sabato 14 maggio 2016

Il Mondo Di “Heidi”


Esistono fenomeni che non possono essere ignorati solo perché la scienza classica di tipo galileiano non li ammette. Galileo, se da una parte a ragione, ha stabilito delle regole, affinchè un fenomeno per essere riconosciuto deve essere misurabile, dall’altra bisognerebbe riconoscere che tali regole se applicate alla lettera, limitano enormemente l’indagine di ciò che non è misurabile, ma non per questo non esiste. Tanto è vero che Galileo, fece le sue scoperte attraverso l’intuizione e la visione.

Tale rigida concezione, costringe la scienza in un ghetto da cui non uscirà, se non si aprirà a ciò che non è misurabile, perché si rischia di rimanere ingabbiati in un paradigma che rallenta l’evoluzione della scienza e dell’uomo e quindi della coscienza. In altre parole secondo il mio parere, siamo imprigionati in un sistema che impedisce di esplorare oltre i confini stabiliti da Galileo, a tal punto che neppure la teoria della fisica quantistica con le sue infinite possibilità ha aiutato il mondo scientifico a superare i limiti mentali imposti dal dogma Galileiano.

Mi rendo conto che una teoria finchè non è provata resta tale, ma è innegabile che fino a quando le teorie non diventano programmi di studio, non potranno mai essere dimostrate. Vedi la teoria della relatività. A parte pochi volenterosi, tale teoria è rimasta chiusa nei cassetti. E ancora oggi, è considerata la cenerentola della ricerca scientifica anche più della teoria della fisica quantistica. Se non si promuovono programmi di ricerca adeguati, è ovvio che non sarà mai possibile provare la completa validità di tali teorie, oppure la non validità.

Per esempio, come tanti altri fenomeni, l’anima per la scienza non esiste perché non è misurabile. Tale limite sembra cosa da poco. Se non fosse che una grande parte del male che affligge l’umanità trova origine nella disperazione di non avere alcuna certezza di ciò che realmente siamo e saremo dopo la morte del corpo fisico.
Cosa siamo realmente noi umani? Nasciamo, tra mille sofferenze che in modo o nell’altro a parte brevi periodi, di illusioni e sogni infranti, stupide cattiverie e sfrenati egoismi di ogni sorte di possedere tutto di tutto, ci seguiranno per tutta la vita. la nostra esistenza è troppo breve per conoscere noi stessi, e il mondo che ci circonda.

La non conoscenza della nostra esistenza, ci rende insicuri, in preda alla paura e all’ira. E la paura, l’ira, e la sete di possedere anche ciò che non ci serve, portano alla guerra e all’odio. La mancata consapevolezza di ciò che siamo, da quando abbiamo scoperto il DNA, la vita, ha perso quella divina sacralità del passato, perché la scienza considera l’uomo, poco più di un manufatto biologico. Secondo la scienza, non siamo altro che il risultato di un programma in grado di sviluppare la vita. Sarà per questo che le persone vengono massacrate a milioni in tutti i modi possibili. Non ultimo, liquefatti nei forni all’aperto per l’utilizzo indiscriminato di bombe all’uranio impoverito. Le stesse bombe e proiettili che gli USA, dichiarano di non averle mai usate. Però le costruiscono …

E’ mia convinzione che se l’uomo non si aprirà a ciò che non è misurabile, la certezza dell’anima sarà un fatto privato; di quelle rare “fortunate” anime che per qualche ragione sono venute a contatto con il mondo invisibile del non misurabile.

E’ per tale visione negazionista che per gli oligarchi la vita umana, vale meno di una pallottola; ed affamano i popoli perché sono convinti che l’uomo se lasciato libero finisce per distruggere tutto, persino se stesso. E allora per tenerlo sotto controllo non resta che affamarlo e decimarlo con guerre programmate nel tempo. Su tale considerazione non mi vedo d’accordo, e non certo perché nego che l’uomo, a parte un numero ristretto, sia quella sub-specie di belva di cui sopra, ma perché gli viene negato la possibilità di migliorarsi, dal momento che gli oligarchi attraverso il controllo e la decimazione gli negano tale possibilità. Difatti, piuttosto che servizi sociali e altre iniziative preferiscono costruire armi di sterminio di massa sempre più sofisticate. Se diversamente all’uomo gli fosse concesso la possibilità di una nuova consapevolezza, nessuno può escludere che si evolverebbe per costruire una vita votata al proprio bene e al bene dei suoi simili. Avendo in questo modo la possibilità di espandere la mente e gradualmente accedere a realtà oltre i 5 sensi conosciuti, e scoprire nuove realtà e visione del mondo che lo circonda.

Sono troppi i fenomeni spontanei che testimoniano l’esistenza di altre dimensioni e quindi piani di esistenza più evoluti del nostro! Non indagare tale fenomenologia ci chiude in una specie di recinto, condannandoci, a girare continuamente su noi stessi come se il mondo, l’esistenza fosse una giostra. Per uscire da tale gabbia, bisogna trovare il coraggio di uscire dal nostro comodo angolino, quella specie di fortino che ci siamo costruito intorno, perché ci fa sentire al sicuro, ma non vediamo che ci impedisce di comprendere che per un piccolo fortino, rinunciamo al resto del mondo; alla vera vita.

Ci sono misteri che esistono da millenni che per noi sono diventati tabù, tanto è limitata la nostra visione rispetto a quanto esiste intorno a noi, solo perché non riusciamo a vederlo. Per esempio indagare con convinzione, e non solo per fare spettacolo, il mondo occulto; se adeguatamente indagato quel mondo potrà fornirci le chiavi in grado di aprire le porte dell’invisibile... a ciò che non è misurabile con i nostri attuali sistemi di indagine. La storia è ricca di eventi di apparizioni di anime, o spiriti, che hanno appassionato tantissimi scrittori, saggisti e studiosi indipendenti nel corso dei millenni. Indagare per esempio, su alcune capacità della mente, di riprodurre attraverso la visione, (lungamente sperimentata dall’URSS e dagli USA) scene di vita di altre epoche, e tanti altri fenomeni connessi. Potrebbe permetterci di non ripetere gli stessi errori, o scoprire nuove realtà scientifiche; realtà che ubbidiscono ad altre leggi fisiche. Per esempio, potremmo scoprire che la magia così come pensiamo di conoscerla, non sia solo fiabe per rallegrare i nostri bimbi, ma sistema scientifico governato da leggi della fisica diverse dal nostro universo.

Sappiamo che gli occhi servono per interpretare la realtà intorno a noi, ma in alcuni casi, è stato scoperto che il cervello è in grado di elaborare e proiettare attraverso gli occhi della mente, immagini che non si conosce da dove provengono. Se dalla memoria genetica di vite precedenti, oppure sono ricordi dell’anima di una diversa dimensione? Altri studiosi hanno scoperto che alcune zone del cervello conoscono in anticipo ciò che accadrà tra poco. E'assurdo, che la scienza classica, ignora, o finge di ignorare tali fenomeni.

Altri ricercatori indipendenti sono riusciti a scoprire capacità del cervello che sfuggono alle leggi della fisica così come crediamo di conoscerla, usando per l'indagine sistemi concettuali. Per esempio osservare un’onda elettromagnetica attraverso gli effetti che produce, su un qualsiasi corpo …. Tra cui il corpo umano. Lo stesso può dirsi di tante esperienze vissute in momenti di premorte, con l’elettroencefalogramma piatto.

Tanti pazienti al risveglio hanno raccontato di essersi trovati in una condizione esistenziale oltre lo stato fisico conosciuto. In merito a tali eventi, il mondo scientifico è diviso, e questo è normale se non fosse che tale atteggiamento nuoce alla ricerca perché il problema rimane irrisolto dato che non si investe in programmi di ricerca. E quei pochi indipendenti che lo fanno a proprie spese, quasi sempre, vengono demonizzati o ridicolizzati.

Gli eventi di cui sopra, quelli di “premorte”, a mio avviso, possono avere solo due spiegazioni. O la tecnologia che usiamo non è in grado di stabilire in modo corretto l’avvenuto decesso, e quindi il fenomeno è prettamente fisico, nel senso che il cervello una volta che l’afflusso di sangue è quasi a zero, attiva dei programmi che agiscono come una droga, mantenendo il paziente in uno stato di sospensione apparente della vita per poter ricostruire ol benessere fisico, oppure tali eventi non dipendono dall’encefalo, ma dal distacco “temporaneo” dell’anima (o come preferite chiamare l’essenza vitale) che si dirige verso un mondo metafisico avendo un sistema di esistenza che noi al risveglio definiamo divino etc.

Ad un livello più profondo della realtà esiste un mondo di frequenze, di energie che non siamo in grado di misurare, ma non per questo, non esistono. Non bisogna dimenticare, che prima di essere in grado di misurarle non esistevano neppure le frequenze che conosciamo.

Possibile che sia tanto assurdo immaginare che l’io, la nostra essenza, dopo la fine del tempo materiale, possa trasmigrare in un universo di energia parallelo al tempo e allo spazio in cui esistiamo, conservando tutti i “bit” della memoria e della personalità che chiamiamo anima? Insomma trasmigrare Oltre l’universo elettromagnetico conosciuto per una diversa forma d’onda. Cosa c’è di così assurdo?? Magari avendo in quel mondo, la stessa consistenza della materia, che abbiamo nel nostro attuale mondo?

Per esempio, l’aria si attraversa, può essere modulata, e nello stesso tempo può diventare dura come la pietra. Difatti un getto d’aria ad alta pressione può produrre gli stessi danni di un proiettile. Quello che voglio intendere, è che è risaputo che un elemento può trasformarsi in diversi stadi, allo stesso modo può farlo l’energia, che può esistere a molteplici livelli dimensionali. E nulla vieta che in ognuno di quegli universi avere una propria consistenza e forma, non dissimile dall’attuale. Forma e sostanza che nel nostro mondo materiale, risulterebbero invisibili, come per esempio possono essere i raggi x, oppure i “fantasmi”.

Difatti le esperienze fuori dal corpo che in tanti hanno sperimentato anche attraverso la tecnica degli stati alterati della coscienza sono possibili esclusivamente quando la coscienza entra in contatto attraverso la consapevolezza con anima, in quanto entità metafisica. Allo stesso modo della dimensione olografica ipotizzata da David Bohm. Anche se in una dimensione opposta al mondo fisico. Lo stesso principio, vale per la teoria della fisica quantistica, in quanto anche tale teoria attiene alla dimensione dell’anima.

Il punto è comprendere come sia possibile che l’entità anima, possa coesistere con il corpo fisico, senza produrre la stessa reazione che la materia contrappone all’antimateria? – In realtà il problema non esiste, se non nella mente della falsa scienza che applica modelli mentali preconfezionati senza che abbiano un supporto reale nella fisica generale. (Cioè l’insieme di tutti i processi fisici immaginabili e non.)

L’anima in quanto energia riesce a fondersi con il corpo materiale, semplicemente perché anche la materia è energia. Tanto è vero che la parte infinitesimale della materia è l’atomo. Ed è in virtù di tale realtà che si rende possibile il postulato della non località di Davide Bohm. (*)

L’anima, è in continua evoluzione per raggiungere quella conoscenza e consapevolezza che le permetterà di interagire con tutti gli universi immaginabili, sia di luce che di tenebre.
E fu così che la storia, nel nostro universo ricominciò …

(*) - Davide Bohm : https://it.wikipedia.org/wiki/David_Bohm

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