mercoledì 3 febbraio 2016

Sumeri, perdere la memoria delle origini


Non esistono altri strati archeologici in Iraq oltre quello appartenente alla civiltà sumera, questo significa che prima dei sumeri in quella regione non vi furono altre civiltà, oltre al periodo neolitico. Per l’archeologia la loro origine è sconosciuta. La Mesopotamia, terra fertile e ricca di palme da dattero e di allevamenti di bestiame. (Fino a quando gli Occidentali a guida USA l’ hanno distrutta.) Conoscevano i metalli per costruire sia arnesi di uso comune che da lavoro.

Il territorio era diviso in città-Stato, anticipando il modello delle città stato di Socrate. Le città vedevano al centro magnifici templi in mattoni eretti su alte piattaforme, nel mezzo di un recinto consacrato al dio della città a cui apparteneva il territorio. La massima autorità era il principe (lugal: “uomo grande”), rappresentante del potere politico, sommo sacerdote e capo dell’esercito. Il tempio reale, era anche il luogo della politica, del commercio e della religione.

I Sumeri furono gli inventori della scrittura, della matematica e incredibili conoscitori del sistema solare e oltre: Nibiru, conosciuto come il dodicesimo pianeta. Chiamato anche Marduk, il globo alato. Conoscenze che l’occidente ha acquisito solo 6000 anni dopo. Oltre alla scrittura come mezzo di registrazione. Agli inizi ideografica, in seguito segni astratti, incisi con stiletti nell’argilla molle, su lastre di metallo, su pietra e alabastro.

Nella civiltà sumera vigeva un calendario lunare di 12 mesi. Noi occidentali dai sumeri ereditiamo il sistema della divisione del giorno (24 ore, 60 minuti, 60 secondi) e del cerchio (360 gradi). Oltre alla matematica e alla scoperta della ruota che ha permesso all’occidente di progredire tecnologicamente. Tali conoscenze, sono i pilastri su cui si basa la “civiltà” occidentale. Se avessero immaginato che millenni dopo, li avremmo sterminati con armi a particella e all’uranio impoverito, sicuramente avrebbero fatto di tutto per impedirci di appropriarci delle loro conoscenze.

Fin qui la storia accertata dagli scavi archeologici, ma Zacharia Sitchin, Studioso ebreo-russo, emigrato in Israele e poi negli Stati Uniti, profondo conoscitore di storia e archeologia, ma soprattutto, dell’antica lingua sumera: il cuneiforme, nel tradurre le tavolette prese a considerare alla lettera i racconti scritti in caratteri cuneiformi. Racconti che prima erano considerati dagli studiosi come mitologia sumera.

Sitchin, fu il primo a considerare gli dèi sumeri come esseri veramente esistiti. Quindi non miti ma Storia. Secondo Sitchin gli dèi sumeri erano degli alieni, a cui diede il nome di Annunaki. E gli alieni, chiamavano i Sumeri il “Popolo dalla testa nera”.

Pensare di liquidare le conoscenze riportate nelle tavolette sumere quale mitologia, è quanto di più assurdo possa fare la scienza ufficiale. Potranno occultare, mistificare, ma non riusciranno ad occultare la verità delle origini dell’uomo all’infinito.

Le teorie da parte della scienza ufficiale riferite alla comparsa dell’uomo sul pianeta terra, sono tante, e ogni tanto se ne aggiunge una nuova. Non ultima, che la vita sulla terra è stata portata dalle comete. Questo perché è stato scoperto che alcune comete contengono micro-organismi. Trovo molto semplicistico affermare che la vita e tutte le specie viventi abbiano avuto origine da singoli micro-organismi, tenuto conto della varietà delle specie viventi sulla terra. La scoperta del DNA dimostra che la vita altro non è che una formula matematica ad opera di una intelligenza aliena.

Le negazioni, servono solo a disorientare, confondere chi cerca la verità delle origini dell’uomo. Finchè regnerà il caos, non saranno mai messe in discussione le assurde verità della creazione ad opera di un Dio. A confondere ulteriormente le acque ha contribuito la divulgazione del Vangelo di Giuda, che diversamente dai Vangeli canonici e della stessa bibbia, si legge che Gesù ad un incontro con gli apostoli rivelò che Dio era oltre la creazione. Lasciando intendere che la creazione non era opera di Dio, poiché egli era al di sopra della creazione stessa. Gesù secondo il vangelo di Giuda, provò disagio per la convinzione degli apostoli, che fosse Dio l’autore della creazione dell’uomo. Quasi a voler intendere che Dio … quel Dio non avrebbe mai potuto concepire questo uomo così contorto e malvagio.

Sono troppe le scoperte archeologiche che provano che l’uomo non è opera di un Dio, ma di manipolazioni genetiche di una razza aliena che agli inizi del tempo, governava la terra e continua a governarla nell’Ombra.
Di questo non dovremmo stupirci più di tanto, dato che noi, nel nostro piccolo, nei laboratori di tutto il mondo sperimentiamo combinazioni di DNA per “inventare” o se volete, costruire nuove specie. E vi assicuro che gli esperimenti farebbero rabbrividire il più geniale regista dell’orrore.

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