sabato 12 gennaio 2013

Vita artificiale programmata


venerdì, 20 ottobre 2006 alle 17,32 su Splinder chiusa da circa un anno pubblicai un post in materia dei nuovi sviluppi di vita artificiale. Notizia pubblicata dal quotidiano il sole24 ore:

Una coalizione di 35 organizzazioni internazionale, composta da scienziati, ambientalisti, esperti di biowarfare e avvocati, lanciò un appello per dibattere e regolamentare il settore della ricerca della vita biologica sintetica. Ovvero la produzione in laboratorio di forme di vita artificiali progettate e programmate per assolvere a specifici compiti.

Le organizzazioni che firmarono la lettera chiedevano ai biologi sintetici di abbandonare il loro progetto di auto-governo e di aprirsi ad un dibatto pubblico e globale riguardo le implicazioni del loro lavoro, per impedire che la biologia sintetica finisse nelle mani di industrie e ricercatori senza scrupoli. A lanciare tale allarme fu il Prof. Canadese Jim Thomas dell'ETC Group, una organizzazione che ha il compito di vigilare sul “lato oscuro” delle nuove tecnologie.

Agli scienziati che creano nuove forme di vita non può essere concesso di agire come giudici e giurati, affermò Sue Mayer, di GeneWatch UK. Le possibili implicazioni sociali, ambientali e bio-terroristiche sono troppo gravi, per essere lasciate trattare dagli stessi scienziati coinvolti; c'è un chiaro conflitto di interessi.

In questi ultimi anni, i biologi sintetici, nel tentativo di riscrivere il codice genetico del DNA hanno dimostrato di essere in grado di produrre artificialmente nuovi virus e nuove forme di vita, mentre il guru della genomica Craig Venter, diventato famoso per aver guidato, la corsa commerciale al sequenziamento del genoma umano, attualmente a capo di una nuova compagnia, la Synthetic Genomics, intende commercializzare microbi artificiali da usare nella produzione energetica, agricola, e come rimedio ai cambiamenti climatici. E la Synthetic Genomics è solo una delle tante compagnie di biologia sintetica specializzata in sintesi genica e produzione di DNA artificiale.

A tutt’oggi 2013 che io sappia, non mi pare si sia fatto qualcosa di concreto per controllare la progettazione di vita artificiale. E mi chiedo, dopo sei anni quali altri risultati sono stati raggiunti senza che l’opinione pubblica sia stata informata? Sempre sul sole24 ore ho trovato l’intervista rilasciata dal biologo Andrei Hessel che a parer mio è terribilmente inquietante sia per la vita artificiale che per le possibili applicazioni sull’uomo.

Difatti secondo Andrew Hessel, biologo californiano che lavora presso la Singularity University, nel campo di ricerca della NASA, la vita artificiale creata dal collega Craig Venter ha aperto le porte alla possibilità di controllare il cervello umano attraverso virus o batteri programmati allo scopo. “Le cellule viventi sono computer e il Dna è il linguaggio di programmazione”, ha dichiarato Hessel in una recente intervista durante la partecipazione ad una conferenza del 2012 dedicata alle tecnologie informatiche del futuro.

Secondo Hessel è più vicino il momento in cui gli scienziati potranno elaborare in laboratorio forme di vita sintetica sotto forma di un vaccino, capaci di operare come “virus” informatici per prendere possesso del comportamento di un individuo proprio come accade adesso con i computer. Per Hessel l’ingegneria genetica rappresenta la nuova frontiera del computing: È una delle tecnologie più potenti al mondo - ha aggiunto il ricercatore -. La biologia sintetica è la scrittura della vita”. (E pensare che ancora oggi hanno il coraggio di volerci convincere che non esiste una cura per il cancro. Solo i più disinformati e sempliciotti, possono crede a tale malvagia menzogna).

I rischi, secondo Hessel, sono molteplici. Un virus di questo genere, ipotizza lo scienziato, potrebbe essere introdotto come additivo chimico nel cibo, o nell’acqua e influenzare le azioni dell’uomo. Per questo “potrebbe essere necessario apprendere come contrattaccare” con armi appropriate, come in uno scenario da "bioterrorismo". Tra le applicazioni che Hessel prefigura ci sono anche quelle destinate ad accelerare l’adattamento evolutivo degli esseri umani alle nuove sfide dell’ambiente. Piuttosto che attendere millenni di micro-adattamenti, “vogliono vedere da subito, la vita programmata e utilizzata per risolvere le sfide globali così che l’umanità possa raggiungere un rapporto sostenibile all’interno della biosfera”, ha concluso Hessel. (Questi non sono altro che miserabili espedienti per convincerci che la vita artificiale è nell’interesse dell’uomo).

Se a quanto sopra, aggiungiamo l’intervista alla dottoressa Patricia Resch che sostiene che il DNA umano, sta cambiando verso un qualcosa di ancora sconosciuto, lo scenario è davvero inquietante. Al riguardo, tutto lascia credere che sia in atto una manipolazione della genetica per modificare il genere umano, con lo scopo di renderlo ancora più domestico e alienato per servire gli scopi dell’èlite.

Di seguito il link dell’intervsta alla dottoressa Patricia Resch.

https://lapromenadecult.wordpress.com/2011/11/04/intervista-di-patricia-resch-alla-dottoressa-berrenda-fox/

E date uno sguardo ai risultati scientifici della ricerca sulla vita artificiale:

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwik4Nyn_O_dAhUCFCwKHaH6BkkQFjACegQIABAB&url=https%3A%2F%2Fwww.robotiko.it%2Fvita-artificiale%2F&usg=AOvVaw0VTee3eimsYh4jPW184Avv

Altre fonti: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/13909-biologo-usa-con-un-virus-si-puo-hackerare-il-cervello-umano

Perché restiamo indifferenti a quanto di male avviene nel mondo, e a quello che fanno e faranno contro di noi?

Davvero il male è ineluttabile?

Chiedere ai credenti di tutte le religioni dove sta Dio di fronte a tale scempio, è un atto dovuto, dato che anche il peggiore dei padri se vedesse anche uno solo dei suoi figli aggredito, vessato e schiavizzato, di certo non si farebbe pregare per intervenire in sua difesa. E’ così diffide credere che se non interviene, è perché non esiste?
Penso che nessuno con un minimo di lucidità mentale possa ormai credere che da qualche parte esiste un Dio pronto a proteggerci dalle forze del male. (Nonostante la domenica, Piazza S. Pietro è sempre affollata).
Anche a me piacerebbe … sarebbe gratificante, consolante sapere che tutte le sofferenze, le ingiustizie, le sopraffazioni troveranno una ragion d’essere. Purtroppo per quello che riguarda la nostra dimensione, la creatura umana di natura biologica sotto il controllo di entità fameliche, esiste solo per servire i bisogni di detti esseri superiori; potenti e indifferenti ai nostri patimenti, così come noi lo siamo verso gli animali da macello e persino verso i nostri simili.

Di fronte a tanta malvagità umana, perché stupirsi se esseri superiori e potenti sono così indifferenti al nostro destino. In fondo siamo solo esseri biologici che nella migliore delle ipotesi, sono destinati a consumarsi nel giro di un secolo senza lasciare la minima traccia se non nel cuore di chi ci ha amato … o meglio amato la nostra anima, il nostro vero essere, dato che il corpo è concime per la terra. (A parte i potenti e “benemeriti asserviti al sistema, che saranno santificati e immortalati nel tempo).

Dobbiamo smetterla di credere che siamo malvagi anche verso noi stessi perché esiste il male. Il male non esisterebbe se l’uomo non fosse malvagio. Per evolverci dobbiamo incominciare ad assumerci la responsabilità che siamo noi la fonte del male, ed è per tale natura che i demoni riescono a dominarci, a piegarci ai loro scopi.

Il ciclo terrestre della nostra esistenza non lascia tracce apparenti, anche perché non abbiamo modo di appurarlo in questa vita, ma è certo che ogni nostra azione, ogni volta che ci adoperiamo per il bene o per il male, l’anima conserverà il ricordo, il senso di ogni azione. Azioni che saranno il bagaglio o il fardello per il nuovo ciclo terreno, e sarà così fino a quando non ci distaccheremo da tutte le cose terrene, privando così i nostri aguzzini di quei fili che danno modo ai (nostri demoni) di tenerci legati al mondo materiale. Sarà allora, e solo allora che conosceremo la nostra vera natura, o se preferite la verità. Verità che seppur tanto vicina, ci appare complessa e distante, astratta e irraggiungibile.
Dobbiamo essere consapevoli che non ci sarà né verità, né possibilità di liberarci dei nostri carnefici, se prima non ci saremo liberati dai demoni che coltiviamo dentro di noi.