazione tra i popoli...
    Grazie del commento e buon anno.

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  3. Buon anno anche a te, continua....a scrivere ...Grazie

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