giovedì 7 gennaio 2016

Dei del Suono

La caduta delle mura di Gerico

La stragrande maggioranza dell’umanità non sa esattamente dove esiste, nel senso che vive ai margini di tutte le possibilità e le potenzialità anche scientifiche di quel mondo di luce e di tenebre che ci viene nascosto. Di luce per le grandi scoperte scientifiche che ci vengono negate; di tenebre perché quelle scoperte che potrebbero elevare l’umanità, vengono usate contro di noi per impedirci di evolvere verso la conoscenza e la salvezza da questo universo di morte.

Ancora oggi, nonostante scoperte scientifiche di enorme interesse che potrebbero elevare l’umanità sia dalla sofferenza che conoscenza, a parte i cellulari di ultima generazione che rendono imbecilli e vittime di patologie anche gravi, per certi versi, si vive più o meno allo stesso modo di come si viveva 70 anni fa…. Se non peggio Una piccola minoranza invece vive godendo di ogni privilegio. Questi sono i servi blasonati dei padroni del mondo, che a loro volta sono serviti da un'altra piccola percentuale di umani che vivono di piccoli e miseri privilegi. Tutti gli altri, vivono di stenti. Anche se sono convinti di vivere dignitosamente perché fanno il confronto con le popolazioni del terzo mondo. Chi avesse dei dubbi che effettivamente esistono scoperte scientifiche tenute nascoste non deve fare altro che cercare e troverà. Piccoli “acconti”, per esempio la fusione fredda, la cura del cancro, il motore all’idrogeno, il controllo alieno del nostro mondo, e le menzogne delle religioni. Per il resto più si cerca e più si trova. Non ultimo, che gli umani non sono esattamente ciò che gli viene fatto credere dalla nascita.

L’élite è in possesso di verità scientifiche negate alla stragrande maggioranza dell’umanità. Usa tecnologie che i semplici umani non riescono neppure ad immaginare. Solo un esempio: avete presente le nuove antenne che sono sorte in questi ultimi anni in tutte le città italiane. Quelle che sono state istallate con il pretesto di servire i nuovi telefonini?

Quelle per cui tanti cittadini lamentano malessere e denunciano malattie tumorali! Ebbene quelle antenne sono state istallate per il controllo mentale delle masse. Insomma ci friggono il cervello lentamente a nostra insaputa. Non ci credete? Pensate che siano tutte stupidaggini?

Come ogni verità è sotto gli occhi di tutti e proprio per questo è “difficile” vederla, perché pensate che la verità sia complessa. Invece la verità è semplice, è la mente ad essere complessa. Per vederla questa verità, è sufficiente uscire dalle città, per alcune decine di chilometri, per rendersi conto che lungo il percorso, man mano che ci si allontana le antenne in questione diventano sempre più rare, fino a scomparire del tutto.

Ora se quelle antenne servissero realmente ad irradiare il segnale per i nuovi telefonini, vi spiegate come mai nonostante non vi siano più antenne per decine di chilometri, il vostro telefonino, continua a ricevere il segnale di collegamento con la centrale?

Non è forse una prova che quelle antenne che ormai coprono tutti i quartieri delle città, non servono lo scopo di far funzionare i telefonini di nuova generazione, ma di controllare la mente affinché le capacità cognitive diventino sempre più deboli? – Quanti di voi si sentono apatici, depressi e soggetti a continui sbalzi di umore abbandonandosi all’ira per delle scemenze, mostrando una ingiustificata aggressività.

Ma non è solo questo! Una casta più elevata, dispone di conoscenze antichissime, che risalgono a quando il mondo era abitato da razze aliene. Attualmente tali conoscenze sono custodite nei sotterranei della città del vaticano. Non è una storia metropolitana, ma una grande verità. Ne sa qualcosa Alfredo Lissoni.

Durante l’impero religioso, i preti con le crociate, si impadronirono di antichi manoscritti, di grandi conoscenze e la storia negata dell’umanità. Oltre a rinvenire libri con rituali e formule di antiche conoscenze. Tali conoscenze hanno il potere di manipolare la materia e l’energia dell’universo.

Le antiche conoscenze non sono fantasie di esseri visionari. A sostegno, esistono grandi e autorevoli testimonianze. Per esempio le antiche scritture, a partire dalle tavolette sumere, fino ai misteri irrisolti della civiltà egizia, che si narra fu fondata da potenti civiltà aliene di cui le Piramidi sparse sull’intero pianeta e su Marte sono una prova inconfutabile, se non altro perché gli egizi non possedevano le necessarie conoscenze per spostare massi dal peso di decine di tonnellate; conoscenze che non possediamo neppure noi con tutta la tecnologia che vantiamo. Difatti tutti i tentativi di costruire le piramidi sono miseramente falliti. La Sfinge, Atlantide, Nazca, Osiride, fino alla bibbia, sono prove che non lasciano dubbi sull’esistenza di tale occulta sapienza.

Nelle migliaia di papiri, che sono stati trovati, gli scribi hanno meticolosamente riportato un po' di tutto sul popolo egizio. I suoi costumi, la religione, le pratiche magiche, e non ultimo il famoso libro dei morti ecc. Ma il sapere più grande è custodito nei libri di Thot, conosciuti anche come i libri della conoscenza.

Esistono le prove che i libri di Thoth furono trovati da Flinder William Petrie e Kinnaman. Della loro scoperta, informarono le autorità egiziane, giurando di non rivelare a nessuno il contenuto dei libri. Ma prima di morire, Kinnaman lasciò un foglio dattiloscritto dove indicò come raggiungere il passaggio segreto sotto la piramide di Cheope per accedere alla stanza dove erano custoditi i libri della conoscenza.

Per i mistici, la Piramide di Cheope, impregnata di grande spiritualità è soprattutto un tempio ove si svolgevano funzioni magiche dell’antico sapere tramandato dagli alieni. Insomma un luogo della conoscenza dove si forgiavano i futuri sacerdoti e faraoni.

Erodoto racconta che alcuni sacerdoti, di notte, venivano visti navigare su misteriose barche, con le quali passavano sotto le sabbie di Giza, percorrendo un canale sotterraneo del Nilo. Nessuno sapeva dove andavano, perché stavano attenti a non farsi seguire. Forse si recavano nella Piramide? Una volta dentro, attraverso scale e corridoi, avrebbero potuto raggiungere i vari locali. Erodoto riferisce anche di una pietra girevole. Un passaggio segreto all’esterno della Piramide.

Ritornando a Kinnaman, non si limitò alla ricerca dei segreti della piramide, ma grazie alla sua competenza dell’antico ebraico, ri-tradusse tutta la Bibbia, scoprendo molte diversità con le versioni tradotte in precedenza. Questo lo convinse che il testo originale era stato intenzionalmente manipolato e alterato. Oggi tutti sanno le la bibbia canonica contiene migliaia di manipolazioni e correzioni per adattarla al potere ipnotico che la chiesa di Roma esercita sulle masse. Mauro Biglino è uno dei grandi testimoni di questa semplice e banale verità. Verità conosciuta esclusivamente dagli addetti ai lavori dato che i credenti, stranamente non leggono la Bibbia, né i vangeli.

Kinnaman, fu talmente colpito da quanto aveva scoperto che si dedicò anima e corpo allo studio archeologico della Bibbia e ai racconti definiti “apocrifi”, specialmente dopo la scoperta con sir William Flinders Petrie, della tomba della Regina di Saba.

Durante una riunione massonica del 1955, Kinnaman tenne una conferenza e dichiarò che negli anni 20, lui e Petrie scoprirono un passaggio segreto sul lato sud della Grande Piramide, e di lì entrarono in numerose camere piene di reperti inquietanti. Sembra che i due archeologi avessero trovato un vero e proprio tesoro, comprese le prove dell’antica saggezza egizia e Atlantidea.

Videro anche oggetti incredibilmente moderni, alcuni eseguiti con metallo inossidabile e altri con materiale sconosciuto. Ma il “pezzo forte”, fu il ritrovamento di alcune macchine antigravità, usate per costruire le Piramidi. Oltre ai documenti che svelavano lo scopo per cui era stata costruita la grande piramide. Tra le varie cose, i due videro anche l’elenco completo di tutti i re egizi dall’inizio.

Erano forse le leggendarie 30 stanze “allestite” dal Re anti-diluviano Saurid, di cui parlava lo storico arabo Al Makrizi ?

Ritenendo che la collettività non fosse pronta per queste rivelazioni, decisero di comune accordo di non svelare a nessuno l’ingresso segreto della Piramide, così che nessuno potesse mettere gli occhi (e soprattutto le mani) sul prezioso contenuto. E siccome William Flinders Petrie non parlò mai di questa esperienza, nell’ambiente ortodosso si preferì sospettare che le 30 stanze fossero frutto della fantasia dello stimato Dr. John Ora Kinnaman.

Alla Kinnaman Foundation for Biblical and Archeological Research, che l’archeologo e biblista istituì nel 1960, Steven Mehler (Direttore di Ricerca della Fondazione) da anni sta cercando di ricostruire la vicenda, attraverso gli scritti e le documentazioni lasciate da Kinnaman, tra cui anche molte audio-cassette, compresa quella con la registrazione della famosa conferenza, in occasione della riunione massonica del 1955.

La scoperta di macchine antigravità trovate nelle stanze segrete della piramide di Cheope, potrebbe far sorridere i più scettici, ma dovete fare uno sforzo e cercare di non escludere a priori ciò che alla vostra mente appare impossibile, perché in altre parti del mondo e precisamente in Tibet, i monaci posseggono conoscenze tali da sollevare e frantumare enormi blocchi di pietra, utilizzando il suono prodotto dai tamburi e dalle loro caratteristiche trombe lunghe tre metri.

Dalle ricerche di Mauro Paoletti risulta, che un ingegnere svedese, Henry Kjellson, scrisse su misteriose e sconosciute tecnologie, in alcuni libri come "Teknik Forntiden" e "Forsvunden Teknik", nei quali riportò un paio di queste esperienze.

Scrisse anche di un medico svedese, che lui chiamò "Jarl", che nel 1939 poté assistere, a sud-ovest di Lhasa, come i monaci tibetani spostavano grossi blocchi di pietra a ben duecentocinquanta metri di altezza, dirigendoli dentro una caverna che si trovava su di una parete rocciosa davanti a loro.

Sembra che il dottor "Jarl" abbia riportato in Inghilterra testimonianza fotografica di quanto visto, e che il tutto sia stato confiscato dalle autorità e sparito nel nulla. (Un classico). Non è la sola vicenda in merito riportata da Kjellson. Sempre nel 1939 era presente ad una conferenza tenuta da tale Linauer, cineasta austriaco, il quale affermava di aver assistito in un monastero in Tibet, negli anni trenta, a fenomeni straordinari che rivoluzionavano le conoscenze della fisica.

Linauer parlò di un gong di tre metri e mezzo, composto da tre metalli. Al centro l’oro, e intorno un cerchio di ferro, entrambi racchiusi in un anello di ottone. Quando veniva percosso, il gong emetteva un suono sommesso e breve.

Vi era anche un secondo strumento, simile ad una grossa cozza, anch’esso composto da tre metalli, largo un metro e alto due, che aveva sulla superficie delle corde in tensione. Non veniva suonato, ma, come gli riferirono i monaci, emetteva un’onda di risonanza non udibile. Davanti a questi strumenti venivano posizionati un paio di schermi, in modo da formare uno strano triangolo e contenere l’onda prodotta nello spazio circoscritto. Nel momento in cui veniva prodotto il suono, un monaco poteva sollevare, con una sola mano, un gigantesco blocco di pietra.

I monaci dissero all’austriaco che con tale sistema, avevano costruito la muraglia che delimitava il Tibet e con lo stesso sistema potevano disintegrare la materia. Era un segreto tramandato fra i monaci che non potevano rivelarlo al mondo perché l’uomo lo avrebbe certamente impiegato male.

Il sollevamento di enormi massi da parte degli egiziani e monaci tibetani è stato materia di ricerca e studio soprattutto da parte degli USA in riferimento al caso di Edward Leedskalnin che costruì un castello da solo con enormi massi spostati con un congegno segreto, che permetteva ai massi di muoversi nello spazio apparentemente privi di gravità. Il castello è ancora dove fu costruito a testimoniare la veridicità della tecnologia sonica.

In tempi recenti è stato dimostrato che è possibile sollevare piccole pietre utilizzando vibrazioni sonore. La gravità attira le cariche positive e respinge quelle negative, per una ragione ancora ignota. Sembra che questa sia la strada giusta da seguire per scoprire tale mistero, già seguita da qualcuno nel passato, altrimenti perché alcune colonne egizie risuonano come diapason giganti?

Dal Tibet giungono storie incredibili, che narrano di un tempo in cui i nostri antenati erano a conoscenza di una tecnologia sonica impiegata nelle costruzioni. Una tecnica simile a quella narrata dagli Indios di Tiahuanaco agli spagnoli. Circa ventimila anni fa la città Inca fu eretta da uomini capaci di sollevare pietre e trasportarle dalle cave situate sulle montagne, al suono di una tromba.

Erano gli uomini di Ticci Viracocha, alti di statura, con la pelle chiara, gli occhi azzurri, i capelli biondi e una folta barba. Muovevano le pietre utilizzando un fuoco celeste che le avvolgeva senza consumarle e permetteva di sollevarle con le mani.

Anche i Maya presentano racconti simili, dove una razza di nani riuscivano a posizionare le pietre al posto voluto utilizzando un fischio.
Alcuni racconti Greci parlano di un figlio di Zeus, Anfione, gemello di Zete, con il quale cinse di mura Tebe, utilizzando ciclopiche pietre che da sole si posizionarono una sull’altra al suono della sua lira. Si racconta che quando suonava lo strumento le pietre lo seguivano. Dagli scritti di Sanconiatone veniamo a conoscenza che quando gli uomini vivevano in armonia con gli Dei, durante la famosa età dell’Oro, uno degli dei, Taautus, il Thoth egizio, fondò la civiltà Egizia.
Era il tempo in cui Urano, chiamato anche Cielo, fondò la città di Biblo, "Betulla", "creando pietre che si muovevano come dotate di vita propria".

Ma c’è ancora dell’altro che prova che gli egizi utilizzavano tecnologie aliene. Il sarcofago di duro granito rinvenuto nella piramide di Cheope, risulta essere levigato da tecnologie che gli egizi secondo le nostre conoscenze non dovevano possedere. Cristopher Dunn, autore di un articolo redatto nel 1983 (Macchinari avanzati nell’antico Egitto), riporta che per ottenere quel tipo di levigatura e fori in quel tipo di granito, doveva essere esercitata una pressione di almeno un paio di tonnellate.

La moderna tecnologia possiede trapani che ruotano a 900 giri al minuto, secondo Dunn gli egizi erano in grado di forare il granito con trapani che ruotavano cinquecento volte più veloci. Se le teorie di Dunn e di Dunley sono esatte la piramide assume ben altro e più grande significato. Siamo in presenza di un tempio, o di un congegno che, sfruttando l’energia sonica prodotta da qualche particolare nota musicale, riusciva ad aprire una porta spazio temporale?

E a proposito delle note musicali, Gustavo Rol, nei suoi scritti racconta di aver scoperto una tremenda legge che lega il colore verde alla quinta musicale e il calore. Sono troppe le testimonianze per reputarle coincidenze. (Secondo il saggio, quando le coincidenze sono più di tre, diventano una prova, e si è in presenza di una regola. Quindi di un sistema). Detto questo ognuno è libero di essere scettico come meglio crede. Del resto è risaputo che gli scettici, non hanno mai scoperto o prodotto qualcosa.

Non è da escludere che la tecnologia per il controllo mentale sia stata ispirata dalla scoperta di quelle antiche conoscenze. Dal momento che le nuove tecnologie per il controllo mentale sono una realtà dimostrata anche dalla testimonianza del presidente Clinton, quando chiese scusa a tutti gli americani vittime di esperimenti di controllo mentale da parte della CIA).

Non c’è nulla di assurdo, nella tecnologia sonica. Difatti ogni essere vivente possiede una specifica frequenza, definita "bodyprint", le frequenza della vibrazione del nostro corpo. Una impronta corporea personale che può essere monitorata anche attraverso un satellite.

L’uso delle risonanze magnetiche sono riportate anche nel corano, dove si narra di antiche tribù che combattevano con armi soniche, usate anche per costruire e combattere i demoni.

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