sabato 30 aprile 2016

L'Aldilà Dei Sogni


Più volte ho accennato che esistono persone che nei sogni, vivono una vita parallela, anche se discontinua, come è tipico dei sogni. Ma ci sono dei momenti in cui si hanno serie difficoltà a distinguere quale sia la vera vita, la dimensione, in cui esistiamo realmente.
La vita materiale sembra più reale perché gli eventi sono facilmente definibili dalle convenzioni e schemi logici.

Diversamente la vita nei sogni si svolge in una dimensione in cui agiscono energie in cui le convenzioni, e la logica sono sconosciute. Per esempio la geometria, la psiche, la linearità degli eventi interagiscono con quella dimensione, senza che la mente, le capacità cognitive dell’essere si trovino in conflitto, come invece accade nella vita “reale”. Sarà per questo che riceviamo più verità e conoscenze dal mondo dei sogni, che dal mondo “reale”. Anzi dal mondo reale generalmente riceviamo soprattutto inganni.

Quello che so, (o se preferite, quello che credo di sapere) lo devo prima di tutto a quel magico mondo che varco allo stesso modo in cui attraverso l’uscio di casa. Oltre che da quel mondo metafisico, ugualmente sconosciuto e quasi ignorato dalla scienza, e dalla stragrande maggioranza degli umani. Quello stesso mondo, che quando nasciamo, non sempre si chiude alle nostre spalle. Anche se raramente, quella porta in certi casi rimane aperta.

Nella vita ho sempre cercato di conoscere le ragioni per cui mi trovo in questa dimensione, piuttosto che altrove. L'ho fatto prima di tutto confrontandomi con le esperienze degli altri, e poi attraverso la ricerca; ovvio, non quella convenzionale. I figli dello studio convenzionale, salvo rare eccezioni, parlano e scrivono per sentito dire…. Ma di vera conoscenza …. diretta o indiretta, neanche a parlarne.
Difatti ancora oggi si pubblicano libri, come se si divulgassero chissà quale verità, mentre in realtà si riportano vecchie teorie rivedute e corrette. Un interminabile fiume di copia e incolla. Condito qua e la con astute e consumate storie che alla fine conducono sempre alla stessa litania.
Alla solita e immensa onnipotenza di Dio e al mistero della vita. Che per quanto mi riguarda di misterioso non ha assolutamente nulla. In realtà è la solita storia di demoni e di schiavi, presentata ogni volta in modo diverso. Storie che i potenti emissari del male che governano il mondo giustificano adducendo che anche il male è parte del disegno divino. Sarà per questo che la stragrande maggioranza degli umani continua la sua cieca corsa verso il baratro. O più semplicemente, l’uomo accetta il suo destino di sofferenza e di morte perché non ancora pronto per porsi le giuste domande, affinchè l’inganno, e la schiavitù di cui è vittima, diventino libertà.

Disgustato come sempre, dagli orrori della vita materiale, mi ritrovai come accade spesso, nella dimensione dei sogni. Questa volta mi trovavo in una specie di deserto, che per quanto era lucente e venoso, in trasparenza appariva come un velo dorato. Ma come accade nei sogni, un attimo dopo, quello che prima era un deserto, ora era un grande spazio ornato di finissimo marmo riflettente, con tutto intorno altissime colonne che sembravano guerrieri a difesa di quel maestoso luogo circolare, con al centro una strana fontana, che un attimo dopo si era trasformata in una grande vasca ovale colma d’acqua, che traboccava in una seconda vasca in basso.

Se dovessi descrivere tutti i particolari, sarebbe davvero troppo lungo. Ma non posso ignorare la magia asimmetrica sia dei manufatti che degli oggetti, sparsi qua e là. Per esempio riuscivo a vedere il lato nascosto della vasca come se fosse trasparente, mentre invece non lo era. Poi improvvisamente alla mia destra, nella vasca, mi sembrò di vedere mia madre immersa sott’acqua che sembrava addormentata. Accanto ai suoi piedi, giaceva una bambina. Anche lei addormentata in posizione fetale. Ignorando la bambina perché mi sembrava naturale che si trovasse lì, e in quella posizione, raggiunsi mia madre sollevandole il capo fino al bordo della vasca per permetterle di respirare. Quando capii che non reagiva alle mie sollecitazioni, non pensai che fosse morta, ma che esisteva in uno stato di sospensione. Poi come faceva quasi sempre quando comunicava con me, mi parlò direttamente nella mente.

(Non è cambiato niente. Sussurrò. Anche qui sono più oggetto che soggetto.)

Pur rimanendo sorpreso da quella frase, mi resi conto che a modo suo, intendeva farmi sapere, che il luogo dove si trovava, in quel momento non era molto diverso dalla terra. Ma riuscii ad avere anche tante altre informazioni e riconferme che più volte in passato ho scritto in questo blog. La frase in sé era talmente precisa da non lasciar spazio ad altre interpretazioni. Dove si trovava in quel momento, l’esistenza non era molto diversa dalla vita sulla terra. Questo per me significava anche che aveva lasciato il luogo dove si trovava in precedenza. Di questo non mi diede nessuna spiegazione. Sicuramente perché non era nella possibilità di farlo, perchè impedita da qualcosa o da qualcuno. Questo almeno a me, spiega la ragione della brevità del messaggio.

Con mia madre avevo un rapporto particolare, perché era a lei che specialmente da piccolo raccontavo dei miei incontri. Lei sapeva …. perché anche lei da piccola aveva fatto le stesse esperienze. Io penso di essere capitato con un essere come mia madre, perché le anime che si appartengono, si amano, e ovunque si trovano, si cercano per continuare il cammino verso più alte esistenze.

Un istante dopo aver ricevuto quel messaggio mi svegliai di colpo, come se il sogno fosse stato interrotto di proposito. Guardai l’orologio, erano quasi le sei. Da lì a poco mi sarei alzato. (Dovete sapere che la maggior parte dei sogni, non li ricordiamo perché sogniamo nelle prime ore della notte. Quelli che ricordiamo, generalmente li sogniamo dalle 4 alle 6 del mattino).

Nella mia esperienza, ho capito, che per loro è quasi impossibile comunicare con noi; impossibile almeno quanto è impossibile per noi comunicare con loro. Ma come esistono esseri di questo mondo in grado di comunicare con l’invisibile. Allo stesso modo esistono anime di altre dimensioni, capace di comunicare con noi.
In questo mondo, qualsiasi cosa facciamo, anche amare, alla fine ci si ritorce contro trasformandosi in sofferenza. Sofferenza che quasi sempre ci viene inflitta da chi dovrebbe amarci.

Naturalmente non pretendo che chi legge deve credere in quello che scrivo. Questo è il mio cammino. Quindi ogni cosa di tale cammino serve essenzialmente a me stesso. Ma è altrettanto vero che se attraverseremo il fiume dal versante giusto, il dubbio, l’angoscia, la sofferenza e l’esaltazione, si trasformeranno in armonia e stabilità.

2 commenti:

  1. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è Amore.

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  2. E' una grande verità. Ma l'umanità fa fatica a capirlo e quando pensa di averlo capito, crede che l'amore siano i dollari....

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