sabato 14 marzo 2015
La grande Truffa del Trattato TTIP
A cura di Alfonso Piscitelli
Consolato Russo Bolzano.
Per quanto riguarda il lavoro con il TTIP (Il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP), inizialmente definito Zona di "libero" scambio transatlantica (Transatlantic Free Trade Area, TAFTA), è un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziato tra l'Unione europea e gli stati uniti d'America dal luglio 2013.) la definizione dei diritti sindacali europei sarà sempre più indefinita, saranno cancellati se contrari alle norme sul libero scambio e la libera circolazione. Se per esempio il sindacato dei lavoratori di una industria vuole contestare la cancellazione di alcuni diritti sindacali, non potrà farlo querelando l’industria presso il locale giudice del lavoro. Dovrà, invece, armarsi di molta pazienza e dollari per aprire un processo negli USA rivolgendosi a una corte arbitrale statunitense. Processi che saranno sempre vinti dalle imprese statunitensi visto che gli Stai Uniti hanno ratificato solo due delle otto norme fondamentali fissate dall’ONU attraverso l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).
Inoltre quasi tutti i grandi economisti non compromessi con le multinazionali hanno previsto l’abbassamento dei salari, giacché a causa della cosiddetta libertà di circolazione, le imprese di un paese potranno applicare in un altro paese i salari vigenti nel proprio. Ciò significa che le imprese statunitensi, che si stabiliranno in Europa, potranno beneficiarsi di abbassare i salari fino ai valori esistenti negli USA.
Secondo alcuni studi infine i costi dell’abbattimento delle barriere doganali saranno di circa 2.5 miliardi l’anno ed una riduzione del 30% del commercio intra-europeo ma saranno i costi sociali della riorganizzazione dei mercati ad essere molto alti: nei dieci anni successivi la stipula del trattato si pensa ad una forbice di nuovi disoccupati che va da 400.000 ad 1.1 milioni, con costi pubblici di mantenimento stimabili dai 4 ai 10 bilioni di euro proprio perché i danni maggiori verranno dall’abbattimento delle cosiddette “barriere non tariffarie” come diritti dei lavoratori, tutele sociali e quant’altro limiti il profitto degli investitori.
In conclusione la tesi che supportiamo è quella per la quale vi sia la necessità di fare terra bruciata attorno al Vecchio Continente, impedendo qualsiasi processo di integrazione alternativo: sponda nord e sponda sud del Mediterraneo, Germania-Russia, Italia-Russia-Libia: la primavera araba, le rivoluzioni colorate, il caos libico, il conflitto siriano, il terrorismo dell’Isis e la guerra in Ucraina sono quindi strumenti con cui le élite finanziarie anglofone puntellano l’Eurozona in attesa di assimilare il Vecchio Continente nella “Nato economica”, il Ttip. Un esempio su tutti sono le sanzioni alla Russia dove sono i paesi Ue che hanno il volume degli scambi commerciali più alto che hanno più da perdere, come la Germania (75 miliardi nel 2013), l’Olanda (37 miliardi), l’Italia (30 miliardi) e la Polonia (26 miliardi), per una scelta imposta dagli americani.
La crisi in Ucraina serve al duplice scopo degli USA d’indebolire UE e Russia. Non solo cercano di espandere la NATO e circondare la Russia, ma anche di danneggiare i legami UE-Russia e tagliare fuori l’Europa da un accesso strategico a fonti energetiche alternative al gas americano. Washington ritiene che ciò costringerà l’UE indebolita a massimizzare le concessioni economiche agli Stati Uniti nei colloqui sul TTIP intensificati proprio perché gli Stati Uniti vogliono fondere l’UE con il Nord America, temendo che Paesi come la Germania possano considerare l’alternativa eurasiatica russa.
Perciò fanno pressioni su UE e Turchia per fermare l’acquisto di gas dal gigante energetico russo Gazprom ed invece cominciare ad importarlo dagli Stati Uniti.
È notizia di poco tempo fa quella della sospensione della costruzione del gasdotto South-Stream come via di rifornimento euro-russa.
Il gas statunitense, tuttavia, è molto più costoso di quello russo, poiché deve essere estratto con il metodo del fracking, liquefatto e trasportato a costi molto più elevati. Il gas naturale liquefatto degli USA non ha alcuna possibilità di competere con l’esportazione di gas russo in Europa a pari condizioni e in un mercato veramente libero.
Fonte: http://news.russia.it/ttip-un-attacco-frontale-a-europa-e-russia.html
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Articolo estremamente interessante e puntuale, che conferma le preoccupazioni precedentemente espresse. La politica economica statunitense appare del tutto incontrastabile con mezzi pacifici, giacché si avvale di metodi invasivi e coercitivi, ben distanti dall'intenzione di voler riconoscere i diritti altrui. Non ci può essere dialogo con chi non voglia sentire altro che le proprie proterve ragioni. Bisogna prenderne atto, finalmente e una volta per tutte.
RispondiEliminaTi ringrazio del commento perchè mi da la possibilità di rispondere soprattutto alla stragrande maggioranza delle persone che sono prive di quelle capacità cognitive che ci differenziano dai manichini.
RispondiEliminaDetto questo, incominciavo a credere che i temi, anche i più scottanti, quelli che dovrebbero allarmare di più perché incidono in modo totale sulla nostra vita e il futuro delle nuove generazioni, non interessassero più nessuno; che l’annientamento delle capacità cognitive, fosse più profondo della stessa peste bubbonica, dato che da quel flagello un consistente numero di popolazione, risultò immune ed in virtù di questo si salvarono.
Ti confido che il mio stato d’animo, e lo stesso di un sopravvissuto ad una guerra nucleare, e che nel suo girovagare incontra un altro sopravvissuto come lui: quello sei tu, essendo l'unico ad aver compreso fino a questo momento la gravità del trattato TTIP.
Dopo tale premessa, tenuto conto che nel nostro paese la disoccupazione giovanile è oltre il 40%, pare che gli unici a non accorgersene siano proprio loro. Questo mi induce a credere che il controllo mentale, è ormai totale.
I cittadini sono all’oscuro di quanto sta per accadere sulle loro teste, anche perché i media hanno il compito di disinformare piuttosto che informare. Quindi ignorano quale orrenda realtà si sta per abbattere su di loro, se il trattato in questione non sarà stracciato.
Ahimè, dato il contesto, non posso che darti ragione, che l’unico mezzo per fermare il volto satanico degli USA, è impedirgli di nuocere. Purtroppo non resta che un attacco mirato e risolutivo, dato che se continueranno ad attuare il loro satanico piano, il passo successivo sarà ciò che sta accadendo in Svezia.
In quel paese, una importante azienda ha preteso che i dipendenti per tenersi il posto di lavoro, si facessero impiantare un microchip. Che nella realtà significa totale controllo sulla persona …. anche di terminarla quando risulterà obsoleta per gli interessi dell’azienda. Sembra fantascienza ma invece è pura e semplice realtà.
Bisogna fermare il “sogno americano”. Un sogno che diversamente dalla propaganda, in realtà è un vero incubo per i cittadini di quel paese, e se non li fermiamo, tra non molto sarà un incubo anche per i cittadini europei. Motivo tale affermazione con semplici e verificabili “piccoli” esempi:
I lavoratori di quel paese, non hanno diritti sindacali;
non percepiscono alcuna assistenza sanitaria;
non sono riconosciuti permessi retribuiti, e il numero delle ferie pagate e di solo due settimana.
I cittadini dovrebbero lavorare 40 ore settimanali, ma quasi tutti lavorano molto di più perché la paga è insufficiente per vivere dignitosamente;
il sistema pensionistico è privato, e quando si matura il diritto, alla pensione, per avere una pensione degna di questo nome una persona dovrebbe lavorare fino a 80 anni.Generalmente la pensione di un impiegato medio non supera i 13mila dollari all’anno.
Per fermare tale barbarie, occorre che i paesi che si oppongono a tale forma di schiavitù a partire dalla Russia, attuino tutte le misure necessarie per impedire agli USA di schiavizzare l’Europa, e successivamente il resto del mondo. Vivere con un microchip in testa non è vita, dato che si avranno gli stessi diritti di un elettrodomestico.
Alcuni link per saperne di più:
http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/04/Gli_americani_invidiano_ferie_degli_co_8_050604032.shtml
https://www.justlanded.com/italiano/Stati-Uniti/Guida-Stati-Uniti/Lavoro/L-ambiente-di-lavoro
http://www.vivereinusa.com/2011/06/16/condizioni-lavorative-negli-usa-stipendi-ferie-clausole-contrattuali-e-altri-miti/
http://www.lastampa.it/2011/06/20/economia/tuttosoldi/negli-usa-un-futuro-di-pensionida-fame-e-vecchi-al-lavoro-pAYb1kYSJx5Vyx5nIZkpqJ/pagina.html
http://www.ecplanet.com/node/4550
A presto. Marco