mercoledì 9 novembre 2011

Gli Dei che cancellarono il nostro passato


Gli Dei che cancellarono il nostro passato

 Da quando sono al mondo, ho sempre avvertito un senso di estraneità, come se mi trovassi nel posto sbagliato. Un posto in cui facevo fatica a riconoscermi, a sentirmi parte.Tanto che man mano che percorrevo la vita, acquisendo  nuove informazioni e conoscenze, tanto di più le distanze con questa realtà, e la stragrande maggioranza degli umani, aumentavano. Ma aumentavano anche gli interrogativi, le domande e le perplessità di fronte ai tanti misteri della vita, e al modo in cui gli umani interagiscono tra loro e il pianeta che li ospita. La storia dell’uomo, sembra che ad un certo punto si sia interrotta, come se fosse intervenuto qualcosa che abbia tagliato di netto il nostro passato. Come se un’onda avesse cancellato la memoria di ogni singolo essere di questo pianeta. Si, perché non è possibile che la storia dell’umanità di cui si ha certezza, non va oltre i 3 - 4 mila anni. Se consideriamo che il mondo esiste da miliardi di anni, e che ci sono reperti archeologici che in qualche modo provano che la civiltà umana è di gran lungo più antica di quello che insegnano, o vogliono farci credere i libri di storia; oltre al fatto che su questa pianeta si sono succedute altre civiltà prima di quella umana. Le domande, le perplessità e i misteri diventano di natura inquietante perché il sospetto che qualcosa dall’esterno di punto in bianco abbia cancellato la memoria del passato diventa sempre più concreto.

Tutto lascia credere che esseri, entità venute da altri mondi, che hanno governato la terra per lunghi periodi, e che sicuramente sono ancora tra noi hanno modificato in peggio, il nostro patrimonio genetico. Sicuramente modificando anche l’ambiente, o se preferite la realtà. Più o meno come nel film Dark City. Gli abitanti di quel mondo, ignoravano che la loro esistenza fosse regolata giorno dopo giorno da forze aliene. Che cambiavano periodicamente sia il paesaggio che il ricordo della vita fino a quel determinato momento. Svegliandosi ogni volta in una nuova realtà senza averne coscienza.  La razza umana, sembra vivere lo stesso incubo. Perché non è possibile che la nostra storia si ferma a soli  3 – 4 mila anni. Tutto il periodo precedente è buio assoluto. Tutto ciò che crediamo di sapere del passato, è basata su assurde e infantili teorie. Teorie che contraddicono palesemente i reperti archeologici disseminati su tutto il pianeta. Più si indaga, e maggiormente il mistero diventa intrigante, aumentando i sospetti che i conti della storia scritta non tornano, come se dietro ci fosse una regia. Perché non si possono ignorare i reperti archeologici esistenti che testimoniano l’esistenza di antiche civiltà che usavano grazie agli alieni, tecnologie potenti e sofisticate, che noi ancora oggi non possediamo. Altrimenti non si spiega come sia stato possibile costruire città megalitiche, e le piramidi.

Tali opere sono davanti ai nostri occhi! Megastrutture impossibili da costruire persino con le nostre conoscenze tecnologiche. Tali strutture, testimoniano che prima sotto il controllo alieno, disponevamo di tecnologie che rapportate alle attuali, ci fanno apparire primitivi. Tecnologie che le antiche civiltà, o ciò che eravamo, usavano per costruire strutture ciclopiche, e chissà quale altre meraviglie. E non mi riferisco solo alle strutture in sé, ma in particolare alla tecnologia usata per realizzarle. Meraviglie che benché non fossero state inventate da loro, comunque dovevano avere un impatto formidabile sulla coscienza e sull’idea stessa della vita e del cosmo, per quelle popolazioni. Una coscienza scuramente più ampia e profonda della nostra, essendo parte di qualcosa di immensamente grande e fenomenale.

I reperti archeologici e le testimonianze di studiosi e appassionati del secolo scorso, provano che ancora oggi, esistono popoli che custodiscono tecnologie che la scienza ufficiale non prende in nessuna considerazione. Uno di questi popoli è il popolo tibetano, almeno secondo quanto riportato da alcune testimonianze dirette. E mi riferisco alla tecnologia sonica nei racconti di Jarl e Linauer. Cioè quel tipo di tecnologia che ha reso possibile la costruzione delle piramidi sull’intero pianeta e tutte le altre strutture megalitiche conosciute. Nessuno può negare che le piramidi esistono, come nessuno può negare che esistono città megalitiche dell’antichità di cui conosciamo poco o niente, disseminate sull’intero globo, e sotto i fondali marini. Da questo possiamo dedurre, che i costruttori delle piramidi e delle strutture megalitiche, possedevano mezzi di trasporto in grado di viaggiare sull’intero pianeta in brevissimo tempo. Quindi un popolo venuto da fuori che governava la terra, e sicuramente la governa ancora.

Un popolo che ad un certo punto ha deciso di governarci in modo occulto, ma prima di farlo si è preoccupato di cancellare la nostra storia, la realtà intorno a noi. Forse per impedirci di usare la loro tecnologia contro noi stessi. ( In questo genere di cose siamo bravissimi). Affidando al popolo tibetano, o se preferite ad un ristretto numero di persone, conoscenze che forse un giorno…. quando saremo pronti, potremmo usare per edificare una civiltà altamente spirituale.

La tecnologia sonica e le altre tecnologie considerate fantasie dagli occidentali per i tibetani sono una semplice realtà. Una realtà che anche se raramente, hanno mostrato ad alcuni studiosi occidentali degni di tale privilegio. E mi riferisco ai studiosi e viaggiatori Jarl e Linauer, che furono diretti testimoni della levitazione di blocchi di pietra, ad opera dei monaci tibetani. Tecnologia di cui i cinesi, insieme agli inglesi, continuano a cercare. Perché chi possiede la tecnologia sonica diventa padrone assoluto del mondo e dell’intero sistema solare. E vi assicuro che non sono fantasie, perché è dimostrato non solo dai racconti di quei pochi, ma soprattutto dall’esistenza stessa delle strutture megalitiche sull’intero globo. Strutture costruite con massi di pietra dal peso di centinaia di tonnellate, che nessuno dei nostri migliori architetti e ingegneri, è riuscito a dare una risposta concreta di come abbiano fatto quei popoli ritenuti primitivi, a spostare massi di quelle dimensioni.

I tibetani, attraverso il racconto dei nonni, sono perfettamente al corrente delle storie incredibili che parlano di un tempo in cui i loro antenati avevano la capacità di far levitare blocchi di pietra e all’occorrenza disintegrare la roccia con il solo potere del suono.
Ma di antichi popoli che raccontano di civilizzatori provenienti dalle stelle che insegnavano ai popoli della terra come costruire intere città con la tecnologia sonica, esistono in tutto il mondo. Per esempio Tiahuanaco, una grande città fortificata sull'altopiano boliviano, si trovano numerose strutture megalitiche, tra cui templi, e vari blocchi  di pietra da costruzione del peso di circa 100 tonnellate. Nel 1911 un'indagine approfondita svolta dall'autorevole archeologo Arthur Posnansky, professore dell'università di La Paz, dichiarò che risalivano a circa 10.000 anni a.c. Successivamente, archeologi e storici associati ai baroni della conoscenza, decisero che i reperti erano stati costruiti intorno al 700 d.C. Come a dire che Arthur Posnansky era un ignorante.

“E per confermare che Arthur Posnansky  era un visionario”, a Giza è stata attribuita una data di fondazione che risale allo stesso periodo,  15000-I0000 a.c. Inoltre, gli indios aymara boliviani e peruviani raccontarono ai viaggiatori spagnoli che Viracocha una delle più importanti divinità Inca, era un Dio capace di produrre prodigi, rendere ricco il raccolto e proteggerli dai nemici fortificando le città con grandissimi blocchi di pietra che spostava con mezzi misteriosi. C’è da notare che il Dio Viracocha aveva la pelle chiara, e capelli e barba bianchi.

Inoltre, nella penisola messicana dello Yucatán, esistono gli antichi templi dei maya, una civiltà precolombiana dotata di una cultura incredibilmente evoluta. I maya non conoscevano solo i cicli del cielo, ma anche del tempo. Il loro complesso calendario, per esempio, poteva calcolare con precisione date di centinaia di milioni di anni. Uno dei templi più misteriosi lasciatici dai maya è quello di Uxmal, realizzato, secondo la leggenda, da una razza di piccola statura. Non dovevano far altro che produrre un suono, e le pesanti pietre, o qualsiasi altra cosa da loro voluta  andava al posto desiderato.

Anche i greci usavano la tecnologia sonica. Difatti secondo gli antichi greci, Tebe, capitale della Beozia, un antico regno situato a nord ovest di Atene, fondata dal fenicio Cadmo, detta Cadmeia fu costruita in onore del suo fondatore, e completata da un figlio di Zeus di nome Anfione. E guarda caso, Anfione era capace di spostare grosse pietre al suono di una lira. Fu grazie al suono della lira che fu possibile costruire le mura di Tebe. Anche Pausania, geografo greco del secondo secolo dopo Cristo, parla di Anfione come colui che costruisce le mura della città suonando la sua lira. Mitologia, favole partorite da una mente brillante oppure testimoni, di un’altra realtà, un'altra storia. La storia cancellata……

Le leggende fenicie raccontano che gli dei e gli uomini in quel tempo, vivevano gli uni accanto agli altri. L'argomento è trattato negli scritti di Sanchoniatho, il più antico storico fenicio, che visse intorno al 1200 a.c.. Egli parla del Dio Urano, fondatore della prima città chiamata Biblo, che ancora oggi è un importante porto libanese. Gli Dei del suono, colonizzarono la terra governandola per millenni. Tra questi Dei figura Taautus, o Thoth, l’inventore della scrittura e tanto altro ancora, fondatore della civiltà egizia.  

E non ultimo, nella bibbia ci sono testimonianze dell’uso del suono, anche se in questo caso, il suono è usato come arma. E mi riferisco all’assedio di Gerico da parte degli Israeliti che con le loro trombe fecero crollare le ciclopiche mura a difesa della città. Penso che anche il più incallito dei pessimisti, di fronte a tante testimonianze non può che prendere atto che del nostro passato conosciamo veramente poco, e come dico sempre in questi casi, quel poco lo conosciamo in modo frammentario.

L’ultima testimonianza dell’uso della tecnologia sonica risale al 1918 con la realizzazione del famoso castello di corallo di Edward Leedskalnin, in Florida. La scienza finge di non vedere, perché altrimenti dovrebbe dare risposte che metterebbero in difficoltà sia il presunto sapere dei nostri “luminari” che la realtà satanica che ci hanno costruito intorno.

 

Lo scopo di questo post, non è dimostrare l’esistenza che la terra e quindi gli umani sono stati, e sicuramente ancora oggi, sono governati da esseri di altri mondi, tanto meno dimostrare la reale esistenza di tecnologie potentissime che mettono in crisi le nostre certezze scientifiche e filosofiche. Ma aprire una finestra sul passato che ci hanno cancellato, col fine di poter riflettere sulla nostra esistenza. Personalmente sono convinto che la vita così come la viviamo non conduce da nessuna parte e quindi dobbiamo prendere coscienza e pretendere di conoscere la verità su noi stessi. Ma per fare questo dobbiamo cambiare percorso, per elevarci ad una condizione superiore, piuttosto che essere corpi inanimati nelle mani di entità demoniache. Bisogna rendersi conto, che possedere il più sofisticato giochino tecnologico, non fa di noi esseri evoluti, ma esseri decaduti, perchè abbiamo dimenticato le magiche e infinite possibilità del nostro essere anima .

3 commenti:

  1. sotto tuo consiglio qualche tempo fa mi sono letta sitchin: mi ha chiarito molti dubbi e qualcosa del nostro passato è arrivato grazie anche a lui.
    la tecnologia? quale quella bellica o quella per i cloni? la prima è sicuramente più avanzata, la seconda è un'arma a doppio taglio per me.
    condivido la decadenza ma anche il fatto che in troppi credono senza sapere e senza conoscere.
    c'è troppa convinzione di qualcosa che non appartiene di certo al nostro vero passato, non si sa ma si crede, perché così è stato scritto.
    ma da chi?? e perché se si vuole indagare in quel passato è proibito? chi lo fa viene accusato di fantasticherie, e la verità è per pochi, sempre più pochi.
    a parte i cloni che invadono questo pianeta, il probema secondo me è che quei pochi intelligenti non sanno cos'è l'anima.
    la spiritualità è presente solo in rari esseri, che vivono in modo così diverso da tutto il resto della popolazione terrestre: mi auguro che si cominci invece a credere in ciò che è vero, una buona parte di verità la scrivi qui.
    ciao marco, un abbraccio, laura

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  2. Cara Laura, sono fermamente convinto che da qualche parte (Vaticano) la verità su noi stessi è conosciuta da sempre. Ma trovo ugualmente paradossale, assurdo che le popolazioni siano così stupide da non saper discernere ciò che dovrebbe essere chiaro anche per un deficiente. Penso che siano tutte narcotizzate elettronicamente. Non trovo altra soluzione al profondo sonno…..
    La spiritualità purtroppo è come dici tu. E’ un senso, una conoscenza, una rivelazione solo per pochi.
    Grazie Laura, un caro abbraccio.
    Marco

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  3. Che ti serve sapere dal VATICANO?
    Ad esempio ci sono testi mai tradotti dal LATINO sugli ANGELI.

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