domenica 17 marzo 2013

Anima


L'anima nel corso della storia è stata fonte di ispirazione e approfondimento dai più grandi filosofi, al più umile degli uomini. Ancora oggi è materia controversa. Gli atei negano l'esistenza dell'anima perché non credono in una vita dopo la morte; i laici non la negano ma non sono convinti; i cattolici giurano di crederci ma in fondo un consistente numero, ha dei grossi dubbi. C'è comunque un momento nella vita di ogni uomo, in cui la certezza che qualcosa, al di là del semplice corpo materiale deve esistere. Quel momento risolutore, o rivelatore, in genere si manifesta in caso di grave malattia, in presenza di eventi straordinari, oppure nel momento in cui si ha consapevolezza che la propria vita è giunta al termine. In quell'istante, si avverte la certezza che con la dissoluzione del corpo qualcosa che si chiama anima, spirito, o semplicemente energia, sopravvive alla dissoluzione del corpo.

Il passaggio tra la vita terrena a quella spirituale non sempre è indolore, e non sempre il trapassato si rende immediatamente conto di trovarsi in un esistenza diversa da quella materiale. Antichi scritti, narrano che nel primo caso, l'essere può trovarsi avvolto dal buoi, quindi incapace di stabilire il luogo in cui si trova, pur consapevole di essere trapassato. La paura e il disorientamento lo fanno sentire in una situazione di pericolo, come se da un momento all’altro dovesse accadere qualcosa a cui non può opporsi.

In altri ancora, giunge in un luogo indefinito avvolto da una fitta nebbia. E in altri casi, rimane nei luoghi di appartenenza, legato morbosamente ad un evento incompiuto o traumatico come ad esempio l'essere stato ucciso, o perché è talmente legato alla vita e agli affetti sulla terra da non riuscire a distaccarsi.

Diversamente, le anime, che sono consapevole della esistenza di un diverso stato della vita, trapassano in piena coscienza, e sono felici di tale ritrovata condizione. Ad accoglierli, quasi sempre trovano persone care e tante altre che in vita hanno ricevuto da loro amore e sensibilità. In questo caso il trapasso è gioioso e armonioso, quasi sempre sentono suoni celestiali, che danno loro una sensazione di festoso benessere. Appare evidente che la personalità individuale è immutata, cioè il nostro carattere, i sentimenti e ogni cosa che abbiamo amato, continueranno ad essere parte di noi nella nuova dimensione. Quello che cambia è il modo di rapportarci alla nuova realtà, che non è più materiale ma spirituale. Tutto intorno a noi è energia. Ma questo non significa che perderemo la capacità d'interagire con ciò che è intorno a noi, così come avveniva nella vita materiale. Potrà apparire incomprensibile, ma anche l'energia ... qualsiasi energia possiede solidità e forma. Tanto che si parla di barriere elettromagnetiche avendo capacità di resistere ad un ordigno nucleare. Quindi la nuova esistenza sarà priva di barriere. L'unico limite sarà posto da noi stessi. Nel senso che le nostre possibilità saranno pari al nostro grado spirituale. O se preferite alla nostra sensibilità e ricchezza d'animo.

Inoltre, diversamente da quello che insegna la dottrina cattolica, non esiste alcun inferno per i malvagi, almeno non come lo descrive tale religione, anche se un inferno esiste, e consiste nell'impossibilità di apparire diverso da quello che si è realmente, dato che in quel luogo quello che siamo realmente, è visibile a tutti. Ciò che siamo verrà trasmesso dalla densità e luminosità dei colori che irradiamo intorno a noi. Una persona malvagia, un essere che in vita a truffato, offeso, umiliato, sopraffatto e sopratutto ucciso, emana una luce debole opaca e disordinata. Questo essere avrà pochissime possibilità di interagire con la nuova realtà e poter godere di tutte le possibilità e le gioie che offre. Per esempio non avrà sufficienza energia per affrontare viaggi lontano; non possiederà le conoscenze per esaudire i suoi desideri, inoltre non avrà la possibilità di superare barriere di energia che rendono possibile visitare altre dimensioni.

In definitiva tutto ciò che potrà fare, sarà limitato al suo livello spirituale. Penso non ci sia sofferenza peggiore di non poter fare molto in un luogo ove è possibile realizzare qualsiasi desiderio e sogno.

22- sett. 2001- Mistic.it

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