sabato 23 luglio 2016

Un Vero Amore è Per Sempre


Se non ci fosse tanta malvagità, egoismo e opportunismi di ogni specie, tutti sarebbero in grado di capire che gli animali, non sono tanto diversi da noi, anche in intelligenza. E’ tanto vero che non sono rare le occasioni in cui si preferisce gli animali agli umani. E questo non certo perché gli animali amano in modo incondizionato come alcuni credono. Anche gli animali come gli umani, amano coloro che si prendono cura di loro. Tale precisazione per sfatare un luogo comune, che gli animali amano in modo incondizionato.

La scienza che non è quasi mai verità assoluta, afferma che gli animali più che dotati di intelligenza sono dotati di istinto. Con tutto il rispetto per quella parte della scienza che sostiene una simile idiozia, prima di stabilire chi è veramente dotato di intelligenza, dovremmo stabilire cosa intendiamo per intelligenza!

Se per intelligenza intendiamo la capacità di costruirsi un ambiente confortevole e saper usare sempre nuovi strumenti reperibili in natura. Allora gli animali non sono da meno. Lo stesso vale per l’arte. Certi animali costruiscono habitat che sono delle vere opere d’arte. E gli uccelli oltre a volare in formazione, nel farlo assumono delle forme geometriche intelligenti e creative. Chi vive in campagna, o ci va spesso, sa di cosa parlo.

Anche loro come noi, sono in grado di sviluppare con l’ausilio di strumenti naturali l’ambiente più adatto alla loro natura. Certamente un castoro non si sognerebbe mai di costruirsi una casa su più piani, per la semplice ragione che non ne ha bisogno. Senza voler enfatizzare troppo, se osservate la natura, ogni specie vivente, è in grado di costruirsi il proprio habitat secondo le proprie necessità, allo stesso modo dell’uomo. Non sono animalista per il semplice fatto che essere animalista significa appartenere ad una categoria. Per me, la vita in quanto tale, a prescindere della specie è sacra. Anche se mi rendo conto che nel mondo in cui viviamo dove non si rispetta neppure la vita umana, è quasi un obbligo definirsi a tutela degli animali.

La chiesa per esempio, riguardo le categorie, fino a qualche secolo fa, negava che le donne possedessero l’anima. E ancora oggi crede che gli animali non abbiano l’anima, così come prima credeva che fossero le donne a non avere l’anima. Nonostante, quasi a beffare la sorte, stranamente, sono soprattutto le donne che sostengono la chiesa, come se realmente rappresentasse qualcosa di sacro, e non una opportunità per vivere alle spalle dei più deboli.

Come in tutte le cose più autentiche, la gente comune è più avanti della chiesa e di tanti illuminati filosofi, da Aristotele a Kant, che hanno affermato a gran voce che gli animali non possedevano l’anima.

Un recente sondaggio stabilisce che la metà degli italiani crede che gli animali abbiano un’anima. C’è da chiedersi perché solo la metà? – La risposta è semplice!! – Tolto quel 9% che ci crede per cultura e ispirazione universale, il restante 41% ne è convinto perché possiede un cane o un gatto tra il proprio nucleo familiare. Come dire …… possiede la prova vivente che anche gli animali sono anima prima di essere involucro biologico. Esattamente come gli umani.

E non inventatevi che l’uomo è in grado di sviluppare tecnologie sofisticate, quali aerei, televisori, telefonini e altre diavolerie che sostanzialmente hanno ragione di esistere solo per affogare la noia e per l’incapacità di usare la fantasia. Gli animali non ne hanno bisogno, perché possiedono una magia molto più grande e appagante: la natura.
Se vi allontanate dal cemento, dopo qualche giorno di vita libera all’aperto, tra l’incanto dei grandi spazi e i suoni meravigliosi della natura …… il vento, l’alba e i tramonti. Vi dimenticherete di tutte le cavolate che servono solo per colmare quel vuoto provocato dal cemento. Ma appena a contatto con la natura quel vuoto scompare come per magia.

Alcuni anni fa, sono andato in campeggio in valle d’Aosta, ebbene dopo qualche giorno incominciavo a rifiutare anche le scarpe.

A dimostrazione di quanto gli animali ci somigliano e in tanti casi sono anche superiori, avevo un gattino meraviglioso …… una vera belva!! - Ma per me era meraviglioso per la sua natura libera e la potenza dei suoi 5 sensi, più un sesto senso metapsichico, oltre naturalmente alla sua splendida intelligenza. Mi fanno ridere quelli che affermano che gli animali sono poco intelligenti. Io conosco moltissimi umani che non reggerebbero il confronto con l’intelligenza e la destrezza del mio gatto. Le ho visto fare cose incredibili. Cose che l’uomo per attuarle deve prima pianificarle a tavolino. Il gatto in pochi secondi è in grado di prendere più decisioni.

In una delle sue tante acrobazie, raggiunse il divano con un volo degno di un grande campione, per poi raggiungere la mensola piena di piccoli soprammobili ad un metro dal divano senza sfiorare nè la pianta nè gli altri oggetti. Per compiere una impresa del genere non è sufficiente la sola destrezza. Occorre possedere una capacità di calcolo mentale e visuale, prima nella propria mente, e poi realizzarla nella realtà alla velocità della luce, con una sincronia spaziale che solo una mente superiore oppure un veloce computer è in grado di fare. (Sfido qualunque fisico a dimostrare il contrario.) Per un umano non sarebbe possibile perché il suo cervello non è veloce come quello di un felino. Un umano sarebbe costretto prima a saltare sul divano e dopo accurate pause e concentrazione, raggiungere la mensola, naturalmente travolgendo tutti gli oggetti presenti. Per il gatto è semplicemente un doppio salto privo di pause.

Si chiamava Birba. Stava con noi da 17 anni. Io con birba avevo un rapporto speciale. O meglio era stata lei a decidere di avere un rapporto speciale con me. Forse perché quando ci giocavo, la battevo in velocità. Ma non certo perché ero più veloce di lei, ma solo perché ero io a decidere quando colpire le sue zampe. Quindi avevo il vantaggio della sorpresa. Lei reagiva, ma io quasi sempre riuscivo a sottrarmi alla sua risposta.

Per lei il gioco non esisteva, perché quando giocavamo non ritraeva le unghie come fanno quasi tutti gli altri gatti. Quindi se non ero abbastanza veloce per sottrarmi al suo attacco i graffi che lasciava erano sempre molto profondi.

Birba era un gatto guerriero ….. lo affermo senza enfasi. Sua madre che viveva a Monte Verde, per strada attaccava sia umani che cani. Era un vero terrore. Birba, somigliava a sua madre, ma con il tempo e con il nostro amore divenne abbastanza docile. Aveva solo 40 giorni, quando ci fu regalata. Nostra figlia da tempo chiedeva un gattino e quella fu l’occasione per accontentarla. Per noi era come una persona di famiglia. Io ero molto legato a Birba. Lo so che non è credibile, ma spesso comunicavamo con il pensiero. Lei era speciale anche perché era dotata di facoltà medianiche. Non potrò mai dimenticare tutte le volte che la vedevo dirigersi in quell’angolo del salone e miagolare verso l’angolo in alto come se vedesse qualcosa o qualcuno. Miagolava e indietreggiava come davanti ad un pericolo, o qualcosa che la spaventava.

Era incredibile!! – Quando qualcuno di noi rientrava a casa, lei ci sentiva già prima di prendere l’ascensore. E dire che noi abitiamo all’attico. L’abbiamo sempre trattata come una di famiglia. Capiva tutto. Quando le dicevo di spostarsi perché mi stava sempre tra i piedi ubbidiva subito. Capiva ogni cosa. Ricordo quanto era straziante quando nell’ultimo periodo, si avvicinava per chiedere aiuto perché si sentiva male. Mi sentivo impotente perché potevamo fare nulla purtroppo!! – Aveva già subito un intervento chirurgico e, un’altra anestesia non l’avrebbe sopportata.

Il veterinario ci informò che le lastre all’addome non erano affatto buone. Soffriva molto e si perdeva tutto.

Vederla soffrire non era più possibile. Così la ricoverammo ancora una volta alla clinica per gli animali. Ma il veterinario ci fece capire che ormai, non poteva fare nulla.

Per me fu terribile prendere in considerazione la possibilità dell’eutanasia, ma ormai non mangiava da 4 giorni. Il veterinario ci assicurò che non avrebbe sofferto. Per non provocarle ulteriore stress, per addormentarla avrebbe usato il gas e poi la puntura terminale. Non si sarebbe accorta di nulla. Sarebbe passata dal sonno alla morte. Ho sofferto come se avessi perso un fratello o una sorella. Io nella mia vita ho pianto due volte nella realtà…… la prima fu quando mia madre ci ha lasciato….

Birba fu cremata martedì 27 Marzo e quando penso a lei non vedo un animale, ma un’anima che mi aveva amato molto ed era stata amata moltissimo da tutti noi. La pensavo intensamente, e quando martedì sera rientrai a casa, sentii la sua presenza. Soffrivo molto per la sua scomparsa.

Durante la notte, mi svegliai alle quattro di mattina con un suono incredibilmente forte alla parte destra del cervello. So che nessuno potrà crederci, ma non importa, perché solo io so cosa sentivo e provavo.

Birba era venuta a salutarmi. La sentivo viva nella mia mente e quel suono fortissimo sapevo essere lei. Le spiegai che non avevo avuto altra scelta perché non ce la facevamo a vederla soffrire. La decisione di sopprimerla era stato un atto d’amore. Le spiegai ogni cosa, ma sicuramente lei sapeva tutto.

La sera successiva nell’uscire dalla stanza la vidi passarmi davanti come faceva tutte le volte che uscivo dalla stanza. La vidi con la coda dell’occhio passarmi veloce davanti, come era sua abitudine. Non potrò mai dimenticarla, e so che un giorno la incontrerò come la vidi nel sogno che feci pochi mesi dopo la sua morte.

In quel sogno, Birba mi apparve come una dolce e bellissima fatina. Ricordo che la baciai teneramente tra alberi bellissimi con al centro un sentiero che conduceva ad una casa fiabesca. Lei aveva un viso incantevole e luminoso, ed io ero giovanissimo. Sapevo di essere io come sapevo che quella fatina era Birba. Ma anche nel sogno quel bacio tanto intenso, precedeva un distacco. Il distacco definitivo da questo mondo. Quell’anima dolcissima doveva andare lontano dal nostro mondo …. . Oltre. Ma sapevo che un giorno l’avrei rivista. Ci saremmo rincontrati in un'altra vita.

Il dolore per la sua scomparsa è grande e lo sarà per sempre nella mia anima. Almeno fino a quando non potrò riabbracciarla.

Amate gli “animali” perché ovunque esiste la vita esiste l’anima ….. e non è detto che gli animali che scegliamo o che ci scelgono non siano le persone che abbiamo amato e perdute in questa vita o in una vita precedente. L’amore è oltre ogni forma e tempo.

4 commenti:

  1. Il GRADO di intelligenza tra gli esseri VIVENTI viene misurato con la CAPACITA' di mentire.
    Penso sia VERO conoscendo ME e DIO.

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  2. Secondo me ti sbagli ....
    Piuttosto penso che il grado dell'intelligenza in un individio, sia proporzionato alla CAPACITA' DI AMARE.
    Mentire, non è mai una scelta intelligente perchè la verità, alla fine viene sempre fuori. Naturalmente il concetto, vale per le persone e non per chi non esiste, come il tuo dio.

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    1. Mi fai SORRYdere.
      Hai studiato una VITA inTERRA, cercando CON-TATTI di I° e II° tipo. Poi quando ti si PRO-PONE uno di TERZO non lo riconosci.
      STUDIA di PIU' le SCIEeeenze e vedrai che l'evoluzione avviene TRA-MITE le POTENZE-ALItà di MENTIRE.
      Se no farai la fine del MIO CANARINO mangiato da un GATTO RANDAGIO senza aprire la GABBIA.
      Per questo l'UOMO è SUPERIORE e riUSCIrebbe anche ad ABBAtTERRE un LEONE da SOLO.
      Non pensavo FOSSI NEW AGE.
      Di quale A-MORtE parli?
      Quello che porta a costringere esseri A.D.a.C.COPPARLI?

      Tu quanto MI AMI?
      E DIO quanto ti AMA?

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  3. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio..
    Tu sei la prova vivente, che la teoria dell'evoluzione è una scemenza.
    Io non ti devo amare, ma ti devo apprezzare e rispettare .... ma solo se lo meriti.
    Lo stesso vale per te nei miei confronti.
    Io posso amare il cielo, un tramonto, un alba, un opera d'arte, un viso di donna, mio nipote, e tante altre cose, ma non ho nessuna ragione di amare te, nè di essere amato da te.

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