venerdì 23 gennaio 2015

Crescita e povertà


© Foto: AP/Luca Bruno

E’ di ieri la pubblicazione di uno studio sul divario tra ricchi e poveri effettuato dall’agenzia internazionale Oxfam, che si occupa di fame e povertà nel mondo.
Utilizzando dati raccolti da Forbes e da Credit Suisse, Oxfam prevede che, entro il 2016, solo l'1% della popolazione mondiale avrà da solo più ricchezze del restante 99%.
La percentuale di ricchezza concentrata nelle 80 persone più facoltose del pianeta è salita dal 44%, dato del 2009, al 48% nel 2014 e supererà quota 50% nel 2016.

Lo studio asserisce anche che il 50% della popolazione è costituito da 3,5 miliardi di poveri.

Secondo Winnie Byanyima, direttrice esecutiva di Oxfam, la disuguaglianza va combattuta non solo per ragioni etiche, ideologiche o sociali, ma anche per motivi strettamente economici, poiché l'eccessiva concentrazione della ricchezza soffocherebbe la crescita economica danneggiando le prospettive di ripresa per tutti. “L’aumento della concentrazione della ricchezza, che ha le sue radici nella profonda recessione del 2008-09, è pericoloso e dove essere invertito al più presto” ha dichiarato Byanyima aggiungendo che “l’aumento della disuguaglianza è esplosivo: è un male per la crescita e un’insidia per la governance. La concentrazione di ricchezza spesso non genera sviluppo lasciando la gente comune senza voce“.

Oxfam propone quindi che i governi s’impegnino a combattere l'evasione fiscale, garantiscano un salario minimo per tutti i lavoratori, maggiori servizi pubblici gratuiti e producano riforme fiscali che aumentino le tassazioni sui capitali.

Fonte:
http://italian.ruvr.ru/news/2015_01_19/Crescita-esponenziale-delle-disuguaglianze-sociali-1321/

Pensate un po', secondo le 80 famiglie che governano il mondo, tutto questo sarebbe libertà e democrazia?
Secondo me, prima li spazziamo via e prima saremo liberi dalla schiavitù.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono sottoposti a controllo.