domenica 31 agosto 2014

Il Popolo Hunza



Cercavo notizie su alimentazione e longevità e ho trovato che in Pakistan esiste un popolo che si nutre prevalentemente di vegetali, che vive mediamente dai 130 ai 140 anni. Ma il vero prodigio non è tanto quanto vivono, che comunque non è una cosa insignificante, tanto meno illusoria, dato che esistono testimonianze di alcuni profeti biblici, che vivevano anche fino a novecento anni, senza ammalarsi mai.
Allora, mi chiedo, come mai il mondo scientifico, non interviene presso i governi della terra, affinchè educano le popolazioni a seguire lo stesso modo di nutrirsi del popolo Hunza, piuttosto che continuare a intossicarci con cibi industriali zeppi di veleni?
Mi rendo conto di aver fatto una domanda da molti milioni di Euro.

Ma allora noi per i nostri governanti siamo solo carne da allevamento per essere macellati? – Altrimenti come si può far finta di nulla di fronte alla possibilità di vivere molto di più e senza malattie? – Senza petrolio ….. esistere in un mondo in cui l’uomo è capace di vivere in sintonia con i propri simili e la natura in tutte le sue manifestazioni.
Invece, per interessi smisurati di pochi, costringono l’umanità, a vivere nella sofferenza, nelle privazioni, nella malattia, e tra continue guerre fratricide. Pensate; i medici non servirebbero più.
Ippocrate, sosteneva che il medico non deve intervenire nella guarigione con misture, droghe o sostanze estranee all’organismo, ma limitarsi a seguire il naturale decorso fino alla guarigione, dato che l’organismo possiede tutti gli strumenti per giungere spontaneamente alla guarigione. E queste non sono cavolate di una mente in libera uscita, ma è dimostrato scientificamente. E’ sufficiente liberarsi dei veleni che intossicano il nostro organismo per raggiungere la piena guarigione. (Negli ultimi 70 anni sono state catalogate circa 70.000 mila sostanze tossiche provenienti dalla produzione industriale.) Secondo voi, Ippocrate era un cretino? - Oppure sono criminali i medici servi delle case farmaceutiche che ci uccidono lentamente con il loro veleno?
Ovvio che queste domande le rivolgo ai visitatori del mio blog, dato che per me, le ragioni per cui viviamo in questa valle di sofferenze è ben chiara: che ci crediate o meno, siamo governati da entità aliene da quando migliaia di anni fa ci colonizzarono con la complicità di un piccolo gruppo di umani che facevano da intermediari. Esattamente come avviene ai nostri giorni. Magari, dietro compenso di una promessa di lunga vita, se non addirittura l’immortalità.

Allora mi rivolgo ai lettori del mio blog, di smettere di seguire gli insegnamenti che ci rendono schiavi, che ci impediscono di vedere oltre il nostro naso, e di incominciare un nuovo giorno, una nuova vita, per sconfiggere la sofferenza, e soprattutto per conquistare la vera conoscenza. Quella conoscenza, oltre le convenzioni, oltre i falsi bisogni, oltre i dogmi, oltre il pensiero unico, oltre i giocattolini che ci vendono per tenerci in uno stato di coma permanente. Vivere per vivere, non ha senso. Esiste un solo modo per rendere degna la vita: l’amore e la conoscenza. Amore e conoscenza che diventeranno magia. Magia attiva, in un mondo magico, e quindi privo di limiti …… privo di tempo e di spazio.
Non ci vuole molto, è sufficiente dire a te stesso che da questo momento in poi, smetterai di vivere per e nel sistema, e incomincerai a vivere per essere anima, e non corpo stupido e senziente.
Di seguito l’articolo di Panorama a firma di Eleonora Lorusso del 2-9-2013

Vivono ai piedi della catena dell'Himalaya, in una valle al nord del Pakistan, al confine con la Cina, e sono famosi in tutto il mondo per la loro longevità e il loro perfetto, quanto singolare, stato di salute: sembra non si ammalino mai. Vivono in media ben oltre i 100 anni, arrivando tranquillamente a 120-140 anni, gli uomini lavorano nei campi anche quando sono ultracentenari, hanno figli oltre i 70 anni, godono di un'ottima salute che li rende praticamente immuni da malattie, dalle semplici febbri fino ad arrivare a quelle degenerative, neurologiche o al cancro.
Sono gli Hunza, popolo misterioso, già oggetto di studi fin dal periodo della colonizzazione inglese di questa porzione di Asia. Un medico scozzese, Mec Carrison, accettò il posto di medico nelle Indie britanniche proprio per conoscere questa popolazione e il suo segreto di lunga vita, rimanendo sbalordito di fronte alla capacità degli Hunza di lavorare senza stancarsi, coltivando la terra o arrampicando in montagna, con carichi di pesi sulle spalle, o ancora di percorrere fino a 200-230 km in un solo giorno senza apparentemente affaticarsi. Tutte doti che li hanno resi famosi e particolarmente ricercati come portatori durante le spedizioni sull'Himalaya.
Il loro segreto? Nel suo libro, Gli Hunza, Ralph Bircher cerca di spiegare i motivi di tale longevità, da attribuirsi soprattutto allo stile di vita, basato su un'alimentazione vegetariana, frutto solo delle proprie coltivazioni. Questo popolo himalayano sembra infatti aver rifiutato il progresso tecnologico: si cibano (a volte molto poco, specie nel periodo invernale, quando il cibo scarseggia e arrivano a fare anche digiuni di una settimana) prevalentemente di miglio, orzo, grano saraceno, frutta, germogli di piselli, noci, legumi lessati, verdure come spinaci, rape e pomodori. Nella loro dieta rientrano anche formaggi (ma solo freschi o fermentati), pochissima carne e pressocchè nessun condimento.

Tra i segreti della longevità degli Hunza ci sarebbe anche la particolare acqua alcalina: diversi studi hanno appurato che l'acqua bevuta da questa popolazione ha un elevato PH, con notevole potere antiossidante e un elevato contenuto di minerali colloidali, che renderebbero più sopportabile anche il digiuno. Anche ai piedi dell'Himalaya, però, sta arrivando il progresso e, nonostante il rifiuto da parte del popolo Hunza, qualcuno ha iniziato ad introdurre anche tipici prodotti industriali, dalla farina 0 impoverita, allo zucchero bianco raffinato, al sale sbiancato chimicamente. Secondo alcuni esperti, i primi segni di questa "globalizzazione" si starebbero già vedendo, dalla comparsa delle carie, alle prime patologie cardiovascolari. Colpa di quello che qualcuno chiama "inquinamento evolutivo"?

3 commenti:

  1. Caro Marco sono d'accordo con te poiché il tuo approccio si fonda su una prospettiva etica. Il nostro sistema, purtroppo, non volendo rendere forte ciò che è giusto, ha reso giusto ciò che è forte. Anche la medicina detiene un potere, un potere subdolo in quanto non esplicitamente dichiarato. Occorrerebbe smascherare, una volta per tutte, quell'élite che almeno da cinquecento anni, agisce nell'ombra rendendosi invisibile. Invisibili, non a caso, si facevano chiamare gli affigliati a una setta divenuta molto potente e il cui motto fu ed è tuttora "sapere è potere". Nulla sfugge al loro controllo onniveggente. Saluti, Claudio.

    RispondiElimina
  2. Caro Claudio, capisco che su questo pianeta agiscono forze oscure dall'esterno e dall'interno, ma quello che mi rattrista è come sia possibile che esseri che si reputano intelligenti non riescano a rendersi conto di qualcosa che è visibile a 360 gradi. E cioè di essere posseduti da un sistema satanico. E' davvero così complicato svegliarsi dal coma?
    Oppure, noi e quelli come noi, si dibattano per trovare una risposta che in realtà non esiste, per il semplice fatto che gli umani sono creature intermedie tra il mondo animale e quello vegetale, e quindi non si sveglieranno mai?
    Mi rendo conto che le mie opinioni possono essere fraintese ed etichettato come razziste, ma ti giuro che degli animali ho molta comprensione, e in certi casi anche affetto.
    Ricambio il saluto.

    RispondiElimina
  3. I love it when folks come together and share opinions.
    Great site, continue the good work!
    My web site > morocco desert tour

    RispondiElimina

I commenti sono sottoposti a controllo.