mercoledì 13 gennaio 2016

Congegno anti-emicrania


Congegno anti-emicrania A differenza del comune mal di testa l’emicrania è caratterizzata da un dolore intenso localizzato su una zona della testa che può diffondersi al viso e protrarsi anche per due o tre giorni, spesso accompagnato da nausea, vomito e fotofobia. L’emicrania rappresenta quindi una vera e propria patologia dalla quale sono affetti, spesso inconsapevolmente, ben sei milioni di italiani, molti dei quali, non traggono grandi benefici dai farmaci.

In soccorso di queste persone è giunto un piccolo congegno che spegne l’emicrania sul nascere, proprio come un telecomando. Lo strumento basa la propria azione sulla Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS). Tale tecnica da qualche tempo è impiegata anche negli ospedali.

La notizia sopra è stata trasmessa dal TG 2 l’anno scorso, anche se la scoperta è di alcuni anni fa. Per tutti coloro che soffrono tale patologia, la scoperta in questione è sicuramente una benedizione, ma per me che da molti anni seguo gli sviluppi degli studi per il controllo mentale, tale notizia genera preoccupazione, perché significa che la fase sperimentale di tale tecnologia è ormai conclusa e quindi da questo momento in poi sicuramente sarà usata sulle popolazioni in modo sistematico, in tutte quelle occasioni in cui si renderà necessario, manipolare le masse attraverso il bombardamento di onde a bassa frequenza, con lo scopo di programmare il cervello dei cittadini secondo gli scopi dei demoni che si sono impadroniti del mondo e dell'umanità.

Mi rendo conto che quanto sopra, può sembrare fantasioso, ma vi assicuro che è la più semplice delle verità. Del resto è di opinione pubblica che l’ex presidente americano Clinton nel 1994, in risposta alle denunce del Comitato dei sopravvissuti agli esperimenti di controllo mentale da parte della CIA, non solo non poté smentire tali esperimenti, che costarono la vita a moltissimi cittadini, ma fu costretto a chiedere scusa, con la promessa che cose simili non sarebbero mai più accadute. “Difatti gli esperimenti furono estesi a tutta Europa”. A dimostrazione di quanto affermo, esistono da anni associazioni vittime di controllo mentale in tutta Europa.

In Italia oltre all’associazione AVae-m (ASSOCIAZIONE VITTIME ARMI ELETTRONICHE-MENTALI), è stato scritto un libro: Le nuove guerre. Pubblicato nel 2001 dalle edizione Rizzoli - BUR, autore Rametto. Tenente colonnello della Guardia di Finanza comandante del gruppo anticrimine e tecnologico, e dal collega Di Nunzio, capo ufficio stampa della BNL, e consulente delle strategie di comunicazione dello Stato Maggiore dell'esercito. Questi signori ammettono l'esistenza di tali tecnologie per il controllo mentale, come se fosse, la cosa più naturale di questo mondo. Diversamente è qualcosa che fa rabbrividire, perché significa che nessuno può avere più certezze delle proprie scelte ed azioni, comportamenti, e pensieri.

Le nuove armi per il controllo mentale sono state perfezionate, e si sono enormemente evolute, ad un punto tale che attualmente sono in grado di programmare il cervello umano, allo stesso modo in cui i programmatori programmano un computer. Oggi non hanno più necessità di inserire chip nel cranio delle persone. Ora usano onde elettromagnetiche a bassissima frequenza, in virtù dei risultati ottenuti dalle ultime scoperte, che ad ogni zona del cervello, corrisponde una precisa frequenza.

Non bisogna dimenticare che gli studi del controllo mentale iniziarono quasi per gioco dal Prof. Freud agli inizi della sua carriera. Precisamente sui cani. Studi che presto interessarono la CIA, dato i risultati ottenuti. Difatti istituirono una sezione scientifica per sviluppare tecnologie atte a controllare mentalmente le persone a distanza. Studi che permisero in poco tempo di passare alla fase sperimentale su indifesi cittadini.

Il congegno sopra è stato presentato durante il Convegno all''American Headache Society di Boston. Il dispositivo e di tipo (TMS) Stimolazione Magnetica Transcranica. Si tratta di un congegno simile a un telecomando e quindi facilmente trasportabile in tasca. L’autore del congegno è il dott. Peter Goadsby dell’Università della California che da anni conduce studi neurologici e dirige un centro di ricerca specifico. Il funzionamento, si basa sul principio dell''applicazione locale di un impulso magnetico che genera una corrente elettrica neuronale che interrompe l'aura (fase preliminare dell''emicrania) prima che si sviluppi il mal di testa.

In realtà la notizia della scoperta di tale congegno non è nuova, in quanto fu data già nel mese di giugno del 2006 dal corriere della sera, a firma di De Bac Margherita. Il link all’articolo in questione:

http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/23/telecomando_contro_mal_testa_co_9_060623050.shtml

Intanto trovo quantomeno strano che la notizia pur essendo vecchia di due anni, è stata ripresentata come se fosse una scoperta attuale. Questo fa supporre, che tale congegno non sarà mai messo sul mercato perché come è accaduto con altre scoperte, le case farmaceutiche troveranno il modo di impedirlo, per non correre il rischio di perdere profitti dai malati in generale ed in particolare da chi soffre di mal di testa. Le case farmaceutiche sono decisamente contrarie a trovare soluzioni che curano le malattie. La loro più grande aspirazione in questa esistenza è che le malattie diventino croniche, così potranno vendere farmaci ad ogni cittadino del mondo mantenuto in uno stato di semi-coma. Una condizione per il controllo assoluto.

Ma ciò che crea maggiori preoccupazioni, è che come si può spegnere il mal di testa, allo stesso modo si possono programmare e all’occorrenza spegnere le persone.

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