lunedì 12 agosto 2013

Carie e Memorie Artificiali

Siamo alle solite, si annunciano nuove scoperte mediche illudendo i cittadini, pur sapendo che di tali scoperte non potranno mai beneficiare perché le case farmaceutiche e le industrie del settore, si opporranno con tutti i mezzi, per non veder diminuire i propri interessi economici. Come del resto fanno da mezzo secolo ogni volta che qualche ricercatore annuncia di aver scoperto la cura per una malattia. Vedi per esempio la scoperta della penicillina che venne messa in commercio 20 anni dopo essere stata scoperta. Alla faccia delle persone che morivano di tubercolosi e altre malattie infettive.

Lo stesso discorso non vale per la scoperta di innestare ricordi artificiali nelle persone. Le ragioni mi sembrano abbastanza scontate perché con tale scoperta è possibile addirittura cancellare la personalità di un individuo per poi innestare una nuova personalità. Facendone di fatto un individuo diverso.
Al di là del discorso metafisico, la personalità di un individuo risiede nella memoria. Quando la mattina ci svegliamo, la maggior parte delle persone non sono consapevole, ma il sistema, il cervello affinchè l'individuo ridiventi cosciente, attinge alle memorie, allo stesso modo di un Sistema Operativo nel computer. Se per qualsiasi ragione, il cervello non è in grado di comunicare con le memorie, la persona perde la propria identità ….. non ricorda neppure come si chiama.

I governi invece di impiegare le risorse dei cittadini per scoprire come curare malattie mortali e invalidanti, impiegano le risorse per inventare nuove malattie, e farmaci, in grado di condizionare le persone per asservirle ai loro sporchi interessi. Possono tutto questo perché la massa è priva di capacità cognitive per potersi opporre. E’ questa la dura realtà. (Una dura realtà per quei pochi consapevoli). Diversamente la massa quella che si interessa di veline, moda, telefonini e cavolate simili, è carne da macello. Non sa e non vuol sapere! – Cosa dire! – (E’ triste ammetterlo, ma è esattamente ciò che meritano).

La prima scoperta, quella del vaccino per le carie è una notizia vecchia almeno di 6 anni, ma non si capisce perché ogni due tre anni, la presentano come se fosse una notizia di giornata. La seconda in effetti è una scoperta nuova, o meglio una “riscoperta, come del resto tutte le altre scoperte …. esistenza umana compresa”. E mi riferisco alla possibilità di far ricrescere i denti e i molari persi con l’età, o per trauma, come può capitare in un banale incidente. Sostanzialmente, in natura tale possibilità già esiste. Per esempio i dinosauri è risaputo che quando un dente o un molare cadeva, dopo un po’ ricresceva. Tale caratteristica attualmente è prerogativa degli squali. (Beati loro che non hanno bisogno di pagare migliaia di euro dal dentista …..)
Di seguito le tre notizie riportate dai media:

Scoperto vaccino contro le carie.


Dopo 25 anni di lavoro gli scienziati del Guys Hospital di Londra e del Forsyt Institute di Boston, sono riusciti a ricavare, da piante geneticamente modificate di tabacco, anticorpi in grado di attaccare direttamente lo Streptococcus Mutans.

Per maggiori info: http://www.vinformo.it/scoperto-vaccino-contro-la-carie-dentale.html

Creati denti in provetta


ROMA - Le protesti dentarie presto potrebbero essere solo un ricordo. Un team di scienziati londinesi e giapponesi hanno creato denti nuovi a partire da cellule gengivali umane e cellule di topi: questi dentini ibridi sono cresciuti con successo nella bocca di topolini e adesso rappresentano un altro passo avanti nello sviluppo di denti in provetta da usare in sostituzione di denti malati in individui adulti. Siamo dinanzi a una nuova era per l'implantologia, oggi basata su materiali artificiali e di conseguenza con molti limiti e molti svantaggi. I dettagli di questo esperimento sono stati pubblicati sul Journal of Dental Research.

Repubblica del 09 marzo 2013

Impiantati ricordi “falsi” nel cervello.


I risultati di questo test sono stati pubblicati su Science: sono stati raggiunti grazie all'uso dell'optogenetica, una nuova tecnologia che consente di accendere o spegnere i neuroni in maniera selettiva, utilizzando segnali luminosi.

BOSTON - Impiantare ricordi artificiali nella testa di una persona: sembra la trama di un film, ma in un futuro non troppo lontano potrebbe accadere veramente. Gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (Mit) lo hanno fatto in un esperimento con i topi. Il test, i cui risultati sono stati pubblicati su Science, è stato reso possibile grazie all'uso dell'optogenetica, una nuova tecnologia che consente di accendere o spegnere i neuroni in maniera selettiva, utilizzando segnali luminosi.

Gli studiosi del Mit hanno “ingegnerizzato” i neuroni dell'ippocampo (area cerebrale coinvolta nella memorizzazione delle “esperienze”), e sono riusciti a identificare e marcare quelli coinvolti nella memorizzazione di un'esperienza specifica, e ad attivarli in una circostanza diversa, creando un'associazione tra una sensazione percepita in una circostanza, e una vissuta in un altro momento, ovvero creando un ricordo di un qualcosa che non si era verificato.

In particolare, i ricercatori hanno messo i topi in una “camera A” e hanno “marcato” i neuroni usati dai roditori nel processo di memorizzazione di quell'ambiente. Il giorno dopo hanno messo gli stessi topi in una camera B, completamente diversa dalla A, e hanno somministrato loro una scossa elettrica, mentre nello stesso istante, usando uno stimolo luminoso, attivavano i neuroni della memoria “marcati” il giorno prima.

Il terzo giorno i topi sono stati messi nuovamente nella camera A, e sono rimasti paralizzati dalla paura. Ciò è avvenuto, perché gli scienziati sono stati in grado di creare, nel cervello dei roditori, un'associazione tra la scossa elettrica subita il secondo giorno, e la stanza in cui erano stati messi il primo giorno, creando così un “ricordo sbagliato”. Fonte: La notizia è riportata dai maggiori quotidiani del pianeta.

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